Il tè oolong, chiamato anche tè blu, è una tipologia di tè che, durante la lavorazione delle foglie, subisce una breve ossidazione, la quale fa sì che l'oolong possa essere classificato come un tè semi-fermentato, una via intermedia tra il tè verde, non fermentato, e il tè nero, fermentato completamente.
Le foglie del tè oolong vengono ottenute tramite un procedimento svolto unicamente in Cina, nella provincia di Fujian, la stessa dove viene prodotto il tè bianco, anch'esso solo parzialmente ossidato.
Le foglie vengono raccolte e subito fatte essiccare alla luce del sole in ceste che poi vengono agitate così da frantumarne i bordi, che assumono un colore bruno. Il tempo di esposizione al sole è decisamente inferiore a quello del tè nero, funzionale solo a farne appassire i bordi. L'interno della foglia rimane verde, mentre via via che si passa verso l'esterno la foglia assume colorazioni più scure, rossastre e brune. Infine, queste foglie vengono arrotolate ed essiccate.
Il tè oolong subisce un grado di ossidazione di circa 12-15%, e viene considerato dai cinesi quello più virtuoso, più dotato delle qualità benefiche per la salute.
Il nome stesso, oolong, in cinese sta per "drago nero", l'animale sacro in Cina.
Le tipologie principali di tè oolong o blu sono 3:
In Occidente questo tè non è molto diffuso, ed è reperibile solo nei negozi specializzati.
Una volta scquistato, preferibilmente in foglie intere, è ideale da fare in infusione direttamente delle foglie in acqua calda a circa 70°C (poche per tazza visto che con l'acqua raddoppiano di volume, quindi circa 3 grammi) per almeno 5 minuti.
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