Il Ruscus aculeatos, chiamato volgarmente pungitopo, è un arbusto sempreverde della famiglia delle Ruscaceae. Tipico di tutta la macchia mediterranea, in Italia il pungitopo è molto comune e lo si può trovare fino agli 800 metri d'altitudine.
Si presenta come un cespuglio alto circa un metro, molto spinoso, dal fusto legnoso con rami ricoperti di foglie ovali di un verde scuro, minuscoli fiori verdi e bacche di colore rosso poco più piccole delle ciliege.
Il pungitopo fruttifica in inverno, quando le bacche da verdi diventano rosse, e questo fa sì che venga usato come decorazione natalizia.
Il nome gli deriva dal fatto che anticamente veniva usato per proteggere i cibi nella dispensa dai topi.
Il pungitopo viene coltivato per lo più come pianta ornamentale ma spesso è usato anche per altri scopi: è rinomato per le sue proprietà diuretiche e per la sua capacità vasocostrittrice che lo rende ideale per la cura dei capillari.
Nei mesi tra settembre e novembre vengono raccolte le sue radici con le quali si realizzano decotti casalinghi, tinture o creme utili nella cura di emorroidi, gambe gonfie, varici, flebiti o couperosa.
I suoi semi tostati vengono macinati e consumati come il caffè.
Inoltre, i suoi germogli raccolti in primavera, i cosiddetti asparagi selvatici, vengono mangiati lessi o stufati in frittate, insalate o minestre.
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
Recentemente si è sentito molto parlare delle proprietà nutraceutiche dell’olio di oliva: scopriamo cosa significa e dove trovare l'olio nutraceutico.
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