Il rafano, detto anche barbaforte o cren, è una pianta erbacea, rustica e perenne, appartenente alla famiglia delle Crucifere, originaria dell'Europa centrorientale e diffusa in coltivazione sia in Europa, che in Nordamerica che in Asia occidentale.
La pianta è alta circa 50 cm, con foglie grandi e ruvide, di colore verde intenso, e piccoli fiori bianchi con quattro petali disposti in croce e riuniti tra loro in racemi.
Il rafano ha un gusto particolarissimo, è molto piccante ed acre, e ha una nota spiccatamente balsamica che spesso fa lacrimare gli occhi.
Il rafano ha proprietà antibatteriche.
In cucina del rafano si utilizza il rizoma, la radice, che può essere prepararata in vari modi: grattugiata fresca oppure conservata sott'olio o sott'aceto, o ancora mescolata insieme a senape o mostarda per creare delle salse.
In Italia ci sono alcuni piatti tipici che usano il rafano: si pensi al tipico piatto triestino del prosciutto cotto con cren, dove il rafano si sposa benissimo con la carne di maiale, oppure alla rafanata materana, una frittata al formaggio tradizionale della Basilicata durante il periodo di Carnevale, o ancora al "Ndrupp'c", il ragù tipico calabrese sopra il quale viene grattugiata la radice di cren fresco.
Il rafano italiano è color crema, mentre quello giapponese, detto wasabi, è di un verde brillante e viene tradizionalmente impiegato per accompagnare il sushi.
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
Recentemente si è sentito molto parlare delle proprietà nutraceutiche dell’olio di oliva: scopriamo cosa significa e dove trovare l'olio nutraceutico.
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