Il mandarancio è un insieme di agrumi nati come ibridi tra il mandarino e l'arancio, sia nella versione dolce che amara, o almeno questa è la versione più ampiamente condivisa. In realtà alcuni sostengono che il mandarancio sia una specie di agrume a sé stante originaria della Cina e molto antica, mentre altri ancora affermano che sia sì un ibrido ma tra il mandarino e il chinotto.
Quale che sia la sua origine, il mandarancio è un arbusto piccolo con rami spinosi, foglie lanceolate e di colore verde acceso, fiori riuniti in gruppi e molto profumati.
Il frutto, il mandarancio vero e proprio, ha buccia di colore arancione, non molto spessa e facile da togliere e una polpa dolce e succosa, in commercio sono presenti sia varietà con i semi che senza (apirene = senza semi). La forma è perfettamente rotonda.
Nel voler creare questo ibrido si sono volute mantenere alcune caratteristiche specifiche sia del mandarino che dell'arancio: del mandarino il mandarancio assume la buccia sottile e la facilità nel distaccare gli spicchi, dell'arancia, invece, ha il gusto.
Il mandarancio, inoltre, risulta essere una pianta molto più resistente sia rispetto al mandarino che all'arancio, soprattutto al freddo.
La maturazione è breve e precoce, si trovano per poco tempo sui banconi della frutta in inverno.
Le varietà più diffuse in Italia sono la Monreal, la Di Nules, la Oroval e il Tardivo.
Attualmente il mandarancio è il secondo agrume più venduto in Italia dopo l'arancia.
In cucina i mandaranci sono utilizzati per creare marmellate o frutta candita, ma per lo più sono consumati freschi.
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