La magnosa è un grosso crostaceo di colore marrone, poco conosciuto e abbastanza raro, che non viene pescato a livello professionale e si trova molto raramente in pescheria. Si trova in buona parte del mediterraneo, e lungo le coste atlantiche.
Ne esistono due specie: Scyllarides latus (la magnosa) e Scyllarides arctos, molto più piccola (detta magnosella, arriva a 10-12 cm). La magnosa, invece, può sfiorare il mezzo metro di lunghezza e può superare i 2 kg di peso, la misura media è di 20-25 cm.
La magnosa abita i fondali di roccia da 10 a 100 metri di profondità, la notte va a caccia di molluschi, soprattutto di patelle. Non possiede chele, salvo le femmine che posseggono delle piccole e incomplete chele che utilizzano per manipolare le uova.
La riproduzione avviene in primavera: le femmine tengono le uova sotto l'addome per circa 2 mesi, fino al loro sviluppo e la nascita delle larve.
La magnosa ha carni molto buone, paragonabili, se non superiori, a quelle di astici e aragoste, e si cucina allo stesso modo, dunque si può preparare semplicemente lessata, alla catalana, oppure si può utilizzare per preparare il sugo per la pasta.
La magnosella ha carni paragonabili, ma a causa del guscio durissimo e della scarsa quantità di carne che contiene, non è di particolare interesse culinario.
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
Recentemente si è sentito molto parlare delle proprietà nutraceutiche dell’olio di oliva: scopriamo cosa significa e dove trovare l'olio nutraceutico.
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
Tossicità del pesce: mercurio e altre sostanze tossiche
Valutare la freschezza del pesce
Le meduse in cucina: una novità per noi Occidentali ma una tradizione in Asia
CORSA O PALESTRA PER DIMAGRIRE?
BRUCIA 500 kcal in 30 MINUTI? BALLE!
Qualità delle proteine
Grana Padano o Parmigiano-Reggiano?