Tacchi alti, postura e salute

Le scarpe con i tacchi alti sono calzature molto diffuse, soprattutto per le occasioni particolari, anche se molte donne le calzano quasi quotidianamente, come sul luogo di lavoro, quando vanno a fare la spesa, e nelle occasioni più informali. Se consideriamo scarpe con i tacchi pure le calzature con un tacco rialzato di pochi cm, possiamo affermare che almeno la metà delle donne calzano scarpe con i tacchi per la maggior parte del tempo.

 

 

Ma quanto costa, in termini di salute, portare i tacchi alti? Come vedremo in questo articolo, gli studi scientifici che confermano i danni provocati dai tacchi alti alla salute di piedi, gambe, schiena e collo delle donne ormai si sprecano e dunque è fuori discussione che le scarpe con i tacchi siano potenzialmente dannose.

Questo non significa che le scarpe con i tacchi vadano eliminate completamente dal guardaroba, tuttavia è importante imparare a farne a meno quando non ce ne sarebbe proprio bisogno. Anche perché non sempre comportano vantaggi estetici, come vedremo...

Tacchi alti e salute

I tacchi alterano la naturale postura costringendo chi le indossa, per evitare di cadere in avanti, ad adottare tutta una serie di compensazioni che si ripercuotono (negativamente) su molte strutture dell'organismo.

Postura

Tacchi alti e postura

I tacchi, alzando il tallone, sbilanciano il corpo in avanti. Per evitare di cadere, la donna può effettuare due tipi di compensazione: la prima a livello del ginocchio, la seconda a livello della schiena.

Flettendo le ginocchia, queste si spostano in avanti, facendo traslare indietro il centro di gravità e riportandolo in equilibrio, sopra i piedi. La curva lombare si riduce e la curva dorsale si accentua. Questo atteggiamento è tipico delle donne poco atletiche che salgono sui tacchi, ottenendo un effetto estetico negativo, perché con questo tipo di compensazione la camminata è in genere goffa. Anche il vantaggio della maggiore altezza garantita dal tacco viene in parte persa perché flettendo le ginocchia ci sia abbassa di qualche centimetro.

 

 

Se invece le ginocchia non si flettono o si flettono poco, per non cadere è necessario inarcare la schiena portando indietro la parte alta del tronco. In questo modo il sedere sporge di più all'indietro, la gamba è più slanciata, la curva lombare è accentuata e il torace è più esposto in avanti. In questa situazione si ha senz'altro un vantaggio in termini estetici.

Piedi e caviglie

Calzando scarpe con i tacchi, la pressione sull'avampiede aumenta di molto (del 22% per un tacco da 2,5 cm, fino al 75% per un tacco da 8 cm). Questa pressione, associata alla forma della punta delle scarpe con i tacchi, che non rispetta la naturale fisiologia delle dita, costringendole in uno spazio troppo stretto, comporta un maggior rischio di sviluppare problemi alle dita e al piede.

Ecco alcuni dei problemi imputabili ad un uso eccessico delle scarpe con i tacchi: il neuroma di Morton (una fibrosi generata dall'ipertrofia del nervo sensitivo interdigitale, provocato da una irritazione di tipo meccanico); l'alluce valgo (diffusissimo tra le donne anziane) e le dita a martello; la deformità di Haglund (una osteocondrosi caratterizzata dalla crescita abnorme di tessuto osseo nel tallone, causato da continuo sfregamento); metatarsalgia (infiammazione cronica delle ossa dell'avampiede).

Questo per quanto riguarda i problemi cronici, poi ci sono gli eventi traumatici causati dalle cadute, con slogature della caviglia, in genere non gravi, ma che senso ha rischiare di infortunarsi per pura vanità?

Ginocchia

La sollecitazione dell'articolazione del ginocchio aumenta sensibilmente quando si portano i tacchi alti (alcuni studi dimostrano un aumento del 25% circa), forse non a caso l'osteoartrite al ginocchio è più frequente nelle donne che negli uomini.

Polpaccio e tendine di Achille

I muscoli del polpaccio si accorciano utilizzando le scarpe con i tacchi, e alla lunga possono contrarsi in modo cronico, sollecitando il tendine di Achille, che viene maggiormente stressato e può perdere parte della sua elasticità, causando dolori cronici ai talloni.

Schiena

La compensazione a livello della schiena non è fisiologica e può portare prima a mal di schiena, in genere causato da contratture muscolari, e alla lunga a vere e proprie degenerazioni articolari (protrusioni, ernie, ecc).

Scarpe con i tacchi, genetica e forma fisica

 

 

Le scarpe con i tacchi, come abbiamo visto, ci mettono in una situazione critica perché alterano la nostra naturale postura. Anche stare a sedere troppo a lungo, davanti a un PC o in auto, o stare in piedi troppo a lungo, in posizioni scomode, determina problemi simili. Alcuni soggetti hanno una maggior tolleranza nei confronti di questi atteggiamenti scorretti, altri hanno una resistenza molto minore, accusando dolori e veri  e propri problemi di carattere ortopedico.

Queste differenze sono di carattere genetico (o di predisposizione), ma dipendono anche dalla forma fisica: una persona con una buona postura e un fisico allenato ha in genere una maggior tolleranza nei confronti degli insulti all'organismo generati da posture scorrette. I soggetti atletici mantengono le articolazioni in allineamento corretto anche nelle situazioni critiche.

Le donne atletiche e già dotate di una postura corretta riescono a mantenere un buon assetto posturale anche quando indossano le scarpe con i tacchi, risultando molto più gradevoli dal punto di vista estetico rispetto alle donne che "collassano" quando indossano i tacchi, perché i loro muscoli posturali, deboli, non riescono a mantenere una buona postura quando viene sollevato il tallone.

Perché le donne portano i tacchi?

Già, perché le donne portano i tacchi? Perché le scarpe con i tacchi sono belle, per una questione di moda, perché slanciano le gambe, perché piacciono agli uomini, ecc ecc. Però è indubbio che le scarpe con i tacchi siano, per molte, una vera e propria tortura cinese. Ma allora perché nei negozi di calzature questi strumenti di tortura la fanno da padrone? Perché le donne sono ancora troppo condizionate dalla moda e, soprattutto, dalla vanità. Alle donne piace essere apprezzate dalle altre persone, per questo fanno di tutto per sembrare belle (sottolineo, sembrare), e sono disposte a fare sacrifici enormi per questo. Come sottolineo anche nel mio libro "la dieta ideale", se le donne investissero un terzo del tempo che dedicano a sembrare belle, per diventarlo davvero (con l'attività fisica) risolverebbero gran parte dei loro problemi estetici.

Altro problema, le donne spesso non hanno il coraggio di essere diverse, seguono i "must" della moda e della società senza volerlo veramente o addirittura subendolo in modo clamoroso. Pensiamo a quante donne si mettono i tacchi alti negli eventi come cresime, matrimoni, e altri eventi del genere, quando in realtà ne farebbero volentieri a meno, solo perché si sentono giudicate da amiche e parenti. Questa incapacità di fare scelte dettate dalla propria volontà, facendosi imporre un modello estetico dannoso per la salute e penalizzante per la qualità di vita, è sintomo di carenza di autostima.

Se e quando portare i tacchi?

L'ideale è buttare tutte le scarpe con i tacchi e adottare uno stile che preveda l'uso esclusivo di scarpe basse. Scelta coraggiosa che, fortunatamente, sempre più donne adottano, soprattutto le giovani, che hanno una mentalità meno da "martire", votata alla seduzione a tutti i costi, e all'essere succubi delle mode. Il problema è che altrettante donne semplicemente non hanno il coraggio di farlo, perché pensano che in certe occasioni il tacco alto sia obbligatorio. E chi l'ha detto? Le donne hanno il vantaggio di potersi vestire in tanti modi diversi conservando la loro eleganza, ma lo sprecano imponendosi la scomodità più grande, quella dei tacchi alti. Anche in questo caso la televisione non aiuta, visto che in TV la quasi totalità delle donne si presenta su tacchi vertiginosi a prescindere dal loro ruolo: non si capisce perché una Lilly Gruber o una qualunque giornalista debba per forza indossare tacchi altissimi, ma tant'è tutte lo fanno... E magari sono le stesse che sono contro lo sfruttamento dell'immagine delle donne nei mass media. Ma non è forse la stessa cosa? Almeno chi mostra le cosce non subisce danni posturali, scomodità e dolori!

Veniamo finalmente ai consigli pratici.

Se avete una cattiva postura, non portate mai scarpe con i tacchi. Le scarpe col tacco alto peggioreranno ulteriormente la vostra postura, spesso rendendovi ancor meno attraenti.

Se non sapete mantenere una buona postura calzando i tacchi, non portateli mai (vedi il video come camminare con le scarpe con i tacchi). Le donne che non sanno camminare sui tacchi (e sono tante) sono goffe, ridicole, tutt'altro che sensuali.

Se avete problemi frequenti di mal di schiena, al collo, alle ginocchia o ai piedi, non portate mai le scarpe con i tacchi.

Infine, se siete donne sane, in forma (se superate il fit test), non avete dolori frequenti alle articolazioni, sapete portare le scarpe col tacco alto mantenendo una buona postura, allora limitate l'utilizzo dei tacchi a situazioni particolari, che non comportano il fatto di camminare a lungo o di stare a lungo in piedi. Ricordate che la vostra tolleranza è limitata: così come guidare per 2 ore non dà problemi quasi a nessuno, ma guidare 10 ore di fila può causare problemi alle articolazioni a molti; così stare in piedi con le scarpe con i tacchi un'ora può essere tollerato da una donna in forma, ma superata una certa soglia tutte avranno problemi.

Concludo riportando alcuni links e alcune ricerche scientifiche riguardanti le scarpe con i tacchi:

articolo contro la tortura dei tacchi alti

articolo di un personal trainer contro i tacchi alti

Ricerche scientifiche sulle conseguenze dell'uso dei tacchi alti

Snow RE, Williams KR. High heeled shoes: their effect on center of mass position, posture, three-dimensional kinematics, rearfoot motion, and ground reaction forces. Arch Phys Med Rehabil. 1994 May;75(5):568-76.

Opila KA, Wagner SS, Schiowitz S, Chen J. Postural alignment in barefoot and high-heeled stance. Spine. 1988 May;13(5):542-7.

Coughlin MJ. The high cost of fashionable footwear. J Musculoskel Med. 1994;11:40-53.

Ebbeling CJ, Hamill J, Crussemeyer JA. Lower extremity mechanics and energy cost of walking in high-heeled shoes. J Orthop Sports Phys Ther. 1994 Apr;19(4):190-6.

Kerrigan DC, Todd MK, Riley PO. Knee osteoarthritis and high-heeled shoes. Lancet. 1998 May 9;351(9113):1399-401.

Esenyel M, Walsh K, Walden JG, Gitter A. Kinetics of high-heeled gait. J Am Podiatr Med Assoc. 2003 Jan-Feb;93(1):27-32.

Kerrigan DC, Johansson JL, Bryant MG, Boxer JA, Della Croce U, Riley PO. Moderate-heeled shoes and knee joint torques relevant to the development and progression of knee osteoarthritis. Arch Phys Med Rehabil. 2005 May;86(5):871-5.

The effect of heel height on gait and posture: a review of the literature. J Am Podiatr Med Assoc. 2009 Nov-Dec;99(6):512-8.

 

 

 

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