Ogni tanto bisogna abbuffarsi?

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Ciao Andrea, stavolta volevo farti una domanda che sicuramente interesserà la maggior parte delle persone attente a seguire una dieta equilibrata e che mantenga il peso forma. Io personalmente cerco di mangiare di tutto nelle giuste quantità, evito i prodotti eccessivamente grassi, anche se di tanto in tanto mangio una ventina di grammi di cioccolato fondente o cinquanta grammi di gelato prima di coricarmi perchè amo questi prodotti e farei una fatica enorme a evitarli del tutto. Ma veniamo alla domanda: ho letto ultimamente che chi segue una dieta per il manenimento del peso e della forma ogni tanto dovrebbe (l'articolo parla di una volta ogni due settimane), mangiare secondo appetito e senza mantenersi, tutto ciò per ricaricarsi psicologicamente così da affrontare più volentieri i seguenti giorni di dieta. Ho provato a fare questo e ti assicuro ho mangiato come un leone e poi la notte ho fatto un'enorme fatica a riposare bene a causa di problemi digestivi. Quindi ho abbandonato questa teoria. Secondo te c'è un fondo di verita in questo articolo? O è meglio come preferisco personalmente, consumare ogni tanto il proprio cibo preferito (grasso) nelle giuste quantita? Ti saluto e ti ringrazio ancora una volta per l' attenzione che dedicherai a questa mail.

 

 

Caro Alessandro, l'errore di fondo dell'articolo è quello di far passare il mantenimento del peso come una cosa faticosa, che comporti la necessità di "ricaricarsi" ogni 2 settimane abbuffandosi. L'abbuffata non è necessaria, ma un'occasione piacevole che tutti ci possiamo concedere se ne abbiamo voglia, la differenza è tra chi riesce a gestirla (ed è magro) e chi no (e va in sovrappeso). Dal punto di vista squisitamente dietologico, mangiare liberamente può significare assumere 2500 kcal in eccesso, che spalmate su due settimane sono 180 kcal al giorno, che se non ammortizzate sono pari a un aumento di 5-10 kg di peso all'anno. Ammortizzare questo eccesso in 2 settimane non ha senso, anche perché in questo lasso di tempo in genere si presentano altre occasioni di sgarro che non possono essere gestite e quindi si accumulano determinando il sovrappeso. Le occasioni conviviali andrebbero gestite nell'arco di due giorni, cosa possibile solamente grazie a un fisico forte e magro, in grado di sostenere un'allenamento sufficientemente intenso. Supponiamo che questa sera vada a cena a casa di amici: mangerò circa 2500 kcal (antipasto, primo, secondo e dolce della cucina tradizionale, per esempio). Per ammortizzare tale abbuffata posso consumare 1000 kcal con l'attività fisica (correre per 14 km o fare 4 km di nuoto), risparmiare 300 kcal a pranzo e 300 kcal nella colazione di domani (le 900 kcal mancanti erano quelle previste normalmente per la cena). Ovvio che se non sono in grado di consumare 1000 kcal con l'allenamento, diventa difficile ammortizzare le calorie di una abbuffata. Inoltre, bisogna capire che 2500 kcal non significa mangiare in totale libertà, almeno per quanto mi riguarda. Se per esempio faccio il bis di 2 portate (cosa non difficile per chi ha un discreto appetito) e a fine pasto continuo a spiluccare mangiando frutta secca e dolcetti vari le calorie salgono a 4000 e diventa veramente difficile gestirle. Dal punto di vista fisiologico, assumere una grande quantità di calorie ogni tanto è utile per mantenere allenato l'apparato digerente a gestire grandi quantità di cibo, per evitare di incorrere in problemi di tipo digestivo. Sapere quando fermarsi senza avere problemi significa avere una conoscenza approfondita del proprio corpo. Per molti dormire male, avere mal di testa, svegliarsi stanchi e sofferenti dopo una abbuffata è normale, per me è solo stupido, indice di una cattiva gestione del proprio corpo. Una volta raggiunto il peso forma, è importante capire come gestirlo senza che questo diventi un peso sia dal punto di vista psicologico che da quello sociale, per evitare qualunque forma di ortoressia. Molti buongustai credono che curare la propria alimentazione e mantenere un peso forma veramente ottimizzato non consenta di godere veramente del piacere di mangiare, ritengono che ci ci riesce debba per forza essere ortoressico. Quello che non capiscono (o forse non vogliono capire...) è che chi ha una coscienza alimentare sviluppata e pratica una attività fisica non minimale non solo non è ortoressico, ma mangia di più di un sedentario in sovrappeso che non cura la propria alimentazione. Venerdì e sabato sono stato al salone del gusto di Torino, eravamo in 5, tutti magri e sportivi. Abbiamo camminato per 10 ore entrambi in giorni, praticamente senza mai riposarci e assaggiando in continuazione, passando dal cioccolato ai salumi, dal gelato ai formaggi, senza avere problemi nè di digestione, nè di stanchezza eccessiva. Sabato notte ho fatto un viaggio di 3 ore in macchina, guidando quasi sempre nella nebbia, senza problemi di stanchezza. Un buongustaio in sovrappeso non avrebbe retto nemmeno un giorno a quel ritmo, schiacciato dal peso dei kg di troppo e da un fisico debole. Concludendo: continua pure a mangiare la giusta quantità dei cibi che ti piacciono, considerando sempre che le calorie sono molto più importanti dei grassi, e che non esistono cibi proibiti se alla fine della giornata le calorie assunte sono uguali a quelle consumate.

 

 

 

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