L'importanza degli omega 3

Indice delle risposte pubblicate

Ciao Andrea, scusa ma c'è una coda all'email precedente.

 

 

1- anche per gli omega 3/6 vale il discorso delle proteine per cui non vengono immagazzinati, quindi bisogna distribuirle equamente durante il giorno/ i giorni, oppure valgono altre "regole"?

2- vorrei sapere quanto è importante il ruolo della masticazione (quindi come dovrebbe essere una m. corretta) nella digestione e nell'assimilazione dei nutrienti e più in generale se ci sono altre considerazioni utili in merito Grazie.

La risposta a questa email (che è la continuazione di quella precedente) si allaccia appunto a quella precedente: le metto separate per sottolineare l'importanza del concetto di fondo:

nell'alimentazione, come nello sport, esistono comportamenti sbagliati che hanno effetti irreversibili a lungo termine, ma privi di conseguenze a breve termine.

Questa frase dovrebbe far riflettere tutti coloro che, forti della loro giovane età, se ne fregano di come e quanto mangiano, per esempio tollerando 5-10 kg di sovrappeso, non curando la qualità degli alimenti che mangiano (per esempio non controllando se contengono additivi pericolosi o grassi idrogenati); non curando l'apporto di grassi essenziali (mangiando poco pesce); eccedendo regolarmente con le bevande alcoliche; ecc.

Tutto ciò a breve termine non ha conseguenze, nel senso che non peggiora più di tanto la qualità della vita, ma tra venti o trent'anni iniziano i dolori: colesterolo, trigliceridi e pressione che aumentano, fegato che inizia ad avere problemi; problemi di digestione, problemi alle articolazioni schiacciate da un peso eccessivo... Alla fine per molte persone mangiare male ora significa far scadere in modo determinante la propria qualità di vita negli ultimi 20-30 anni della propria esistenza. E bisogna considerare che più si va avanti più è difficile cambiare vita: in poche parole è molto più facile essere salutisti oggi che diventarlo tra vent'anni (sempre che non sia troppo tardi).

 

 

Quindi certe cose bisogna prederle come "atto di fede": se assumo 1 g di omega 3 al giorno non ho carenze, ma gli esperti affermano che se ne mangio 3 il mio cuore è più protetto e il mio organismo funziona meglio. Questo io non lo noto a breve termine, ma molto probabilmente tra 20 anni lo noterò.

Entrando nello specifico della tua domanda, bisogna considerare che fine fa il grasso che introduciamo con la dieta: una parte viene utilizzato a fini energetici, una parte a fini plastici (membrane cellulari) e una parte entra nel metabolismo deli ormoni e di altri composti necessari per la vita, infine una parte va nelle riserve di grasso. Queste riserve hanno una composizione che rispecchia quella che assumiamo con gli alimenti: gli esquimesi hanno una % di omega 3 nel tessuto adiposo molto superiore alla nostra, per esempio. Quindi, non è necessario (come per le proteine) assumere omega 3 tutti i giorni o addirittura a tutti i pasti, basta assumerli ogni 3-4 giorni, l'importante è garantire le quantità corrette, quelli in eccesso vanno a finire nel tessuto adiposo e quando serve sono a disposizione. Ogni giorno bisognerebbe assumere 80-100 g di pesce grasso, dunque ogni 3 giorni bisognerà assumerne 250-300 g, ovviamente un consumo meno frequente inizia a dare problemi di altro genere (600 g di pesce grasso sono 1080 kcal, e bisogna proprio esserne ghiotti di pesce per mangiarlo tutto, per non parlare dell'eccesso di proteine nel singolo pasto)!

 

 

La masticazione è importante, ma a mio parere fa parte di quelle buone abitudini che un soggetto impara autonomamente una volta che ha raggiunto e riesce a mantenere il peso forma. Chi è in peso forma non può mangiare tante calorie e piano piano si rende conto che il cibo di cui dispone è bene gustarselo con calma, a piccoli bocconi, masticandolo bene per assaporarlo al meglio. Ci sono persone che trangugiano pasti ipercalorici in pochi minuti: in genere è inutile dire a queste persone di mangiare più lentamente o di masticare di più... Se non c'è la volontà di dimagrire e di cambiare vita a tavola è un consiglio che, anche se viene preso in considerazione, non ha alcun effetto positivo in termini di dimagrimento. Se invece il soggetto che mangia velocemente acquisisce una coscienza alimentare, impara ben presto che 40 g di formaggio sono 150 kcal ed è bene che impari a valorizzarli invece che trangugiarli, se non vuole morire di fame. Per chi ha già una coscienza alimentare, è in peso forma e pratica una buona attività fisica, un buon indicatore è la digestione associata al buon senso: in assenza di problemi di digestione, la masticazione molto probabilmente è corretta. Un altro indicatore è il tempo che occorre per consumare il cibo rispetto alle altre persone: se finisci il piatto nella metà del tempo rispetto ai tuoi commensali, forse c'è qualcosa da rivedere nella masticazione.

 

 

 

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