Allenamento in palestra: il bodybuilding

Il bodybuilding è uno sport atipico, dove la prestazione è valutata non attraverso una performance sportiva, ma con parametri puramente estetici.

 

 

Lo scopo del bodybuilder non è (solo) quello di sollevare un peso maggiore, ma di ottenere il massimo volume muscolare con la minor quantità di massa grassa.

In genere chi si avvicina al bodybuilding è un soggetto di sesso maschile desideroso di aumentare la massa muscolare ai fini estetici. Molto più raramente si tratta di soggetti praticanti altri sport che integrano l'allenamento sul campo con l'allenamento con i pesi e le macchine.

Purtroppo la percentuale di soggetti che praticano il bodybuilding in modo sbagliato è altissima, basta frequentare una palestra qualunque per rendersene conto.

Il bodybuilding è compatibile con la salute?

Per costruire massa muscolare bisogna praticare sforzi submassimali per breve tempo, un'attività tipicamente anaerobica. Dal punto di vista squisitamente salutistico questa pratica comporta 2 rischi:

  • il rischio di eventi vascolari gravi (aneurismi);
  • il rischio di sovraccarico delle articolazioni.

Durante uno sforzo massimale la pressiona sistolica aumenta abitualmente fino a 200 mmHg e può arrivare a 300 mmHg (la pressione massima a riposo in un soggetto sano non supera i 130 mmHg). Questo aumento di pressione così violento può rompere i vasi capillari nei soggetti predisposti causando aneurismi, che possono essere fatali. La probabilità di questi eventi non è trascurabile.

I continui sovraccarichi sulle articolazioni provocano alla lunga dei problemi di carattere infiammatorio e degenerativo. Non a caso è molto difficile trovare in palestra dei sessantenni che continuano a praticare il bodybuilding ad intensità elevate. Tali problemi sono aggravati dal fatto che molto spesso non si tiene nella giusta considerazione il fatto che alcuni esercizi sono più traumatici di altri e che la tecnica di esecuzione, quasi sempre trascurata, è fondamentale per evitare sovraccarichi.

Superare questi problemi è possibile e anche semplice: basta dare al bodybuilding il giusto spazio facendolo venire dopo l'attività aerobica, indispensabile per ottenere benefici per la salute.

 

 

Il bodybuilding: quando è compatibile con la salute?

Palestra - Allenamento

Partiamo sempre dal presupposto fondamentale che per avere un fisico sano bisogna praticare uno sport aerobico con un volume ed una intensità minimi da garantire i massimi benefici in termini di salute.

L'allenamento in palestra con i pesi, il bodybuilding, è un allenamento di tipo anaerobico, inadatto, quindi, per ottenere i benefici di cui sopra.

Il bodybuilding deve essere affiancato da un'attività aerobica, altrimenti si perdono gran parte dei benefici sulla salute.

Come sapranno molti frequentatori della palestra, gli sport di resistenza ostacolano lo sviluppo muscolare per il semplice fatto che un corpo adatto a svolgere un'attività di lunga durata deve essere leggero e resistente, e viceversa un corpo forte e pesante è muscolarmente e strutturalmente inadatto a praticare attività lunghe e di bassa intensità. Questo già dovrebbe far capire che un soggetto che pratica sport per ottenere i massimi benefici in termini di salute non può sviluppare il suo massimo potenziale muscolare perché questo vorrebbe dire limitare l'attività aerobica al di sotto della soglia salutistica.

 

 

Il massimo sviluppo muscolare compatibile con la salute è quello che consente di mantenere le capacità aerobiche al di sopra di una soglia minima.

Chi frequenta la palestra con l'intento di aumentare la propria massa muscolare, dunque, dovrebbe continuare a praticare attività aerobica con un volume di almeno 3 ore la settimana e una intensità tale da consentire il mantenimento di uno stato di forma sufficiente a superare il fit test.

Tale regola vale soprattutto per chi pratica bodybuilding come sport principale, cioè per coloro che desiderano mantenere la propria massa muscolare vicina al massimo fisiologico.

Un giovane con una massa muscolare scarsa che desidera costruire forza e massa il più rapidamente possibile può anche fare un'eccezione alla regola limitando al massimo l'attività aerobica, ma si tratta solamente di un breve periodo della propria vita: una volta raggiunto l'obbiettivo si deve tornare all'attività aerobica minima indispensabile, se si pratica sport con l'intento di vivere in forma e a lungo.

Rimane da stabilire quale sia questo limite fisiologico, cioè quale sia il limite oltre il quale il bodybuilding non è più compatibile con la salute. È difficile dare una risposta a questa domanda perché ognuno di noi ha un modello estetico e caratteristiche fisiologiche diverse.

Un buon punto di equilibrio si ottiene prendendo atto delle proprie caratteristiche individuali, costruendo massa con metodi intensivi finché non si raggiungono i risultati sperati, oppure quando si raggiungono i limiti fisiologici (cioè non si cresce più). A questo punto, si imposta un'attività aerobica minima con la quale si mantiene il peso forma, eventualmente affiancata dall'allenamento con i pesi, che avrà solamente la funzione di mantenimento e sarà comunque subordinato all'attività aerobica.

 

 

 

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