Vittoria Maradei

Indirizzo: Contrada Zoccalia

Località: Saracena

Provincia: Cosenza

Telefono: 0981 34162 34865

Prodotti: vini e liquori

Note: Produttore di "Moscato di Saracena", presidio Slow food. Già nel Cinquecento i barili di Moscato di Saracena erano imbarcati a Scalea per essere consegnati alla corte papale. Anche in tempi più recenti si trovano riferimenti precisi a questo vino dolce. Il Moscato di Saracena si produce vinificando uve guarnaccia, malvasia, odoacra e moscatello (un vitigno locale che non è mai stato censito). Le percentuali tra le diverse uve possono variare sensibilmente, ma in genere guarnaccia e malvasia sono prevalenti e viene aggiunta solo una piccola quantità di odoacra, un vitigno molto profumato e aromatico. Il moscatello, raccolto al giusto punto di maturazione, è appeso su graticci ombreggiati per 15, 20 giorni, per concentrarne, attraverso l'appassimento, zuccheri e aromi. Gli acini disidratati subiscono successivamente un'attenta selezione manuale (normalmente si tratta di un lavoro femminile), seguita da una delicata pressatura. Dopo la vendemmia, guarnaccia, malvasia e odoacra invece sono pigiate e il mosto ottenuto è sottoposto a bollitura per ottenere una riduzione di circa un terzo del totale: questo procedimento determina un aumento del grado zuccherino e quindi del grado alcolometrico. I due mosti sono assemblati e iniziano un percorso fermentativo naturale in botti di legno. Dopo un paio di settimane circa, si procede al primo travaso al quale ne seguono altri due, fino ad arrivare all’imbottigliamento, dopo circa sei, sette mesi. Il risultato è un vino dal lucente color ambra, intensamente profumato: alle note resinose e aromatiche si uniscono sentori di fichi secchi, frutta esotica, mandorle e miele. Al palato mantiene eleganza e finezza, discreta persistenza, buon equilibrio e una piacevole nota amarognola. Il Moscato di Saracena dà il meglio bevuto i due anni di età, mentre non è adatto a un invecchiamento prolungato. Il Moscato di Saracena è un accompagnamento ideale per la pasticceria secca: per la pasta di mandorle, i bocconotti di pastafrolla con marmellata d’arancia, oppure la frutta fresca (le fragole o la macedonia). È ottimo con i fichi secchi, anche infornati, cioè imbottiti con mandorle, noci e bucce di limone e con i panicelli di uva passa (fagottini di uva zibibbo aromatizzata con bucce di cedro, avvolta in foglie dello stesso agrume e disidratata in forno). Senza dimenticare l’abbinamento a formaggi erborinati o molto stagionati.

 

 

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