Consorzio per la tutela e la valorizzazione delle fave di Carpino

Indirizzo: Via Michele Addetta, 14

Località: Carpino

Provincia: Foggia

Telefono: 0884 997474

Prodotti: frutta, verdura, legumi

Note: Il consorzio riunisce i produttori di "Fava di Carpino", presidio Slow food. Email: consorziofavecarpino@tiscali.it I terreni calcarei e argillosi di Carpino sono perfetti per la coltivazione delle fave. E non a caso proprio qui, da sempre, si coltiva una delle varietà più apprezzate di tutta la Puglia. Si produce in rotazione con il grano duro, le barbabietole da zucchero, i pomodori e i lupini. La semina avviene nei mesi di ottobre e novembre. Non si concimano (anzi, la fava è una pianta che arricchisce il terreno di azoto) e non si trattano: le erbette infestanti si tolgono a mano. A giugno, quando le piante sono ingiallite, si falciano a mano e si legano in covoni (i cosiddetti manocchi) che si lasciano seccare sul campo. Nel frattempo si predispone un'area circolare (arij) bagnando il terreno, ricoprendolo di paglia e pressandolo. Lo scopo è quello di creare uno strato duro e compatto su cui poter lavorare. Nel mese di luglio, quando i manocchi sono ben secchi, si sistemano sull'arij (dopo aver eliminato la paglia) e, quando il sole è alto, si passa alla fase della pesa: un agricoltore sta al centro dell'area, mentre uno o più cavalli girano in tondo schiacciando i covoni. Quindi, con tradizionali forche di legno, si separano le fave dalla paglia. Per eliminare anche le particelle più minute, infine, si sollevano con pale di legno e si gettano in aria approfittando della brezza pomeridiana. Gli appezzamenti destinati alle fave di Carpino sono molto piccoli - in media mezzo ettaro - e la produzione è quantitativamente modesta. I produttori del Presidio coltivano anche lupini e olivi, da cui ricavano olio extravergine e olive da mensa. Di dimensioni medio piccole e con una fossetta nella parte inferiore, la fava di Carpino è verde al momento della raccolta e, con il tempo, diventa color bianco sabbia. Tenera e saporita, si mangia come contorno - condita semplicemente con un filo di extravegine di oliva - oppure come primo piatto: cotta con erbe spontanee, con la zucca oppure con la carne di maiale.

 

 

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