La borragine (borago officinalis) è una pianta erbacea della famiglia delle Boraginacee.
Originaria del Medio Oriente si è diffusa in tutto il bacino Mediterraneo e nell'America Centrale. La borragine è una pianta che necessita di un clima temperato, ed è molto facile da coltivare.
Il suo nome deriva dalla parola latina "borra", letteralmente "tessuto di lana", per via della peluria che ricopre tutta la pianta.
È alta dai 50 agli 80 cm, ha foglie bislunghe e ruvide e fiori a forma di stella che vanno dal blu al violetto.
La borragine è sempre stata, fin dai tempi degli Egizi, una pianta conosciuta e usata dalla medicina per le sue innumerevoli proprietà curative.
Attualmente, però, è stata tolta dalla classificazione delle piante medicinali, perchè non è sicura, in quanto se assunta in elevate quantità può risultare tossica. Consumata con moderazione, comunque, non ha nessuna controindicazione, ed è tra le piante più coltivate a livello industriale per la produzione di infusi, tisane o integratori ed anche per la produzione dell'olio omega 6 linoleico, che ha una funzione molto importante per il sistema cardio-vascolare, utile a controllare sia l'ipertensione che il colesterolo alto.
Inoltre, la borragine ha proprietà diuretiche, depurative, antinfiammatorie, emollienti e curative in caso di eczemi o psoriasi.
Della borragine si consumano per lo più le foglie, che vanno consumate appena raccolte, bollite o stufate come gli spinaci. Possono anche essere usate in insalata, nei minestroni, nel ripieno dei ravioli liguri, nelle fritatte o nelle frittelle. Hanno un sapore che ricorda molto quello del cetriolo. I fiori, invece, vengono usati o per dare un colore azzurro molto allettante all'aceto o a bevande estive, o mangiati fritti o semplicemente come decorazioni del piatto.
Chi ha problemi al fegato dovrebbe evitare di mangiare la borragine, perchè contiene un alcaloide, la pirrolizidina, anche se in minima quantità.
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