Il NEAT, che il nostro corpo usa per bruciare calorie con le attività quotidiane, è un componente del nostro metabolismo, o più precisamente, del dispendio energetico giornaliero. Contribuisce, quindi, certamente alla quota di energia che consumiamo ogni giorno e si riferisce a tutte quelle attività che svolgiamo a livello quotidiano, ciascuna delle quali richiede più o meno energia per essere svolte.
Vediamo, però, più nel dettaglio in che cosa consiste e come sfruttarlo per il nostro benessere e la forma fisica.
Il NEAT è un acronimo inglese di "Non-Exercise Activity Thermogenesis", ossia "termogenesi indotta da attività non associabile ad esercizio fisico". Esso è parte della spesa energetica totale, o tasso metabolico, che quantifica la spesa calorica totale di un individuo, spesso espressa su base giornaliera.
La spesa energetica totale, ossia il TDEE (Total Daily Energy Expediture), è formata da diverse componenti, che sono in proporzione tra loro in modo diverso a seconda dell'individuo. Queste componenti sono:
Il NEAT, infatti, è l'energia che si spende per le attività fisiche che devono essere svolte per portare a termine i compiti e gli impegni della nostra vita. Un esempio di questi sforzi fisici è: scendere dall'autobus, correre per raggiungere velocemente un luogo, alzarsi da una sedia. Il NEAT comprende praticamente l'energia spesa per tutte le attività della nostra vita che non siano dormire o fare sport. Come possiamo vedere, inoltre, queste attività richiedono quantità di energia diverse e possono essere più o meno intense.
Del NEAT fanno parte azioni volontarie, come camminare o correre, oppure parcheggiare una macchina e cucinare. Ma sono comprese anche quelle attività involontarie, che facciamo in modo automatico, come gesticolare durante un discorso.
La differenza tra il NEAT e l'energia spesa per l'attività fisica, è che in quest'ultimo caso la quota calorica consumata è di gran lunga superiore, perchè è un qualcosa che pianifichiamo per quel motivo e in quella funzione.
Il NEAT aiuta, in ogni caso, ad incrementare la quota energetica spesa in seguito all'attività fisica, e quindi a mantenere attiva la nostra vita.
Ogni attività che svolgiamo, sia che sia programmata, come nel caso dello sport, sia che sia involontaria o di esigenza quotidiana, consuma una determinata quantità energetica che è quantificabile.
Infatti, ogni attività ha un indice chiamato IEI, ossia "indice energetico integrato", espresso in kcal spese al minuto (kcal/min). In questo modo, anche fare i lavori domestici avrà un IEI, che è pari 2,5 kcal /min, oppure ancora guidare l'auto 2,0 kcal/min. Altre attività hanno IEI superiori, come camminare lentamente, 3,2 kcal/min, o velocemente, 4,2 kcal/min.
Sommando i valori IEI relativi alle attività svolte durante la giornata, sport a parte, e moltiplicandolo per il totale dei minuti in cui abbiamo svolto ciascuna attività, possiamo ottenere il valore totale del NEAT.
Questo calcolo non si effettua mai nella pratica clinica, in quanto, come si può immaginare, è difficile e macchinoso da attuare. In genere, quindi, vengono oggi usati dei contapassi, per una stima e una valutazione, seppur sommaria, del movimento fatto nel corso della giornata. Sebbene quest'ultimo metodo non ci fornisca una stima reale e precisa del NEAT, ci aiuta comunque a stabilire il grado di vita attiva che svolgiamo e, di conseguenza, ad incrementare il movimento se necessario.
Ci sono delle abitudini che sono sicuramente utili per aumentare il NEAT e contribuire, quindi, ad aumentare l'energia totale che consumiamo ogni giorno. Ogni attività che svolgiamo, anche la più irrilevante, consuma energia che contribuisce ad incrementare il NEAT totale quotidiano.
In generale, tutto ciò che renda la nostra vita più attiva è utile per aumentare il NEAT e quindi il tasso metabolico totale. Una delle cose più semplici da fare è sicuramente camminare quando se ne presenta l'occasione: fare le scale di casa invece di prendere l'ascensore, evitare di prendere la macchina o altro mezzo di trasporto per coprire brevi distanze e così via.
Un'utile strategia è l'utilizzo della bicicletta come alternativa alla macchina, ovviamente per distanze e percorsi che lo consentono.
Coloro che lavorano stando seduti per molte ore al giorno, dovrebbero alzarsi durante le pause, da fare periodicamente. Stare in piedi, tenere oggetti utili, come l'acqua, a distanza in modo da essere costretti a muoversi, anche per poco, dopo un'ora di lavoro alla scrivania, contribuisce certamente a fare una vita più attiva.
Inoltre, un altro buon modo di aumentare il NEAT è lo svolgimento di attività come giardinaggio, faccende domestiche o altri passatempi che consumano molta energia.
Alcuni studi epidemiologici, infatti, hanno rilevato che chi fa lavori agricoli o lavori manuali in generale, ha un NEAT molto maggiore, mentre sembra essere inferiore nei paesi industrializzati e ricchi. Attualmente, però, non è ancora ben chiaro l'esatto meccanismo che sta alla base della regolazione del NEAT.
Aumentare il NEAT, facendo una vita il più possibile attiva, contribuisce certamente a consumare più energia e quindi anche al dimagrimento. Ovviamente, questa quota calorica è solo supplementare, e deve essere necessariamente abbinata ad un'adeguata attività fisica e una dieta corretta e mirata verso l'obiettivo che ci prefiggiamo.
Si calcola che il NEAT può arrivare anche al 20% della spesa energetica dell'individuo ed è importante durante il dimagrimento, in quanto può fare la differenza nei risultati che si possono ottenere in seguito ad una dieta dimagrante e uno stile di vita sano. Una persona che fa attività fisica costante, segue una dieta corretta, ma ha un NEAT basso, quindi fa una vita molto sedentaria, allora tenderà a dimagrire con più difficoltà rispetto ad una persona che fa, invece, una vita attiva.
Inoltre, in seguito ad un periodo di dieta ipocalorica, l'organismo tende ad adattarsi e a risparmiare energia, riducendo la spesa energetica dovuta al NEAT. Questo si attua attraverso comportamenti, spesso involontari, che spingono a ridurre tutte quelle attività che fanno parte della spesa energetica del NEAT. Infatti, una dieta ipocalorica protratta per tempi eccessivamente lunghi può portare ad una maggiore stanchezza, che si ripercuote sul grado di movimento delle attività quotidiane. Inoltre, alcuni studi dimostrano che il NEAT è maggiore quando si introducono molte calorie, mentre si riduce nelle diete fortemente ipocaloriche.
Per questo motivo, oltre alle opportune modifiche dietetiche, è necessario monitorare costantemente la quantità di movimento che si fa durante la giornata, magari anche servendosi di un conta-passi, utile per vedere, almeno in modo sommario, se si è fatto o meno movimento durante la giornata. Il NEAT è certamente una delle componenti che influenzano il dimagrimento e il mantenimento del peso corporeo. A questo proposito, uno studio del 2018, correla un basso livello di NEAT con l'obesità. Sono, però, necessari ulteriori studi che confermino e studino questa correlazione in modo più approfondito.
Nonostante questo, ci preme sottolineare come per avere un dimagrimento efficace il NEAT e la dieta da sola non bastano, ma è necessario fare un'attività fisica specifica e mirata.
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