Perché parlare di alimentazione del bambino? Già, la domanda, come si dice, sorge spontanea: trattandosi di un sito prevalentemente dedicato all'alimentazione dell'adulto, affrontare l'ampio tema di cosa debbano mangiare i nostri bambini potrebbe sembrare un po' fuori luogo.
In realtà, questo sito non è dedicato SOLO all'alimentazione dell'adulto, bensì alla corretta alimentazione, ed è fuor di dubbio che il momento migliore per impostare una corretta alimentazione sia proprio durante l'età infantile.
Le norme nutrizionali più giuste ed appropriate, quelle che fonderanno la base degli stili alimentari dell'adulto, si apprendono infatti proprio durante l'infanzia, ed in particolare nei primi due anni di vita.
Secondo una delle più note ed accreditate studiose di alimentazione infantile, ovvero la dott.ssa Irene Axelsson, infatti, nella vita di ognuno di noi esistono solo due grandi rivoluzioni alimentari, due soli punti in cui si decide tutto il nostro futuro destino, per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali, due punti che sono vere e proprie rotture rispetto al "passato"… ed entrambi sono in età pediatrica!
Il primo di questi punti di rottura è rappresentato dalla nascita: è questo il momento in cui, dopo 9 mesi circa di alimentazione per vena (attraverso i vasi ombelicali che ricevono il nutrimento dalla placenta), si passa per la prima volta ad un'alimentazione orale, rappresentata dal latte, sia esso - come è altamente auspicabile e raccomandabile - materno, sia invece con un latte formulato (cosiddetta "alimentazione artificiale").
Il secondo momento di stacco avviene a circa 6-7 mesi di vita, con il divezzamento: in questo processo, infatti, che dura circa 1 anno, si passa progressivamente da un'alimentazione esclusivamente lattea, monotona se si vuole, ad una diversificata sia per consistenza che per composizione che per stili. Sempre secondo la Axelsson, qualunque scelta alimentare si possa volontariamente compiere nelle epoche della vita successive, per quanto radicale essa sia, potrà mai rappresentare uno stacco tanto grande come le due che abbiamo citato.
Così, poiché molti dei nostri utenti sono sicuramente genitori, oppure hanno a che fare a vario titolo con i bambini, ci è sembrato giusto dedicare una sezione del sito ai principi nutrizionali più corretti, alla luce delle conoscenze attuali, per questa fascia d'età.
La nostra sarà necessariamente una carrellata piuttosto rapida, ma esaustiva per quanto lo si può essere, che non vuole peraltro sostituirsi all'opera del proprio pediatra di fiducia, che dovrebbe sempre rappresentare il punto di riferimento principale anche per quanto riguarda l'alimentazione.
Noi cercheremo semplicemente di percorrere le tappe principali dell'alimentazione del bambino, dando alcune indicazioni su cosa è opportuno fare e cosa sarebbe bene evitare, nonché su quelli che sono i principali principi informativi relativi a quella specifica tappa o situazione.
Siamo aperti a suggerimenti e richieste specifiche, per ampliare ulteriormente questa sezione.
Gli articoli di nutrizione infantile presenti nel sito sono tratti - modificati, adattati ed aggiornati - dall'opuscolo "Il bambino, la sua famiglia e il cibo", di A. Vania, A. De Pascale, G. Pitzalis e S. Monti, ad uso di medici e specializzandi interessati in alimentazione infantile e pubblicato nei "Quaderni di aggiornamento in Pediatria" editi da PLADA - Divis. Dieterba.
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Questa email di una visitatrice ci ha fornito diversi spunti molto interessanti, dai quali è nato questo articolo che parla di un esempio pratico di divezzamento. Gentile signora, in effetti da un po poche informazioni perché io possa essere a mia volta preciso nelle risposte ciò nonostante, cercherò di fare ...
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Tutte le più accreditate teorie sul divezzamento in italia oggi, escludono l'uso delle pappe - o farine - lattee nel divezzamento, soprattutto come pasto di inizio di tale importantissimo periodo, e ciò per varie ragioni. La prima e più importante è di ordine educativo, in quanto il divezzamento dovrebbe rappresentare il ...
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