La dieta del sondino è un metodo ideato dal professor Gianfranco Cappello, responsabile dell'Unità Operativa Regionale per la Nutrizione Artificiale Domiciliare del Policlinico Umberto I di Roma.
Questa dieta si basa sulla Nutrizione Enterale Chetogena (NEC), un metodo di nutrizione artificiale che si basa sull'utilizzo di un sondino nasale, utilizzato per immettere nell'apparato digerente le sostanze nutritive.
Ultimamente si parla molto di dieta del sondino grazie al tam tam televisivo che vede il prof. Cappello partecipare a varie trasmissioni sulle diete tra cui Porta a Porta e Matrix.
Sembra che la nascita della dieta del sondino sia del tutto casuale. Infatti la Nutrizione Enterale nasce per dare nutrimento a chi non può mangiare, dunque per il problema opposto a quello del sovrappeso.
La dieta del sondino venne utilizzata per la prima volta su una donna che doveva dimagrire per sottoporsi ad un intervento chirurgico, la figlia, obesa, chiese di essere sottoposta allo stesso trattamento, e da lì il prof. Cappello iniziò a proporre la metodologia anche ad altri pazienti.
Attualmente sempre più medici stanno prescrivendo la dieta del sondino ai pazienti sovrappeso o obesi e questo sta preoccupando la comunità scientifica, tanto che il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha chiesto il parere del Consiglio Superiore di Sanità su questa dieta, la cui risposta dovrebbe giungere entro la fine dell'estate 2011.
La dieta del sondino funziona a cicli di 10 giorni, durante i quali il paziente non mangia nulla, ma viene nutrito attraverso un sondino che, introdotto nel naso, che arriva fino all'intestino. Il nutrimento consiste in una miscela di proteine che genera il cosiddetto stato di chetosi, tipico delle diete iperproteiche (come la dieta Dukan) e del digiuno, che azzera il senso di fame. C'è chi ha definito la dieta del sondino un "digiuno con poche proteine", dal punto di vista nutrizionale.
Per iniziare la dieta occorre partecipare a un corso che si tiene nei vari centri NEC italiani, oppure online tramite videoconferenza.
L'introduzione del sondino è abbastanza rapida e pressoché indolore.
Durante i 10 giorni di trattamento il paziente non deve mangiare e può bere alcune bevande senza zucchero o con dolcificanti. Durante questo periodo di tempo si perde dal 7 al 10% del peso corporeo, a detta del prof. Cappello, poi dopo un periodo di riposo dove si mantiene il peso raggiunto, si può ricominciare.
Durante la terapia, vengono prescritti antiacidi per limitare la secrezione acida nello stomaco, esaltata dalle proteine, lassativi, per evitare intasamenti del colon, e un multivitaminico.
Non tutti i soggetti possono sottoporsi alla dieta del sondino ed esistono altre indicazioni per pazienti affetti da particolari patologie.
La dieta del sondino costa poco meno di 400 euro (il primo ciclo), secondo i dati riportati nel sito.
La dieta del sondino è nata in ambiente ospedaliero e bisogna senz'altro ammettere che il paziente è seguito in modo professionale, stando alle informazioni disponibili.
Non ci vuole molto per capire che questa dieta rientra nella categoria dei metodi "ultima spiaggia", quando ormai la situazione è talmente grave che occorre un dimagrimento rapido e con il minor tasso di fallimento possibile. Stiamo parlando di una pratica per certi versi assimilabile all'intervento di by-pass gastrico, anche se molto meno cruenta... Ma più estrema per certi versi perché il soggetto per la durata del trattamento non può mangiare assolutamente nulla.
Dunque la dieta del sondino funziona? Ne dubito fortemente. Il problema delle diete non è perdere peso, la stragrande maggioranza di coloro che hanno seguito una dieta nella loro vita, sono dimagriti. Il problema è mantenere il peso raggiunto... E questo solo il 10% delle persone riesce a farlo.
Non si vede perché tale percentuale non debba essere mantenuta anche con la dieta del sondino, visto che il soggetto durante la dieta non impara di certo a mantenere il peso forma, cioè non si crea una coscienza alimentare.
Inoltre, anche se i sostenitori di questa dieta affermano che non ci sono rischi per l'organismo, è abbastanza evidente che stiamo parlando di una pratica al limite, che sottopone l'organismo a uno stress notevole, non a caso occorre assumere dei farmaci durante il ciclo, per proteggere lo stomaco.
Gli effetti collaterali, inoltre, non sono di poco conto: l'alitosi e il fatto di dover comunque andare in giro con un sondino dentro il naso. E tutti gli altri potenziali effetti nocivi di cui ancora non si sa nulla e che saranno forse svelati dal rapporto richiesto dal Ministero della Sanità.
In definitiva, la dieta del sondino può avere una certa efficacia sui grandi obesi, ma andrebbe sempre affiancata all'educazione del paziente, dal punto di vista psicologico e comportamentale, perché altrimenti il rischio di riprendere i kg persi sarebbe troppo elevato.
Un alternativa alla dieta del sondino? Diet to go, il servizio di dieta a domicilio. Il costo è paragonabile, la durata anche, il dimagrimento effettivo non è poi molto diverso (con la dieta del sondino è verosimile aspettarsi un recupero di almeno 1-2 kg nei giorni successivi dovuto al glicogeno, ai liquidi e al contenuto intestinale), ma volete mettere il piacere di dimagrire facendo 3 pasti e 1 spuntino al giorno?
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