La dieta Dukan è nata all'inizio degli anni 2000 in Francia, ad opera del dottor Pierre Dukan.
Si tratta di una dieta nata inizialmente per curare l'obesità, poi trasformata in un metodo proposto a tutti coloro che devono perdere peso. La dieta Dukan sta diventando molto famosa in questo periodo grazie a una operazione di marketing che coinvolge alcune persone famose come Jennifer Lopez, Giselle Bundchen e la principessa Kate che a quanto pare si sarebbe rimessa in forma per il matrimonio reale grazie a questa dieta.
Dukan ha suscitato notevoli polemiche in Francia, per esempio nel Luglio del 2011 ha perso il processo per diffamazione intentato contro il dottor Jean-Michel Cohen, che in un articolo aveva denunciato i pericoli per la salute di un regime alimentare a base di sole proteine. Nel 2012 si è auto-radiato dall'ordine dei medici francesi, si dice per evitare di incappare nelle sanzioni previste da due procedimenti disciplinari intentati contro di lui.
Si tratta sostanzialmente di una dieta iperproteica e ipocalorica, divisa in 4 fasi.
Non c'è calcolo delle calorie e si può mangiare a sazietà, il che prelude ovviamente a una fortissima restrizione della qualità dei cibi permessi.
Nella dieta Dukan le proteine sono al centro di tutte le fasi, con piccole introduzioni di altri cibi passando dalle fasi di attacco a quelle di mantenimento.
La prima fase della dieta Dukan è molto semplice: si possono mangiare quantità illimitate di proteine magre, scelte da una lista di 72 cibi (pesce, carne, uova, soia, latticini magri), con qualche cucchiaio di crusca e almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
Una dieta del genere, priva di carboidrati, comporta un dimagrimento importante, ma non privo di problemi: lo stesso Dukan mette le mani avanti dicendo che i suoi seguaci potranno soffrire di alito pesante, stitichezza, bocca secca, affaticamento. Tutti sintomi di un malfunzionamento dell'organismo, campanelli d'allarme chiari che sottolineano il fatto che l'organismo è in sofferenza. Questo tipo di alimentazione comporta una forte perdita di liquidi (non solo di grasso) e anche di massa magra.
La seconda fase della dieta Dukan introduce 28 tipi di verdura (sempre in quantità illimitata), esclusa quella più calorica e ricca di zuccheri (carote, piselli, mais, patate, ecc), a giorni alterni, il resto delle giornate si continua come nella fase 1.
Nella terza fase Dukan introduce fonti proteiche più grasse (maiale e agnello) e verdura tutti i giorni, con piccole quantità (controllate in termini di quantità) di pane integrale, frutta ipocalorica e formaggio stagionato. Più 1-2 pasti liberi a settimana. Una volta a settimana si mangiano solo proteine e crusca come nella prima fase.
Nell'ultima fase della dieta, quella di mantenimento, si continua a seguire la dieta della fase 1 un giorno a settimana, e a mangiare 3 cucchiai di crusca al giorno. Il resto è libero.
L'attività fisica è contemplata da questa dieta: Dukan prescrive di camminare 20 minuti al giorno e di non prendere mai l'ascensore ma di fare sempre le scale.
La sola descrizione della dieta Dukan dovrebbe far venire la pelle d'oca e scoraggiare chiunque...
Prima di procedere, voglio sottolineare che qualunque dieta funziona su qualcuno, anche la più strampalata. Quindi prima di scrivermi email di critica sappiate che non accetto critiche basate sul "mio cognato (moglie, fratello, suocera, madre, ecc) l'ha fatta e ha perso 20 kg". Se questo è successo, sono contento per voi, ma questo non dimostra nulla. Anche perché è indubbio che chi segue alla lettera la dieta dimagrisce. Il problema non è dimagrire ma mantenere il peso forma per sempre godendosi il piacere del cibo. La dieta Dukan consente questo? Per me no.
Anche lo studio NutriNet-Santé (un programma di ricerca atto a studiare il rapporto tra salute e alimentazione in Francia) lo conferma: secondo questo studio la dieta Dukan è tra quelle che le persone faticano maggiormente a seguire nel lungo periodo.
Dal mio punto di vista la dieta Dukan è quanto di più antiquato ci possa essere sul mercato delle diete.
Vediamo punto per punto quello che secondo me non funziona.
Il problema della dieta non è la quantità di cibo. Dukan punta sul fatto che nella sua dieta non bisogna pesare i cibi né contare le calorie e si può mangiare a sazietà, un concetto che poteva aver presa sulle persone qualche anno fa, ma oggi dovrebbe essere ormai chiaro che solo chi è in grado di controllare le quantità di cibo che assume può sperare di dimagrire naturalmente. In tutte le diete con "quantità libere" si scopre che ci sono restrizioni clamorose riguardi i cibi concessi. E infatti durante il dimagrimento la maggior parte delle categorie di alimenti sono bandite.
Dal punto di vista metabolico una dieta di sole proteine è sbagliatissima. I grassi si bruciano al fuoco dei carboidrati: per perdere grasso (e non acqua e/o muscoli) bisogna mangiare proteine e carboidrati nella giusta quantità. I problemi di cui parla anche Dukan (stitichezza, affaticamento, ecc) sono un chiaro campanello di allarme: il corpo è in crisi, non ha energie e si sta ammallando.
Durante la perdita di peso l'organismo dovrebbe avere praticamente la stessa energia di quando si mantiene il peso. Energia fornita dai grassi che si stanno consumando.
L'attività fisica consigliata è insufficiente. Venti minuti di camminata al giorno e il consiglio di fare le scale invece dell'ascensore non sono niente confronto a un'attività fisica veramente efficace non solo per perdere peso, ma per mantenere una efficienza fisica decente.
La fase di mantenimento è ancora molto lontana da un'alimentazione "normale". La dieta Dukan promette, al contrario delle altre diete, di accompagnare il soggetto verso una perdita di peso duratura. In realtà è facile comprendere come, una volta lasciato al suo destino, nella fase 4, non appena si reintroducono i cibi e i piatti di sempre, si ritorna a prendere peso in men che non si dica. Infatti non basta di certo un giorno di dieta a settimana per rimediare a un'alimentazione sbagliata! E questo perché la fase 3, che dovrebbe essere quella che "prepara" al mantenimento, educando il soggetto a limitarsi nella vita quotidiana, è ancora talmente restrittiva da non poter essere accettata che da pochissimi soggetti. Non a caso si parla di Dukaniani e Dukaniane: solo una forte motivazione, alimentata dal coaching e dal senso di appartenenza a un gruppo di persone, può far seguire simili restrizioni alimentari.
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