Tutti conoscono la figura del sommelier, l'esperto di vino che spesso vediamo in televisione decantare le qualità di un bianco o di un rosso. Forse non tutti sanno, tuttavia, che in Italia esiste una sola figura di assaggiatore di vino riconosciuta dallo stato italiano, di cui esiste un albo nazionale. L'associazione di cui fanno parte questi esperti in analisi sensoriale del vino si chiama ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino) e rappresenta una valida alternativa alla figura del sommelier.
L'ONAV è un'associazione nata nel 1951 ad Asti (attuale sede) con lo scopo di valorizzare la figura dell'assaggiatore di vino. L'8 luglio 1981, tramite il D.P.R. n°563, ha ottenuto il riconoscimento giuridico.
L'ONAV offre ai soci alcune iniziative a livello nazionale, tra cui il Convegno Nazionale; i viaggi di studio all'estero; le selezioni per la "Guida dei vini ONAV"; l'abbonamento alla rivista "L'Assaggiatore"; le selezioni per alcuni importanti concorsi enologici come il Concorso Enologico Nazionale Premio Douja d'Or di Asti; il Concorso Enologico del Mezzogiorno di Lamezia Terme e il Concorso Marengo Doc di Alessandria.
Oltre alla sede centrale di Asti, esistono delegazioni ONAV in tutte le principali province italiane: lo scopo delle delegazioni è quello di organizzare i corsi per gli aspiranti assaggiatori, nonché di organizzare serate di degustazione che sono occasioni di aggiornamento e di approfondimento per gli associati, e occasione di promozione del mondo del vino di qualità per i non associati.
L'iter formativo dell'ONAV prevede un corso di primo livello e un corso di secondo livello, previsto dal 2011 e organizzato solo in alcune sedi italiane, qui trovate il programma di massima (invero piuttosto schematico).
Il corso di I livello consiste in 18 lezioni e costa poco meno di 400 euro, comprende l'iscrizione per 2 anni all'ONAV (dal costo di più di 100 euro all'anno), e tutto il materiale necessario (bicchieri, dispense, libro di testo). Ogni lezione si assaggiano in media 4 vini, dunque alla fine delle 18 lezioni i vini assaggiati sono almeno 70. La scheda di valutazione utilizzata dall'ONAV è quella dell'Union International Des Oenologues (UIOE), scaricabile dal sito dell'ONAV.
La parte teorica del corso tratta in modo mediamente approfondito i processi di vinificazione, le tecniche di assaggio, i difetti del vino. I docenti sono quasi sempre enologi, spesso docenti o ricercatori universitari, dunque con una preparazione di alto livello.
Dal punto di vista dell'assaggio, il corso insegna a capire quali sono le caratteristiche (positive e negative) di un vino e di come valutarlo in modo oggettivo, secondo gli standard degli assaggiatori di vino. Durante il corso si impara ad "allinearsi" ai voti che vengono dati dalle commissioni di assaggiatori esperti. Dal punto di vista dell'assaggio, il corso dell'ONAV è davvero ottimo e fa fare un salto di qualità notevole, dunque rappresenta l'ideale per gli appassionati, ma anche produttori di vino, venditori e addetti ai lavori senza velleità professionali nel mondo della sommellerie (cioè del servizio in sala del vino).
L'esame prevede una parte teorica, con risposte in parte libere, in parte a scelta multipla; e la compilazione delle schede di 4 vini, di cui uno difettato (da individuare), per gli altri 3 bisogna dare un voto che non si discosti di più di 4 punti in più o in meno rispetto al voto dato dalla commissione. Si può sbagliare il giudizio di un solo vino. Chi viene bocciato ha diritto a rifare l'esame senza dover ripartecipare al corso, e in ogni caso anche se lo volesse fare non si deve pagare nuovamente la quota di iscrizione. Io ho visto bocciare qualcuno, dunque non passa il 100% degli iscritti al corso (ma quasi), tuttavia va detto che l'esame non è particolarmente difficile e soprattutto quello di degustazione dei vini, in teoria quello più difficile da preparare per chi non ha particolare talento naturale per la degustazione (per la teoria basta studiare).
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