Il TriFitness è il termine con cui si indica la pratica del nuoto, della bicicletta e della corsa finalizzati al benessere e non (solo) alla prestazione. Si differenzia dal triathlon per sottolineare la sua dimensione non necessariamente competitiva.
Un principiante può essere spaventato dalla proposta di praticare 2-3 sport diversi, quando attualmente lui non riesce a praticarne nemmeno uno! Tuttavia, io ritengo che qualunque soggetto che inizi a fare sport nel modo giusto, con l'intento di migliorare il proprio benessere, toccando con mano i benefici dello sport, avvicinandosi al TriFitness otterrà enormi vantaggi rispetto alla pratica di un solo sport.
Più che di TriFitness, si dovrebbe parlare di strategia multisport. Nuoto, ciclismo e corsa sono gli sport che tutti possono praticare tutto l'anno, ma ovviamente non si esclude la possibilità di praticarne solo due; di alternare i tre sport a due a due a seconda della stagione (corsa e nuoto in inverno, nuoto e bicicletta in estate); di aggiungere alcuni sport o di sostituirne altri: l'obbiettivo è quello di mantenere una forma fisica il più possibile costante nel corso dell'anno, tramite un allenamento di resistenza che solleciti il sistema cardiovascolare con una sufficiente intensità e per un sufficiente numero di ore settimanali.
L'obbiettivo è quello di mantenere tutto l'anno una forma fisica sufficiente per superare il fit-test.
In questo articolo scopriremo i vantaggi di una strategia multisport, come avvicinarsi correttamente ad essa e come praticarla per ottenere i massimi benefici.
Molti sportivi ritengono l'infortunio un "normale" imprevisto per chi fa sport. Io non sono assolutamente d'accordo. Se pratico sport per stare bene, e mi faccio del male, ho fatto un grave errore da non ripetere nel modo più assoluto, altro che "normale" incidente di percorso!
Affinché ci siano reali benefici per la salute bisogna praticare uno sport fit per almeno 5 ore la settimana. La pratica di un solo sport sollecita sempre le stesse articolazioni, che alla lunga possono andare in sofferenza. Esistono persone nate per correre, nuotare o pedalare che possono praticare tutti i giorni per diverse ore senza infortunarsi, ma sono la minoranza. Ognuno di noi ha dei punti deboli che la pratica di un solo sport può far venire allo scoperto, costringendoci a stop forzati e alla lunga, all'abbandono della pratica sportiva.
La corsa è un esempio di sport ad altissimo rischio di infortuni: chi inizia a correre non conosce la propria distanza critica, se questa è bassa, il soggetto si troverà prima o poi nell'inferno degli infortuni continui.
La stragrande maggioranza degli infortuni è causata da un sovraccarico, da un carico applicato a una struttura articolare che non ha ancora recuperato dall'allenamento precedente. Praticare sport diversi significa allungare i tempi di recupero tra un allenamento e l'altro, dando tempo alle articolazioni di recuperare al 100%, facendo così crollare la probabilità di infortunio.
La carriera di uno sportivo troppo spesso si limita solo a qualche anno di attività, poi la motivazione viene meno e si abbandona. Questo accade perché le motivazioni più forti che spingono a iniziare prima e ad approfondire poi la pratica dello sport sono il miglioramento della forma fisica e delle prestazioni. Quando queste vengono meno (perché si raggiunge l'obbiettivo), lasciano un vuoto incolmabile che ci costringe ad abbandonare.
Una strategia multisport è in grado di prolungare moltissimo questo periodo di tempo, poiché il tempo necessario a raggiungere i nostri limiti aumenta esponenzialmente, soprattutto in uno sport tecnico come il nuoto.
Inoltre, la socializzazione viene moltiplicata poiché possiamo frequentare diversi gruppi sportivi condividendo con ognuno la passione per uno sport diverso.
Anche il fattore noia viene sconfitto dal fatto che la pratica di ogni sport è limitata al massimo a 3 allenamenti settimanali: se ogni settimana faccio 2 sedute in piscina, 1 in bici e 1 di corsa, difficilmente mi annoierò se amo praticare tutti e tre gli sport. Anche se amo tantissimo correre, alla lunga 4 allenamenti la settimana possono diventare pesanti quando la motivazione scende anche solo di poco.
Il modello estetico del triatleta è molto più interessante di quello che offrono gli sport singoli. Ogni soggetto predilige un modello estetico consono all'immagine che egli ha dell'efficienza fisica: un runner prediligerà un fisico da runner, che esprima la massima efficienza nel gesto atletico che egli ama ed è solito fare, un nuotatore riterrà il corpo del runner troppo magro, troppo debole per essere efficiente in acqua. Valutando i modelli estetici dei singoli sport con occhio distaccato, è chiaro che tutti presentano degli squilibri: al runner e al ciclista manca la forza nella parte superiore del corpo, al nuotatore manca la definizione muscolare. Un triatleta è l'immagine della forza, della salute, dell'equilibrio.
Quando un triatleta che si allena regolarmente e si mantiene in forma entra in piscina, lo riconosco immediatamente: muscoli ben sviluppati, ma non da "palestrato", sviluppo muscolare uniforme, addominali scolpiti. E lo stesso vale per le donne che si dedicano con costanza e dedizione al trifitness, che purtroppo sono molto poche: spalle larghe, gran portamento, massa grassa "ideale", grasso localizzato ridotto al minimo. È incredibile come il nuoto, la corsa e la bici scolpiscano il fisico dell'uomo e della donna in modo così perfetto. Se ami il tuo corpo ed sei alla ricerca del massimo potenziale estetico, il TriFitness è lo sport che fa per te.
L'alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella crescita e nel recupero muscolare, due aspetti essenziali per chi pratica attività fisica regolarmente.
Il ciclismo è uno sport meraviglioso, ma una buona alimentazione è fondamentale per cogliere tutti i benefici.
Fare sport per la salute, la bellezza, il divertimento e il benessere.
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