Lo sci, come qualsiasi altra attività svolta dall'uomo, comporta rischi e responsabilità di carattere civile e penale.
Questo significa che se un soggetto arreca danno a cose e/o persone mentre scia, ne risponde personalmente in sede civile e/o penale qualora sia accertata la sua responsabilità.
Le piste da sci sono impianti sportivi e quindi andrebbero considerati come tali. Per capire meglio il concetto, una pista da sci dovrebbe essere considerata alla stregua di una pista di motocross, dove tutti sono lì per fare sport, e non per farsi un giretto in moto in relax. In un crossodromo il livello tecnico dei crossisti è molto differente, tuttavia le regole di comportamento sono omogenee e rispettate da tutti. In un crossodromo nessuno si lamenta del fatto di essere "sverniciato" a velocità doppia da uno più bravo di lui che lo sorpassa a 20 cm di distanza... Invece in una pista da sci capita spesso di essere redarguiti perché si scende ad alta velocità o si passa troppo vicini a una persona ferma in mezzo alla pista.
Se i frequentatori delle piste fossero tutti sciatori sportivi, non ci sarebbero problemi: le piste da sci verrebbero considerate come impianti sportivi e le regole di comportamento sarebbero adatte alla convivenza pacifica degli sciatori sportivi.
Purtroppo sulle piste convivono sciatorie sportivi e ricreativi (con una netta prevalenza di questi ultimi) e da qui nascono pericoli e diverbi... Che possono essere risolti se entrambe le categorie di sciatori tengono conto dell'esistenza degli altri, e ne rispettano i bisogni.
Le piste da sci non sono strade, ma impianti sportivi.
Dunque, non esiste un limite di velocità e le regole di comportamento sono dettate essenzialmente da norme di buon costume e di rispetto reciproco.
La FIS (Federazione internazionale sport invernali) ha redatto delle norme semplici, che tutti dovrebbero seguire per evitare gli incidenti.
Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo né provocare danni ad altre persone.
Lo sciatore deve avere sempre l'attrezzo sotto controllo. Deve quindi adattare la velocità e il modo di sciare in base alle proprie capacità e alle condizione climatica della pista e della neve nonché del traffico.
È compito dello sciatore che sopraggiunge da monte scegliere una direzione tale che non comporti pericolo di collisione con lo sciatore a valle.
Il sorpasso può essere effettuato tanto a monte quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato, volontarie o involontarie che siano.
Lo sciatore che si immette su una pista o attraversa un terreno di esercitazione deve assicurarsi di poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri.
a meno che non sia strettamente necessario, sarebbe opportuno evitare di fermarsi in punti stretti e dove c'è poca visibilità. Se ci si dovesse imbattere in una caduta, lo sciatore ha il dovere di sgomberare la pista al più presto possibile.
Quando si sale e si scende a piedi lungo le piste a piedi bisogna farlo restando sui margini di essa.
Tutti gli sciatori devono rispettare la segnaletica delle piste.
In caso di incidente tutti devono prestare soccorso ai coinvolti.
Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne è testimone è tenuto a dare le proprie generalità.
Se vi capita di imbattervi in una squadra di agonisti che si allena “fuori dai pali”, cioè sulle normali piste, noterete regole di comportamento rigide e piuttosto diverse da quelle che in genere vengono adottate dagli sciatori ricreativi.
Lo sciatore sportivo affronta un tratto di pista e decide che tipo di curve effettuare: in base al tipo di sciata, deciderà di occupare una porzione di pista (in larghezza).
Le norme di comportamento "sportive" prevedono che dal momento in cui parte, lo sciatore ha il diritto esclusivo ad occupare il tratto di pista di fronte a lui, per una larghezza che dipende dal tipo di sciata (curve strette-> larghezza limitata; curve larghe-> larghezza media o ampia) e una lunghezza che dipende dalla velocità (per esempio 30 metri per curve strette fatte a velocità bassa, 50 metri per curve larghe a velocità più sostenuta).
Lo sciatore a valle, prima di partire deve accertarsi di non violare questo spazio, perché questo significa mettere a rischio la propria e l'altrui sicurezza. D'altro canto lo sciatore sportivo deve accertarsi che occuperà solo la fascia di pista che ha deciso di occupare e che ha controllato essere libera. Lo sciatore sportivo ha una sciata molto prevedibile ed è più facile stargli alla larga.
Lo sciatore ricreativo ha una sciata rilassata e spensierata: anche se è lento, le sue traiettorie sono imprevedibili. Molto spesso non si cura di chi proviene da dietro e non rispetta lo spazio “vitale” dello sciatore sportivo perché suppone che tutti si comportino come lui e che la pista sia un giardinetto dove la gente passeggia, non un impianto sportivo dove la gente corre e dove lui può essere di intralcio se non si preoccupa di chi arriva da dietro.
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