Elenco produttori dell'Abruzzo
L’Abruzzo enologico è una realtà in grande crescita, che suscita un sempre maggiore interesse da parte della critica e del mercato.
Il territorio dell'Abruzzo è naturalmente predisposto alla vitivinicoltura, collocato tra il mare Adriatico e i massicci del Gran Sasso d'Italia e della Majella, nell’ambito dei quali si snodano tre Parchi Nazionali e più di dieci tra riserve nazionali e regionali. Questi imponenti massicci, siti a breve distanza dal mare, generano forti escursioni termiche tra giorno e notte che, associate ad una buona ventilazione, garantiscono alla vite un microclima ideale per vegetare e produrre uve di grande qualità.
Il punto di forza della viticoltura dell'Abruzzo è senz'altro il Montepulciano, considerato da diversi anni uno tra i grandi vitigni a bacca rossa d’Italia. Si hanno notizie certe sulla sua presenza in Abruzzo sin dalla metà del ‘700 ed oggi esso rappresenta più della metà della vite coltivata in Abruzzo.
Il vitigno bianco più rappresentato è il Trebbiano d’Abruzzo, che dà origine all'omonima DOC.
La vitivinicoltura abruzzese si sviluppa su 36 mila ettari di superficie vitata per una produzione annua di 3,8 milioni di ettolitri; la produzione di vini a denominazione di origine raggiunge il milione di ettolitri, oltre 800 mila dei quali sono di Montepulciano d’Abruzzo, 192 mila di Trebbiano d’Abruzzo e 4 mila ciascuno per la DOC Controguerra e per il Montepulciano d’Abruzzo "Colline Teramane" che dalla vendemmia 2003 può fregiarsi della DOCG. I mercati di riferimento per i vini abruzzesi, oltre a quello nazionale, sono: Germania (23%), Stati Uniti (20%), Canada (10%).
In forte crescita risultano essere il mercato inglese e quello dei Paesi del Nord Europa come Svezia, Danimarca, Norvegia, in virtù del buon rapporto qualità/prezzo dei nostri prodotti.
Controguerra DOC
D.M. 20/08/96 (G.U. n. 201 del 28/08/96)
Nell’intero territorio amministrativo dei comuni di Controguerra (da cui il nome), Torano Nuovo, Ancarano, Corropoli e Colonnella, in provincia di Teramo, in vigneti collinari situati ad un’altitudine non superiore ai 440 metri s.l.m., si raccolgono le uve da cui si ottiene questo vino.
Montepulciano d'Abruzzo DOC
D.M. 24/05/68 (G.U. n. 178 del 15/07/68)
Introdotto in Abruzzo agli inizi del XIX secolo, il vitigno Montepulciano si è diffuso rapidamente in tutta la regione tanto da essere utilizzato per la produzione dell’omonimo vino nei territori di tutte e quattro le province: L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo.
Trebbiano d'Abruzzo DOC
D.M. 28/06/72 (G.U. n. 221 del 25/08/72)
Questo vino viene prodotto nelle quattro province abruzzesi (L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo). È particolarmente apprezzato quello le cui uve provengono dalla parte collinare al di sotto di una certa altitudine e dai terreni che scendono verso il mare. Ottenuto dalle uve di Trebbiano d’Abruzzo (Bombino bianco) e/o Trebbiano toscano con l’eventuale aggiunta di altre uve della zona (massimo 15%); ha un colore paglierino; odore vinoso gradevole, delicatamente profumato; sapore asciutto, sapido, vellutato, armonico. Gradazione minima: 11°. Uso: da pasto.
Alto Tirino IGT D.M. 18/11/95 (G.U. n. 238 del 04/12/95)
Colli Aprutini IGT D.M. 18/11/95 (G.U. n. 238 del 04/12/95)
Colli del Sangro IGT D.M. 18/11/95 (G.U. n. 238 del 04/12/95)
Colline Frentane IGT D.M. 18/11/95 (G.U. n. 238 del 04/12/95)
Colline Pescaresi IGT D.M. 18/11/95 (G.U. n. 238 del 04/12/95)
Colline Teatine IGT D.M. 18/11/95 (G.U. n. 238 del 04/12/95)
Del Vastese o Histonium IGT D.M. 18/11/95 (G.U. n. 238 del 04/12/95)
Terre di Chieti IGT D.M. 18/11/95 (G.U. n. 238 del 04/12/95)
Valle Peligna IGT D.M. 18/11/95 (G.U. n. 238 del 04/12/95)
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