Un viaggio on the road nella cucina siciliana

Si sa, la cucina italiana è tra le più apprezzate ed imitate al mondo. Vini, formaggi, salumi ogni anno attirano migliaia di turisti che vengono nel nostro bel Paese per gustarli. Ogni regione vanta specialità che concorrono a creare un patrimonio culinario di primo ordine.

Tra queste spicca sicuramente la cucina siciliana, fatta soprattutto di ingredienti che arrivano dalla terra. Il suo piatto più conosciuto? Sicuramente il classico arancino, il tipico street food siciliano. La particolarità della cucina siciliana sta soprattutto nella commistione di culture che hanno contribuito a creare dei piatti davvero unici; un esempio lampante è il cous cous, che dal Maghreb è arrivato in Sicilia, diventandone un piatto tipico nella provincia di Trapani.

E allora andiamo alla scoperta della cucina siciliana, dei suoi sapori e odori fatti di agrumi, terra e mare.

Come viaggiare in Sicilia on the road

La Sicilia si trova in una posizione strategica; sta lì, in mezzo al Mediteraneo, godendo del clima mite e della brezza che arriva dal mare. Una volta giunti in questa meravigliosa isola, non è difficile raggiungere ogni suo angolo: da Catania a Palermo, grazie all’autostrada A19 ci sono circa due ore e mezza, quindi organizzare un tour gastronomico non risulta difficile. Per tale scopo la cosa migliore da fare è affittare un auto all'arrivo in aeroporto. Una volta atterrati, è possibile avvalersi di un servizio di auto a noleggio, come Discover Cars per affittare l’auto più adatta alle proprie esigenze come un veicolo elettrico e consultare gli itinerari proposti dal sito, partendo alla scoperta delle prelibatezze dell’isola. Un viaggio on the road, nel rispetto della natura e con la possibilità di soddisfare tutti i palati!

I piatti tipici

Uno dei piatti da gustare è sicuramente la pasta alla Norma. Salsa di pomodoro, melanzane fritte e ricotta salata, ingredienti semplici che, combinati insieme, creano un mix di sapori davvero unico. Questo piatto fu chiamato così dal commediografo siciliano Nino Martoglio che, assaggiandola, per esaltare la bontà la chiamò proprio Norma, riferendosi all’opera di Vincenzo Bellini.

Da Catania ci spostiamo a Trapani e qui non possiamo fare a meno di notare l’influenza araba. Qui uno dei piatti tipici è proprio il cous cous che viene preparato con i diversi ingredienti che arrivano direttamente dal territorio; verdure, carne e pesce per accontentare tutti i palati.

E da Trapani andiamo nell’entroterra siciliano, più precisamente nella provincia di Caltanissetta, dove si prepara la ‘npanata, una focaccia ripiena di cavolfiore, salsiccia e tuma: una bontà per i più golosi. Ed, infine, come non parlare della portata principale: l’arancino. O meglio, l’arancino per la provincia di Catania, l’arancina per la provincia di Palermo. Questo piatto ha sicuramente una radice comune ma si è evoluto diversamente nelle due province. A Palermo l’arancina ha una forma sferica con un ripieno fatto di tritato di carne; a Catania, l’arancino ha una forma conica, con un ripieno fatto di pezzettoni di carne. Inoltre, l’arancino Catanese ha un passaggio in più, ovvero, la pastellatura, che rende più croccante la panatura.

A nostro modesto parere, nonostante gli ingredienti siano quasi uguali si tratta di due piatti diversi e per questo ognuno va chiamato con il proprio nome. Sta poi al nostro palato decidere quale sia il più buono!

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