La salsiccia rossa di Castelpoto è un piccolo insaccato ottenuto da tagli nobili del suino e aromatizzato al peperoncino tipico del comune omonimo, Castelpoto, in provincia di Benevento, in Campania.
Ogni famiglia di questa zona del Sannio, del parco naturale del Monte Taburno, particolarmente vocata all'allevamento dei suini fin dall'epoca romana, produceva le salsicce rosse in casa, e questa tradizione sopravvive ancora oggi, ma esistono anche dei piccoli produttori artigianali di salsiccia rossa di Castelpoto, dal 2007 riuniti sotto un Consorzio di Tutela e recentemente anche sotto il presidio slow food, che assicurano una produzione naturale, locale e tradizionale della salsiccia rossa basata sull'allevamento allo stato semibrado dei suini di razze autoctone, sulla loro alimentazione naturale e priva di ogm e sulla tracciabilità di tutta la filiera.
La salsiccia rossa di Castelpoto si ottiene selezionando carni suine di prima qualità del prosciutto e della spalla e macinandole in modo grossolano. A queste parti magre si aggiunge il grasso della pancetta anch'esso tritato in maniera grossolana. A questo punto si unisce l'ingrediente che dà il nome all'insaccato, la polvere di peperoncini rossi, chiamati localmente "papauli", che conferisce un colore rosso-aranciato a tutto l'impasto, più aglio, pepe nero, sale e finocchio selvatico. L'impasto viene massaggiato e fatto riposare, poi insaccato in budelli naturali a formare collane di piccole salsicce del peso di 100-140 gammi l'una. La stagionatura dura dai 20 ai 50 giorni. Una volta pronta, la salsicia rossa di Castelpoto può essere consumata cruda a fette spesse con del pane, prefeibilmente con il "cunzat", il pane locale, oppure cotta alla brace o usata per fare il sugo per la pasta.
L'aceto balsamico di Modena di Acetaia Leonardi nella cucina moderna: idee e ricette innovative
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
Pezzente e pezzente della montagna materana
Salame rosa di Bologna: un salume antico
Salsiccia fresca e salsiccia secca
Soppressata di Gioi, piccolo salame lardellato presidio slow food
CORSA O PALESTRA PER DIMAGRIRE?
BRUCIA 500 kcal in 30 MINUTI? BALLE!
Qualità delle proteine
Grana Padano o Parmigiano-Reggiano?