Il gatto anziano è il compagno di vita di molte persone, grazie alla qualità della vita che un felino può avere oggi. La possibilità di vivere in casa, di avere sempre da mangiare e soprattutto di evitare le malattie infettive grazie alla castrazione o sterilizzazione mettono il gatto in una condizione così positiva che riesce a vivere anche molto a lungo, sicuramente tre-quattro volte di più rispetto a quanto riuscirebbe a fare in natura.
Un gatto diventa anziano quando raggiunge 9-10 anni, ma non è raro trovare gatti che hanno un'età di 16-17 anni o anche di più; il gatto che detiene oggi il record di longevità ha vissuto per 34 anni, che sarebbe come se un uomo vivesse fino a 180 anni circa. Un gatto del genere ha passato da gatto anziano i tre quarti della sua vita.
Purtroppo, come accade nell'uomo accudire un gatto anziano è più difficile rispetto ad un gatto giovane; i problemi alle articolazioni che lo spingono a muoversi poco, i problemi metabolici e i problemi digestivi lo portano a sviluppare più malattie rispetto agli anni in cui è più giovane. Essenziale quando il gatto diventa anziano è cambiare alimentazione, proprio per evitare l'insorgere di questi problemi, e di solito le scelte dei proprietari sono tre: passare all'alimentazione secca per gatti anziani, passare dal secco all'umido (che si digerisce meglio) o passare alla dieta casalinga.
In questo articolo prenderemo in considerazione solo la dieta casalinga del gatto anziano. Ci siamo già occupati della dieta del gatto adulto, e qui faremo qualcosa di simile ponendo però l'accento sulle problematiche dell'età avanzata del gatto. La nostra base, però, sarà sempre l'articolo sulla formulazione della dieta casalinga del gatto, in cui sono spiegati nel dettaglio i calcoli che andremo a fare qui di seguito, per cui se non lo aveste letto vi consigliamo di farlo prima di procedere con quello che abbiamo scritto qui sotto.
Noi andremo a formulare una dieta di esempio per un gatto anziano che, però, non ha essenzialmente alcun problema di salute. Potete usarla adattando i valori del vostro gatto, ma vi consigliamo di formulare almeno tre diverse diete, con ingredienti diversi, da alternare giorno per giorno evitando così le carenze di sostanze nutritive. E prima di utilizzarle vi consigliamo anche una visita veterinaria, in cui il medico stabilità che il gatto effettivamente non ha problemi metabolici (chiedete le analisi del sangue!); nel mentre mostrategli anche le diete che avete formulato, così da essere sicuri di non aver commesso errori grossolani.
Se il gatto dovesse avere problemi metabolici come l'insufficienza renale, problemi epatici oppure il diabete o l'obesità, vi sconsigliamo di proseguire con la dieta casalinga, perché in questo caso servono attenzioni maggiori ed è imprescindibile il controllo veterinario.
Se, invece, il gatto è anziano ma non ha particolari problemi potete proseguire con la formulazione.
Iniziamo con il calcolo dei fabbisogni per il gatto anziano, che è leggermente diverso da quello generale che abbiamo visto nell'articolo sulla formulazione, per cui facciamo attenzione alle differenze.
Prendiamo in considerazione un gatto standard, che pesa 3 chili, ha 13 anni e che non fa particolare attività (come tutti i gatti anziani), tenendo presente il buono stato di salute.
Calcolati quindi i fabbisogni principali, passiamo alla formulazione della dieta del gatto.
Iniziamo, come di consueto, dalla carne e quindi dalla copertura di almeno il 70% dei fabbisogni proteici. Importante, specie in questa fase della vita, è anche il pesce, e visto che dobbiamo formulare più di una dieta, da alternare, cerchiamo di dare un giorno carne e un giorno pesce; il pesce è buono sempre per gli acidi grassi antinfiammatori, quindi per il benessere delle articolazioni. Non diamo però sempre pesce per l'elevato contenuto in minerali che potrebbe portare problemi ai reni. In questo razionamento prenderemo in considerazione proprio il pesce.
Ho scelto il branzino (o spigola), un pesce che nella variante di allevamento costa relativamente poco, e si trova anche già in filetti, ma naturalmente posso sostituirlo anche con altro pesce. 100 grammi di branzino di allevamento contengono 150 Kcal di energia e 22 grammi di proteine. Visto che il gatto deve mangiarne 16 grammi, e io sto coprendo i due terzi dei fabbisogni, devo ottenere circa 11 grammi di proteine: dimezzando la dose, ovvero dando al gatto 50 grammi di branzino, copro 11 grammi di proteine e 75 Kcal di energia.
A questo punto vado ad aggiungere un secondo alimento, che deve coprire parte dell'energia e la rimanente quota proteica, per fornire al gatto tutto ciò di cui ha bisogno. Scelgo un formaggio pecorino, non troppo stagionato per i problemi digestivi, che fornisce per 100 grammi 25 grammi di proteine e 400 Kcal. Ne do 20 grammi, così da coprire tutto il fabbisogno proteico (11 grammi del pesce + 5 grammi del formaggio) e 80 Kcal, che aggiunte alle 75 precedenti sono 155 Kcal.
Mancano quindi circa 40 Kcal, che è importante fornire con olio vegetale: l'olio di mais fornisce 900 Kcal per 100 grammi (si, è molto calorico), per cui ne bastano 5 grammi per fornire 45 Kcal al gatto. 5 grammi di olio sono un cucchiaino da tè, che potremo spargere sugli altri alimenti, ed avremo soddisfatto i suoi fabbisogni.
Ma non abbiamo ancora finito: manca la fibra, un alimento vegetale che aiuti la regolarità del suo intestino. La fibra si calcola sul 5% del peso dell'alimento ingerito, e finora abbiamo dato 50 grammi di pesce, 20 di formaggio e 5 di olio, per un totale di 75 grammi in tutto il giorno. Ho quindi bisogno di 3,75 grammi di fibra, che posso coprire con la maggior parte dei vegetali. Scelgo ad esempio il finocchio, che peraltro stimola la funzionalità renale e intestinale, che ha calorie praticamente zero e circa il 4% di fibra per 100 grammi. Lo do in una forma apprezzabile dal gatto (ad esempio lesso) e lo mescolo con tutto il resto in modo che lo mangi. In questo modo avrà soddisfatto tutti i fabbisogni del gatto anziano.
Le altre razioni che andrete a formulare per gli altri giorni seguiranno la falsa riga di questa, con una serie di consigli utili che trovate di seguito, che vi aiuteranno a scegliere gli alimenti migliori vista la sua età.
La prima regola, che non vale solo per il gatto anziano ma per tutti i gatti, è quella di evitare gli alimenti pericolosi per il gatto, per ovvi motivi.
La seconda, in generale, è quella di scegliere dei metodi di cottura che rendano facile la digestione dei cibi che forniamo. Alcuni alimenti, come le carote, si possono dare anche crudi, purché grattati così che sia più semplice attaccarli per gli enzimi digestivi, mentre la carne e il pesce devono essere preferibilmente cotti e spezzati in piccole parti, sempre per renderli più digeribili.
Le proteine dovrebbero avere un'alta digeribilità. In generale quelle della carne e del pesce sono abbastanza digeribili, ma quelle dei latticini e soprattutto dell'uovo lo sono di più, per cui si tratta di un alimento da inserire in alcune formulazioni casalinghe.
Avete notato che non abbiamo parlato di minerali: gli alimenti di origine animale (carne, pesce, latte uova) e i vegetali che mettiamo nella dieta riescono senza problemi a coprire i fabbisogni del gatto. Quello a cui bisogna fare attenzione, magari, è lo scegliere alimenti poveri di fosforo, e la lista in base al contenuto si può vedere qui: il fosforo tende ad accelerare l'insorgenza dell'insufficienza renale, una patologia alla quale il gatto è sempre un po' sottoposto. Per questo motivo, a parità di nutrienti meglio scegliere gli alimenti più in basso che compaiono nella lista, evitando quelli che sono più in alto (in particolare il pane): salvaguarderemo in questo modo anche la funzionalità renale, oltre che quella intestinale, del gatto di una certa età.
Infine, se notate che il gatto non mangia i vegetali, che obiettivamente sono tanti rispetto al resto, potete diminuirli (non toglierli del tutto, però) offrendo al gatto la possibilità di uscire in giardino o sul terrazzo a mangiare un po' di erba, anche coltivata in vaso. L'erba ha una quantità di fibra molto alta, e il gatto sa da solo quanta assumerne per il benessere del suo intestino (lo sente): l'importante è che, da proprietari, diamo la possibilità di raggiungerla, senza che venga mai a mancare, perché la costipazione intestinale, in un gatto anziano, è una situazione difficile da risolvere rispetto al gatto più giovane.
L'alimentazione del gatto anziano è una questione delicata, e il cibo deve essere di ottima qualità: ecco come formulare una dieta casalinga.
Scopriamo quali sono i passaggi per la formulazione della dieta casalinga per un gatto adulto, evitando i mangimi industriali.
Cosa fornire da mangiare e a cosa prestare attenzione nell'alimentazione della gallina domestica e dei colombi o piccioni.
L'alimentazione dei pesci d'acquario è una cosa spesso poco considerata i cui errori possono portare anche alla morte dei pesci.
Quali sono le basi e come si formula l'alimentazione migliore per i pappagalli, i canarini e gli altri piccoli uccelli da compagnia.
Qual è l'alimentazione del cane con dermatite migliore per risolvere velocemente la patologia?
Come nutrire un gattino con il latte artificiale fatto in casa, per supportarlo nella fase più delicata della sua vita.
L'obesità è una delle situazioni che mettono maggiormente in pericolo la vita di un gatto. È quindi importante conoscerla e curarla, senza però rischiare di fare danni ulteriori.
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
Come formulare la dieta casalinga per un gatto adulto
Come nutrire un gattino rimasto orfano
Dieta casalinga per il gatto anziano: ecco come formularla
Dieta per gatto obeso: come far dimagrire un gatto grasso
Gli alimenti pericolosi per il gatto
L'alimentazione corretta per il gatto malato
L'apparato digerente del gatto
L'alimentazione casalinga del gatto: come calcolare i fabbisogni
CORSA O PALESTRA PER DIMAGRIRE?
BRUCIA 500 kcal in 30 MINUTI? BALLE!
Qualità delle proteine
Grana Padano o Parmigiano-Reggiano?