L'alimentazione del gatto è una delle caratteristiche a cui i proprietari fanno maggiormente attenzione, quando si parla della salute del gatto. Sappiamo ormai che un'alimentazione sana, negli animali come nell'uomo, è molto importante, e il gatto è un animale che si presta molto bene ad essere nutrito con l'alimentazione casalinga, principalmente perché è piccolo, e si possono tranquillamente acquistare alimenti umani per fornirglieli.
Tuttavia, bilanciare una dieta per un gatto non è cosa affatto facile. Certo, potremmo dire, in passato il gatto mangiava i topi e sopravviveva: è vero, come è vero che sopravviveva per quattro o cinque anni e poi moriva, per cause varie, mentre oggi la vita media di un gatto raggiunge i 15 anni, per cui molti gatti riescono anche a superare questa soglia. E questo, spesso, è proprio merito dell'alimentazione casalinga e naturale del gatto.
Abbiamo già parlato del calcolo dei fabbisogni nell'alimentazione casalinga del gatto, in un articolo che, se volete cimentarvi nella formulazione di una dieta, dovete tenere a portata di mano, e comunque leggere prima di proseguire con la lettura di questa pagina. Perché qui andremo a formulare un esempio di dieta casalinga per un gatto, adulto e in buona salute (perché per i cuccioli e per i gatti malati le cose cambiano). Da notare quindi prima di cominciare che:
Detto questo, proseguiamo con la formulazione di una dieta.
Il gatto che prendiamo in considerazione è un gatto adulto, maschio, sano, intero che fa un'attività fisica regolare, per cui vive in casa ma ha anche la possibilità di uscire e girare per conto proprio. Se fosse stato castrato, molto sedentario (magari perché il proprietario non lo fa uscire di casa) o femmina i fabbisogni sarebbero diminuiti. Il gatto pesa 4 chili.
Iniziamo con il calcolo dei fabbisogni del nostro gatto, che possiamo vedere spiegato nel dettaglio nell'altro articolo; per questo, qui andremo molto velocemente.
Calcolati così i fabbisogni, andiamo a coprirli con i vari alimenti.
Il primo fabbisogno che si cerca di coprire, essendo importante la carne nell'alimentazione del gatto perché si tratta di un carnivoro stretto, è il fabbisogno proteico: si cerca di dare un alimento che copra almeno il 70% delle proteine necessarie, quindi all'incirca 16 grammi di proteine. Le copriamo con la carne di manzo di cui sappiamo, dalla tabella nutrizionale, che (da cruda) contiene il 20% di proteine, quindi 20 g ogni 100 g di carne (se la cuociamo, il conto si fa sempre da cruda perché in cottura si perde acqua, non proteine). Per coprire 16 grammi di proteine avrò bisogno di 80 grammi di carne. 80 grammi di carne forniscono anche 160 Kcal, la metà del fabbisogno giornaliero energetico del gatto.
Dobbiamo ancora coprire parte delle proteine e delle calorie: per farlo possiamo scegliere qualche altro prodotto di origine animale come formaggio, uova o pesce. Scegliamo il formaggio, in questa formulazione, un formaggio fresco spalmabile. Dalla tabella nutrizionale scopro che in 100 grammi di formaggio ci sono 6 grammi di proteine: con 120 grammi avrò dato 7 grammi di proteine, completando così il suo fabbisogno. Le calorie del formaggio spalmabile sono però 280 per 100 grammi, per cui circa 300 per 120 grammi: troppe, se sommate alle 160 della carne, per cui il gatto ingrasserebbe. Cambiamo, quindi, e scegliamo la ricotta, più magra. Con 100 grammi riusciamo a soddisfare il fabbisogno proteico, perché ha 8 grammi di proteine per 100 grammi, mentre le calorie sono 146: in totale, quindi, sforiamo di un grammo di proteine (accettabile) e mancano 10 kcal (accettabile). Abbiamo, insomma, coperto i fabbisogni proteici ed energetici del gatto. Come abbiamo visto, non sempre si riesce al primo tentativo.
Mettiamo adesso un po' di fibra: in totale abbiamo fornito 80 grammi di carne e 100 grammi di ricotta, quindi 180 grammi. La fibra deve essere il 5% del peso dell'alimento, per cui dobbiamo fornire 9 grammi di fibra. Scegliamo un alimento come i fagiolini verdi: in 100 grammi di fagiolini ci sono circa 4 grammi di fibra, per cui ne servirebbero 150 grammi per coprire i fabbisogni. Noi, però, ne mettiamo circa la metà: questo perché il gatto ha la possibilità di uscire di casa, e girando può assumere da solo, con l'erba, la fibra che gli manca per il suo benessere. Non sarebbe così se il gatto rimanesse sempre in casa.
La nostra razione per questo gatto, quindi, sarà la seguente:
Da notare che questa razione è giornaliera, per cui se somministrata in due pasti al giorno devo dividere tutte le dosi a metà. E da notare anche che, come abbiamo detto prima, è importante differenziare gli alimenti: sostituendo il pesce con la ricotta otterremo ad esempio più vitamine, mentre con la ricotta il gatto assumeva molto calcio; sostituendo i fagiolini con altre verdure, assumerà vitamine e minerali diversi. In alcuni giorni potremo anche fornire un alimento energetico ma contenente anche la fibra, come il pane integrale, che sostituirà quindi la ricotta e, in parte, i fagiolini in questo caso.
E' possibile fare questo perché le sostanze essenziali, sia dal punto di vista proteico che energetico, per il gatto vengono date dalla carne, che deve variare ma mai mancare nella sua alimentazione.
Ma vediamo meglio come si possono scegliere i singoli ingredienti, con che criterio e tra quali scelte possiamo variare per formulare, utilizzando lo stesso schema, un'alimentazione sempre equilibrata per il nostro gatto.
Fermo restando che la carne è essenziale nell'alimentazione del gatto, che è incapace di sintetizzare l'amminoacido taurina che si trova, appunto, nelle carni, in alcune razioni la carne si può sostituire con il pesce, se vogliamo, anche se non sempre, per il rischio di accumulo di un enzima, presente nel pesce, che limita l'assorbimento di vitamina B12.
Tra le tipologie di carne che si possono scegliere ci sono tutte, dal bovino al suino, al pollo e al coniglio (attenzione alle ossa, in questo caso!), alle frattaglie; tendenzialmente scegliamo carni più grasse o ricche di connettivo (carne da lesso) perché il gatto è in grado di digerire anche quelle proteine, mentre una carne grassa consente l'assorbimento delle vitamine liposolubili, che altrimenti sarebbero difficili da far assumere al gatto.
Il secondo alimento è un alimento che scegliamo come "riempimento" per finire di soddisfare i fabbisogni proteici e coprire anche quelli energetici. Può essere più o meno qualsiasi cosa (purché sia energetico), come abbiamo visto per i latticini; possono essere uova, o pesce (anche in abbinamento alla carne) ma anche volendo patate, che sono energetiche, oppure pane, che sono di origine vegetale. In linea di massima, per un gatto sono sempre migliori i prodotti di origine animale, ma per variare possiamo inserire, ad esempio in un totale di tre razionamenti diversi, alimenti di origine animale in due su tre e di origine vegetale nell'altro.
Se consideriamo che le razioni si fanno all'inizio e poi si ruotano, garantiremo sempre un'alimentazione equilibrata al gatto.
Da notare che l'alimento energetico non deve essere necessariamente uno, possiamo metterne anche due, adeguando le dosi (ad esempio, si può aggiungere dell'olio vegetale). Soprattutto, un solo alimento serve a semplificare la preparazione del pasto, che andrà fatta ogni giorno.
L'ultimo alimento che prendiamo in considerazione è un alimento vegetale, che serve ad apportare la fibra e vitamine e sali minerali importanti. Non la vitamina C, che il gatto è in grado di sintetizzare per conto proprio, quindi non deve assumerla con l'alimentazione.
Facendo attenzione agli alimenti pericolosi per il gatto, anche qui la scelta è abbastanza varia: tutte le verdure a fusto, a foglia o a frutto sono indicate per l'alimentazione del gatto, mentre sono meno indicate quelle a bulbo e a tubero, che sono più energetiche. In ogni caso, variare da questo punto di vista è molto semplice, e variando spesso l'ortaggio assicureremo la copertura di tutti i fabbisogni del nostro amico a quattro zampe, nutrendolo in questo modo con un'alimentazione del tutto naturale.
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