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Parlano tanto di farine e miscugli particolari per questo o quel prodotto, ma in Italia non abbiamo già farine genuine e gustose tali da non richiedere farine estere (manitoba, ad es.) o miscugli inqualificabili? Non ho mai assaggiato pane più gustoso di quello fatto con la farina di grano duro ed altrettanto dicasi della pizza. Perchè anche in questo dobbiamo complicare le cose e continuare ad essere esterofili? La farina di grano duro non è superiore, ad esempio, alla Manitoba? Grazie!
Non è la prima volta che mi trovo a criticare la tendenza degli italiani a sopravvalutare il prodotto locale e a rifiutare il prodotto estero a priori. In questo modo non solo si perde l'occasione di godere di prodotti eccezionali, ma si rimane sostanzialmente ignoranti perché non venendo a contatto con gusti differenti il nostro palato non si abitua a valutare la qualità vera dei prodotti, perché troppo abituato a gusti standard del proprio territorio, e rimane così incapace di valutare oggettivamente i prodotti che esulano da questo standard. Se a questa considerazione aggiungiamo che spesso dietro a questo arroccarsi in posizioni conservatrici e protezionistiche verso il prodotto nazionale non c'è una vera cultura alimentare ma una sostanziale ignoranza di fondo, ne esce un quadro desolante di sottocultura alimentare.
Qualche esempio: mi parli di farina italiana come la migliore. Forse non sai che molta della pasta prodotta e consumata in Italia è fatta con frumento estero (perché in Italia non se ne produce abbastanza). Molto dell'olio extravergine consumato in Italia, quello prodotto dalle grandi aziende che fanno pubblicità in TV, per intenderci, è fatto con blend di oli spagnoli, greci, turchi e italiani. E così via. L'industria alimentare italiana è molto piccola se confrontata con quella di altri paesi comunitari e non... Ora, se uno mangia come una volta, solo prodotti locali, di stagione, comprati dal piccolo produttore, allora può dire di consumare solo prodotto italiano, ma se mi permetti di gente che vive così non ce n'è (tutti comprano almeno qualcosa al supermercato... E se tanto mi dà tanto, quel qualcosa è facile che venga prodotto da una multinazionale!).
Nello specifico, posso dirti che la farina per produrre pane contiene moltissimi additivi, anche quella per produrre pane che acquistiamo dal panettiere (ne cito alcuni: acido l-ascorbico, liposidasi, azodicarbonamide, potassio bromato, persolfati, cloro e cloro biossido, acetonperossidi, fosfato di calcio). Questi "miscugli inqualificabili", quindi, sono molto diffusi anche nei prodotti considerati "genuini": nulla di male, niente di tossico, ma per favore non parlatemi di genuinità!
Bisogna mettersi in testa che in qualunque parte del mondo si producono schifezze immonde e prodotti sublimi, non è vero che in Italia è tutto buono, il prodotto dell'industria alimentare italiana è qualitativamente molto simile a quello francese, tedesco, olandese o americano. Se parliamo di prodotti artigianali, allora il panorama cambia, ma anche qui esisono artigiani italiani che producono schifezze con oli e grassi raffinati o peggio idrogenati. Per esempio, mi parli di prodotti di grano duro, e non mi può non venire in mente il mio viaggio in Puglia dell'estate del 2006: non sai che fatica ho fatto per trovare forni che utilizzassero nel loro prodotti solo olio extravergine di oliva. La maggior parte usano oli di oliva raffinati oppure oli di sansa di oliva!
Per quanto riguarda la farina di grano duro, a me personalmente piace poco per produrre il pane, e comunque è tradizionalmente impiegata in Puglia per panificare, nel resto d'Italia no. La farina di grano duro non è indicata per preparare la pizza (forse quella pugliese, che chiamerei più focaccia che pizza), nè i dolci che si preparano con la Manitoba, che risulterebbero troppo tenaci a causa dell'eccessiva quantità di proteine della farina di grano duro, più adatta per la pasta. La farina di Manitoba è una farina che garantisce ottimi risultati per preparare alcuni dolci a lievitazione naturale, la pizza e anche il pane, sinceramente che venga dall'America mi importa molto poco, anche la farina per produrre la pasta Barilla viene in parte dall'estero. Pensi che la farina che compri al supermercato sia prodotta in Italia? Credo che le probabilità siano minime... Quindi, anche a te, invece di inveire contro i prodotti esteri, esci dall'orticello!
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