Ortoressia "nascosta"...

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Ciao, sono un'affezionata, vi seguo da due anni e sono appassionata di alimentazione e dieta in genere. In questi anni, seguita da un nutrizionista, sono arrivata ad un modello di dieta con la quale mi trovo molto bene, che è sostanzialmete una dieta ipocalorica basata sui concetti della zona. Volevo porre due domande che sorgono dall'analisi del vostro sito. La prima è relativa alle calorie negative: non ho approfondito l'argomento e mi baso solo sul vostro articolo, ma vorrei sapere se può essere corretto considerare gli alimenti di quella lista se non negativi almeno nulli, ossia mangiarli tranquillamente magari come spuntino per placare la fame senza conteggiare il loro valore calorico. La seconda è relativa alla dieta zona, che è da parte vostra criticata nell'articolo dedicatole, ma poi nella sezione diet to go scopro che predisponete anche pasti per i seguaci della zona. Troverei molto utile che tali ricette fossero anche inserite in una sezione apposita per poterne usufruire tutti.

 

 

Sono contento che ti trovi bene con la dieta impostata insieme al nutrizionista, anche se penso che tu possa ancora migliorare molto il tuo stile di vita alimentare. Infatti penso che ognuno debba essere il dietologo di sé stesso e con pochi, semplici strumenti questo è un obiettivo abbastanza semplice da realizzare. Un soggetto con un rapporto veramente equilibrato con il cibo dovrebbe poter decidere giorno per giorno, ora per ora quello che vuole mangiare, senza che nessuno gli abbia imposto nulla, solamente in base a un semplicissimo concetto basato sulla teoria del set point: ciò che sto per mangiare, mi farà assumere troppe calorie alla fine della giornata? Ragionando in questi termini è possibile mangiare veramente di tutto e senza patemi. Certo, è più difficile che seguire rigidi schemi, ma così facendo a lungo termine è difficile non cadere nell'ortoressia, oppure abbandonare ogni proposito perché le imposizioni sono troppe facendo diventare la vita un inferno.

 

 

La dieta a zona va benissimo per dimagrire ed è per questo che ho accettato la proposta di Enervit di proporre pasti in zona per i seguaci della dieta, sperando che prima o poi ne capiscano i limiti! La zona è uno dei tanti metodi che funzionano per dimagrire, ma non è problematica come dieta a lungo termine perché è decisamente ortoressica e si basa su presupposti scientifici sbagliati, e quello che mi chiedi lo dimostra. Il fatto che tu "tema" le calorie assunte con la verdura significa che hai una coscienza alimentare da perfezionare. Una porzione di verdura da 300 g (non poca, quindi) ha circa 50 kcal che possono essere trascurate in qualunque dieta. Se hai paura di 50 kcal, significa che sei troppo condizionata da fattori poco importanti come indice glicemico, equilibri ormonali e altre fantasie che la zona inculca nei suoi seguaci.

 

 

Prova a fare questo esperimento: prendi una delle mie ricette che hanno una ripartizione 50-30-20 con un errore di +-5%, e sostituiscile a parità di calorie alle tue ricette in zona. Scommetto quello che vuoi che la tua situazione non peggiorerà, anzi probabilmente migliorerà in barba a tutti i presupposti della zona che prevedono chissà quale catastrofe metabolica se assumi un grammo di carboidrati più del necessario.

Spesso ci si rifugia in queste teorie, ben sapendo che non sono scientifiche, perché non si ha il coraggio di affrontare il problema. Per esempio, molti soggetti vorrebbero avere un fisico da atleti ma non hanno la forza di praticare l'attività fisica necessaria per raggiungere il risultato. Cercano di risolvere il problema solo con la dieta, ma sono energie sprecate! Ma dato che qualcuno che promette miracoli c'è sempre, ci sarà sempre la speranza di farcela... Speranza vana.

Morale della favola: cerchiamo di scoprire il vero problema e risolviamo quello senza girarci intorno. L'equilibrio costruito su regole rigide... È un equilibrio precario.

 

 

 

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