Il Piemonte è una delle più prestigiose regioni vinicole dell'Italia, soprattutto per la produzione di grandi vini rossi, ma anche di celebri vini spumanti.
Il ruolo del Piemonte nello sviluppo della moderna enologia Italiana è stato fondamentale, poiché proprio in Piemonte ha avuto inizio la rivoluzione che ha riportato l'Italia ai vertici della produzione mondiale di vini di qualità.
Nomi come Barolo, Barbaresco, Nebbiolo e Barbera sono solamente alcuni esempi di vini e uve che evocano in ogni appassionato pensieri legati alla qualità e all'eccellenza enologica; per non parlare del Moscato Bianco, utilizzato per il celebre Asti, uno dei vini italiani più esportati nel mondo.
Il Piemonte si differenzia dalle altre regioni d'Italia, in quanto le produzioni sono per la maggior parte monovarietali, prodotti con un'unica uva. Inoltre, in Piemonte è molto sviluppato il concetto di terroir e di cru: uno specifico vino è prodotto esclusivamente con uve provenienti da vigneti diversi il cui nome viene anche utilizzato per la definizione del vino stesso: è il caso del Barolo e del Barbaresco.
Così esistono diversi cru di Barolo, come Bussia, Lazzarito, Cerequio, Rocche e Brunate; o di Barbaresco (Rabajà, Asili e Montestefano).
Le aree di Barolo e Barbaresco offrono inoltre esempi per il concetto del terroir usato in Piemonte: in queste due zone di produzione vi sono località e comuni con caratteristiche peculiari e che conferiscono ai vini la loro personalità: le zone più prestigiose per il Barolo sono La Morra, Barolo, Serralunga d'Alba, Monforte d'Alba e Castiglion Falletto; Barbaresco, Treiso e Neive lo sono per il Barbaresco.
Colli Tortonesi DOC
D.M. 09/10/73 (G.U. n. 68 del 13/03/74)
Nella fascia collinare del Tortonese, ovvero in tutto o parte del territorio di una trentina di comuni della provincia di Alessandria, tra cui Tortona, si producono i seguenti tipi di vino, bianchi e rossi, con e senza specificazione di vitigno:Bianco,Rosso,Chiaretto,Cortese,Barbera,Dolcetto.
Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC
D.M. 29/05/73 (G.U. n. 26 del 28/01/74)
Dalle uve di Malvasia di Schierano prodotte nella zona collinare astigiana, talvolta unite a modeste percentuali di uve Freisa, si produce, attraverso una particolare tecnica di vinificazione, un gradevole vino rosso cerasuolo, con aroma fragrante dell’uva di origine; dolce, leggermente aromatico, caratteristico, talvolta "frizzante". Gradazione minima: 10,5°. Viene prodotto anche nel tipo "spumante" con una gradazione di 11°. Uso: da fine pasto.
Collina Torinese DOC
Dd 14/10/99 (G.U. n. 248 del 21/10/99)
Nell’intero territorio amministrativo di ventotto comuni della provincia di Torino, si producono i seguenti vini rossi, con e senza specificazione di vitigno: Rosso, Barbera, Bonarda, Malvasia. In una zona più ristretta, comprendente l’intero territorio comunale di Baldissero Torinese, Montaldo Torinese e Pavarolo e parte di quello di Andezeno, Arignano, Castiglione Torinese, Chieri, Marentino e Pino Torinese, si produce invece il vino:Pelaverga o Cari.
Colline Novaresi DOC
D.M. 05/11/94 (G.U. n. 251 del 30/11/94)
Nei vigneti collinari, di giacitura ed esposizione adatte, situati nel territorio di ventisei comuni della provincia di Novara, si producono diversi tipi di vino raggruppati sotto l’unica denominazione di origine controllata "Colline Novaresi".
Colline Salluzzesi DOC
Dd 14/09/96 (G.U. n. 227 del 27/09/96)
Cortese dell'alto Monferrato DOC
D.M. 20/07/79 (G.U. n. 322 del 26/11/79)
Questo vino si ottiene dalle uve del vitigno Cortese coltivato nelle province di Asti e Alessandria ed eventualmente con altre uve bianche (escluse quelle aromatiche) in percentuale non superiore al 15%; ha un colore paglierino chiaro, talvolta tendente al verdolino; odore caratteristico, delicato, molto tenue ma persistente; sapore asciutto, armonico, gradevolmente amaro. Gradazione minima: 10°. Uso: antipasti o da pasto leggero. Viene prodotto anche nel tipo "spumante" o "frizzante".
Coste della Sesia DOC
D.M. 14/09/96 (G.U. n. 227 del 27/09/96)
Sulle colline che si affacciano sul fiume Sesia, nel territorio di diciotto comuni delle province di Vercelli e di Biella, si producono i seguenti tipi di vino, bianchi e rossi, con o senza specificazione di vitigno: Bianco, Rosso, Rosato, Bonarda o Uva Rara,Croatina,Nebbiolo o Spanna,Vespolina.
Dolcetto d'Acqui DOC
D.M. 01/09/72 (G.U. n. 308 del 27/11/72)
Con le uve di uno fra i più importanti vitigni piemontesi, il Dolcetto, diffuso in varie province della regione, si ottiene questo vino che prende il nome dal comune di Acqui, in provincia di Alessandria, ed ha colore rosso rubino intenso, con tendenza al rosso mattone con l’invecchiamento; odore vinoso e sapore asciutto, morbido o amarognolo. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da pasto. Il tipo "superiore", con un anno di invecchiamento obbligatorio, ha una gradazione minima di 12,5°.
Dolcetto d'Alba DOC
D.M. 16/07/74 (G.U. n. 276 del 23/10/74)
È questo un altro rinomato Dolcetto preparato con le uve del vitigno omonimo prodotte sulle colline dell’Albese (Cuneo). Ha un colore rosso rubino tendente, a volte, al violaceo nella schiuma; odore vinoso, gradevole, caratteristico; sapore asciutto, gradevolmente amarognolo, di buon corpo, armonico. Gradazione minima: 11,5°. Il tipo "superiore", con un anno di invecchiamento obbligatorio, ha una gradazione minima di 12,5°. Uso: da pasto.
Dolcetto d'Asti DOC
D.M. 10/06/74 (G.U. n. 269 del 15/10/74)
Dalle uve di Dolcetto, prodotte nella zona collinare astigiana, si ottiene questo vino dal colore rosso rubino vivo; odore vinoso, gradevole, caratteristico e sapore asciutto, vellutato, armonico. Gradazione minima: 11,5°. Il tipo "superiore" ha una gradazione di 12,5° e un invecchiamento obbligatorio di un anno. Uso: da pasto.
Monferrato DOC
D.M. 22/11/94 (G.U. n. 282 del 01/12/94)
Nell’intero territorio amministrativo di oltre 100 comuni della provincia di Alessandria e di altrettanti comuni della provincia di Asti si producono diversi tipi di vino riuniti sotto l’unica denominazione di origine controllata "Monferrato".
Nebbiolo d'Alba DOC
D.M. 27/05/70 (G.U. n. 228 del 09/09/70)
In una parte del territorio della provincia di Cuneo dalle uve del vitigno Nebbiolo si produce questo vino dal colore rosso rubino più o meno carico, con riflessi granato dopo l’invecchiamento; profumo caratteristico, tenue e delicato che ricorda la viola; sapore da secco a gradevolmente dolce, di buon corpo, vellutato, armonico. Gradazione minima: 12°. Invecchiamento obbligatorio per il tipo secco: un anno. II tipo amabile viene utilizzato per la preparazione del tipo "spumante". Uso: da pasto, se secco; da fine pasto se amabile o spumante.
Piemonte DOC
D.M. 22/11/94 (G.U. n. 282 del 02/12/94)
In una vasta parte del territorio delle province di Alessandria, Asti e Cuneo si producono diversi tipi di vino raggruppati sotto l’unica denominazione di origine controllata "Piemonte".
Pineronese DOC
D.M. 12/09/96 (G.U. n. 227 del 27/09/96)
Nell’intero territorio di trentadue comuni della provincia di Torino, tra cui Pinerolo (da cui il nome), e in quello di Bagnolo e di Barge, in provincia di Cuneo, si producono i seguenti tipi di vino: Rosso, Rosato, Barbera, Bonarda, Freisa,Dolcetto,Doux d’Henry. Esclusivamente nel territorio comunale di Pomaretto e di Perosa Argentina si produce anche il vino:Ramie.
Roero DOC
D.M. 18/03/85 (G.U. n. 258 del 02/11/85)
Nell’intero territorio amministrativo dei comuni di Canale, Corneliano d’Alba, Piobesi d’Alba e Vezza d’Alba e in parte di quello di altri quindici comuni limitrofi, in provincia di Cuneo, si produce vino a denominazione di origine controllata "Roero".
Rubino di Cantavenna DOC
D.M. 09/01/70 (G.U. n. 71 del 20/03/70)
Sull’ultima serie di colline del Monferrato che scendono verso il Po, in provincia di Alessandria, dalle uve in prevalenza di Barbera, cui si associano quelle di Grignolino o di Freisa, si produce questo vino già conosciuto ed apprezzato. Ha un colore rosso rubino chiaro con riflessi granato; odore vinoso con leggero profumo gradevole, caratteristico; sapore asciutto, armonico e pieno con una gradazione minima di 11,5°. Invecchiamento obbligatorio: un anno. Uso: da pasto.
Ruche' di Castagnole Monferrato DOC
D.M. 22/10/87 (G.U. n. 75 del 30/03/88)
Con le uve di Ruché e l’eventuale aggiunta di quelle di Barbera e/o di Brachetto, nella provincia di Asti, si produce questo vino dal colore rosso rubino non troppo carico con leggeri riflessi violacei talvolta anche tendenti all’arancione; odore intenso, persistente, leggermente aromatico, fruttato; sapore secco o amabile, armonico, talvolta leggermente tannico, di medio corpo con leggera componente aromatica. Gradazione minima: 12°. Uso: da pasto se secco, da fine pasto se amabile.
Sizzano DOC
D.M. 18/07/69 (G.U. n. 225 del 04/09/69)
Prodotto con le uve dei vitigni Nebbiolo (Spanna), Vespolina e Bonarda novarese, nel comune omonimo in provincia di Novara, è un vino con un ottimo bouquet dal color rosso rubino con riflessi granato, con caratteristico profumo di violetta, fine e gradevole; sapore asciutto, sapido, armonico. Gradazione minima: 12°. Invecchiamento obbligatorio: tre anni. Uso: da arrosto.
Albugnano DOC
Nell’intero territorio amministrativo dei comuni di Albugnano, Pino d’Asti, Castelnuovo Don Bosco e Passerano-Marmorito, tutti in provincia di Asti, con le uve di Nebbiolo (minimo 85%) e con quelle di Freisa e/o Barbera e/o Bonarda (massimo 15%) si producono questi vini:Rosso,Rosato,Superiore.
Dolcetto delle Langhe Monregalesi DOC D.M. 06/07/74 (G.U. n. 276 del 23/10/74) Con le uve raccolte sulle colline poste a cavallo del fiume Tanaro in provincia di Cuneo, si produce questo vino dal colore rosso rubino vivo; odore vinoso, gradevole, caratteristico; sapore asciutto, gradevole, amarognolo, di discreto corpo. Gradazione minima: 11°. Con un invecchiamento di un anno ed una gradazione di 12° può portare in etichetta la qualificazione "superiore". Uso: da pasto.
Valsusa DOC
Dalle uve di Avanà e/o Barbera e/o Dolcetto e/o Neretta cuneense (minimo 60%), a cui possono essere aggiunte quelle di altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, autorizzati e/o raccomandati per la provincia di Torino, provenienti dai vigneti collinari e pedemontani della Valle di Susa, ad ovest del capoluogo piemontese, si ottiene questo vino dal colore rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi aranciati; odore intenso, caratteristico, vinoso, con evidenti note fruttate; sapore asciutto, armonico, acidulo, moderatamente tannico, talvolta con lieve sentore di legno. Gradazione minima: 11°. Uso: da pasto. Viene prodotto anche nel tipo "novello".
Dolcetto di Diano d'Alba DOC
D.M. 03/05/74 (G.U. n. 269 del 15/10/74)
Nella zona esclusivamente collinare del comune di Diano d’Alba (Cuneo) si produce un altro Dolcetto dal colore rosso rubino; odore vinoso, gradevolmente caratteristico; sapore asciutto, gradevolmente mandorlato, di buon corpo, armonico. Gradazione minima: 11,5°. Il tipo "superiore", con un anno di invecchiamento, ha una gradazione minima di 12,5°. Uso: da pasto.
Dolcetto di Dogliani DOC
D.M. 26/06/74 (G.U. n. 299 del 16/11/74)
Nel territorio collinare di Dogliani e di pochi altri comuni circostanti, in provincia di Cuneo, dalle uve di Dolcetto, si ottiene un piacevole vino dal colore rosso rubino tendente al violaceo; odore vinoso, gradevole, caratteristico; sapore asciutto, amarognolo, delicato, di discreto corpo, armonico. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da pasto. Il tipo "superiore", con un anno di invecchiamento, ha una gradazione di 12,5°.
Dolcetto d'Ovada DOC
D.M. 01/09/72 (G.U. n. 311 del 30/11/72)
Anche questo vino è ottenuto dalla vinificazione delle uve del vitigno Dolcetto, prodotto nella provincia di Alessandria. È un vino dal colore rubino piuttosto intenso; odore vinoso, caratteristico; sapore asciutto, morbido, gradevolmente amarognolo. Gradazione minima: 11,5°. Il tipo "superiore", con un anno di invecchiamento, ha una gradazione di 12,5°. Uso: da pasto.
Erbaluce di Caluso o Caluso DOC
D.M. 09/07/67 (G.U. n. 203 del 14/08/67)
Esclusivamente con le uve del vitigno Erbaluce, provenienti da vigneti posti nel territorio di trentatré comuni della provincia di Torino, tra cui Caluso, di Moncrivello, in provincia di Vercelli, e di Roppolo, Viverone e Zimone, in provincia di Biella, si ottiene questo vino dalla limpidezza brillante; dal colore giallo paglierino; odore vinoso, fine, caratteristico; sapore secco, fresco, caratteristico. Gradazione minima: 11°. Uso: da pesce. Viene prodotto anche nel tipo "spumante", con spuma leggera, evanescente; perlage fine e persistente; colore paglierino scarico; odore delicato, caratteristico; sapore asciutto, fresco, fruttato, caratteristico. Gradazione minima: 11,5°. Con uve sottoposte ad un’accurata cernita e ad un periodo di appassimento, che deve protrarsi fino al 1° febbraio dell’anno successivo alla vendemmia, si ottiene invece il tipo "passito", dalla limpidezza brillante; colore che va dal giallo oro all’ambrato scuro; profumo delicato, caratteristico; sapore dolce, armonico, pieno, vellutato. Gradazione minima: 17°. Invecchiamento obbligatorio: quattro anni, cinque per la "riserva". Uso: da fine pasto.
Fara DOC
D.M. 13/08/69 (G.U. n. 279 del 04/03/69)
Noto da antica data e prodotto nell’omonimo comune in provincia di Novara, ha per vitigno base il Nebbiolo (più noto come Spanna) unito ad una minima percentuale di Vespolina e Bonarda novarese. È un vino rosso rubino dal profumo fine di mammola e dal sapore asciutto, sapido, armonico. Gradazione minima: 12°. lnvecchiamento obbligatorio: tre anni. Uso: da arrosto.
Freisa d'Asti DOC
D.M. 01/09/72 (G.U. n. 311 del 30/11/72)
Con le uve di un vecchio vitigno di origine piemontese, il Freisa, prodotte nella zona collinare della provincia di Asti, si ottiene un apprezzato vino dal colore rosso cerasuolo o granato, con caratteristico profumo di lampone o di rosa e dal sapore amabile, fresco, gradevole. Il tipo "secco", con un leggero invecchiamento, è delicatamente morbido. Gradazione minima: 11°. Uso: da pasto se secco, da fine pasto se amabile. Con un anno di invecchiamento ed una gradazione di 11,5° può portare in etichetta la qualificazione "superiore". Lo stesso vino viene preparato anche nel tipo "spumante naturale" o "frizzante".
Verduno Pelaverga DOC
D.M. 20/10/95 (G.U. n. 270 del 18/11/95)
Nella zona collinare dell’intero territorio amministrativo del comune di Verduno e in parte di quello dei comuni di Roddi d’Alba e di La Morra, in provincia di Cuneo, con le uve del vitigno Pelaverga Piccolo, a cui possono essere aggiunte, in quantità modesta (massimo 15%), quelle di altre varietà a bacca rossa e non aromatiche, si produce questo vino dal colore rosso rubino più o meno carico con riflessi cerasuoli o violetti; odore intenso, fragrante, fruttato, con caratterizzazione speziata; sapore secco, fresco, caratteristicamente vellutato e armonico. Gradazione minima: 11°. Uso: da pasto.
Brachetto d'Acqui DOCG
D.M. 24/04/96 (G.U. n. 132 del 07/06/96)
Esclusivamente con le uve del vitigno Brachetto, provenienti da vigneti collinari situati nei territori amministrativi di diciotto comuni della provincia di Asti e di otto comuni della provincia di Alessandria, tra cui Acqui Terme, si ottiene questo tipico vino dal colore rosso rubino di media intensità e tendente al granato chiaro o rosato; aroma muschiato, molto delicato, caratteristico; sapore dolce, morbido, delicato. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da fine pasto. Viene prodotto anche nel tipo "spumante", con spuma fine e persistente e stesse caratteristiche del tipo tranquillo. Gradazione minima: 12°.
Asti DOCG
D.M. 14/11/77 (G.U. n. 20 del 20/01/78)
Nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, esclusivamente con le uve di Moscato bianco, si produce un tipico vino piemontese in due tipologie diverse. Moscato d’Asti è un vino dal colore paglierino più o meno intenso; limpidezza brillante; odore caratteristico, fragrante; sapore dolce, aromatico, caratteristico, talvolta vivace. Gradazione minima: 11°. Uso: da fine pasto. È consentito che questo vino possa essere destinato, entro il 30 giugno successivo alla vendemmia, alla elaborazione dell’ "Asti Spumante", se corrisponde alle caratteristiche previste dal disciplinare di produzione. Asti o Asti Spumante con una spumantizzazione effettuata con il metodo della fermentazione naturale in bottiglia o in autoclave si ottiene questo vino dalla spuma fine e persistente; limpidezza brillante; colore da paglierino a dorato assai tenue; odore caratteristico, spiccato, delicato; sapore aromatico, caratteristico, delicatamente dolce, equilibrato. Gradazione minima: 12°. Uso: da fine pasto.
Freisa di Chieri DOC
D.M. 20/09/73 (G.U. n. 27 del 29/01/74)
Dalle uve di Freisa, maturate sulle colline torinesi che si spingono verso levante, oltre Chieri, si ottengono due tipi di vino:Secco,Amabile.
Barbaresco DOCG D.M. 23/04/66 (G.U. n. 145 del 14/06/66) Questo vino, che proviene dalle uve dei vitigni Nebbiolo delle sottovarietà Michet, Lampia e Rosé, ha preso il nome dal comune omonimo in provincia di Cuneo. È un ottimo vino di colore rosso granato con riflessi arancioni; profumo caratteristico, etereo, gradevole, intenso; sapore asciutto, pieno, robusto, austero ma vellutato. Gradazione minima: 12,5°. Invecchiamento obbligatorio: due anni; quattro anni per la "riserva". Uso: da arrosto.
Barbera d'Alba DOC D.M. 27/05/70 (G.U. n. 228 del 09/09/70) Nella zona collinare di Alba, in provincia di Cuneo, si produce, con le uve di Barbera, l’omonimo vino dal colore rosso rubino intenso da giovane e con tendenza al rosso granato dopo l’invecchiamento; odore vinoso intenso, caratteristico, profumo delicato; sapore asciutto, di corpo, leggermente tannico che, dopo l’invecchiamento, diventa pieno e armonico. Gradazione minima: 12°. Uso: da pasto. Invecchiamento obbligatorio: un anno per il tipo "superiore" con una gradazione di 12,5°.
Barbera d'Asti DOC
D.M. 09/01/70 (G.U. n. 73 del 23/03/70)
Prodotto nelle provincie di Asti e Alessandria, con le uve del vitigno Barbera e con l’eventuale piccola aggiunta (massimo 15%) di Freisa, Grignolino e Dolcetto, questo vino ha un colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento; odore vinoso con profumo caratteristico tendente all’etereo con l’invecchiamento; sapore asciutto, tranquillo, di corpo con adeguato invecchiamento più armonico gradevole, di gusto pieno. Gradazione minima: 12°. Uso: da pasto. Con un invecchiamento di almeno un anno, di cui sei mesi in legno, e con una gradazione minima di 12,5°, questo vino può fregiarsi della qualifica "superiore".
Barbera del Monferrato DOC
D.M. 09/01/70 (G.U. n. 72 del 21/03/70)
La zona di produzione di questo vino ricade in parte nella provincia di Alessandria ed in parte in quella di Asti. È ottenuto dalle uve del vitigno Barbera con una eventuale piccola percentuale (massimo 15%) di Fresia, Grignolino e Dolcetto. Ha un colore rosso rubino più o meno intenso; odore vinoso; sapore asciutto o leggermente abboccato, mediamente di corpo, talvolta vivace o frizzante. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da pasto. Con un invecchiamento obbligatorio di un anno ed una gradazione di 12,5° può avere la qualificazione "superiore".
Barolo DOCG
D.M. 01/07/80 (G.U. n. 21 del 22/01/81)
Meraviglioso vino da arrosto che si produce con le uve di Nebbiolo delle sottovarietà Michet, Lampia e Rosé maturate in una ristretta zona delle Langhe che fa capo a Barolo in provincia di Cuneo. Ha un colore rosso granato con riflessi arancioni; profumo caratteristico, etereo, gradevole, intenso; sapore asciutto, pieno, robusto, austero ma vellutato. Gradazione minima: 13°. Invecchiamento obbligatorio: tre anni; cinque anni per la "riserva". Uso: da arrosto. La denominazione "Barolo chinato" è consentita per il vino aromatizzato, preparato utilizzando come base il vino Barolo.
Boca DOC
D.M. 18/07/69 (G.U. n. 226 del 05/09/69)
In prevalenza con le uve di Nebbiolo (Spanna) e con quelle di Vespolina e Bonarda novarese (Uva rara), raccolte sulla sponda sinistra del fiume Sesia (provincia di Novara), si ottiene questo vino dal colore rosso rubino brillante con leggere sfumature di granato; odore caratteristico e gradevole profumo di mammola; sapore sapido, asciutto, armonico con retrogusto di melagrana. Invecchiamento obbligatorio: tre anni. Gradazione minima: 12°. Uso: da arrosto.
Gabiano DOC
D.M. 15/07/83 (G.U. n. 43 del 13/04/93)
Dai vitigni Barbera, Freisa e Grignolino coltivati sulle colline argillose e soleggiate del territorio comunale di Gabiano e di Moncestino, in provincia di Alessandria, si ottiene questo vino dal colore che va dal rosso rubino intenso al rosso granato con l’invecchiamento; odore vinoso con profumo caratteristico dopo l’invecchiamento; sapore asciutto, armonico e di giusto corpo. Gradazione minima: 12°. Uso: da arrosto. Il tipo "riserva" ha una gradazione di 12,5° e due anni di invecchiamento.
Gattinara DOCG
D.M. 20/10/90 (G.U. n. 59 del 11/03/91)
Nel comune di Gattinara, in provincia di Vercelli, con le uve di Nebbiolo (Spanna) e con l’eventuale piccola aggiunta di Vespolina e Bonarda di Gattinara, si ottiene questo vino, noto da secoli, ma di produzione piuttosto limitata. Ha un colore rosso granato tendente all’aranciato; profumo fine che ricorda quello della viola specie se molto invecchiato; sapore asciutto, armonico, con caratteristico fondo amarognolo. Invecchiamento obbligatorio: tre anni. Gradazione minima: 12,5°. Con un invecchiamento non inferiore ai quattro anni e con una gradazione minima di 13°, questo vino può portare in etichetta la menzione aggiuntiva "riserva". Uso: da arrosto.
Gavi o Cortese Gavi DOCG
Dd 09/07/98 (G.U. n. 185 del 10/08/98)
Questo gradevole vino bianco viene prodotto nella zona collinare del territorio di dieci comuni della provincia di Alessandria, tra cui Gavi (da cui il nome). Si ottiene vinificando le sole uve del vitigno Cortese (localmente noto come Courteis) e si presenta di aspetto limpido; colore paglierino più o meno intenso; odore caratteristico, delicato; sapore asciutto, gradevole, di gusto fresco ed armonico. Gradazione minima: 10,5°. Viene prodotto anche nei tipi "frizzante" e "spumante". Uso: da aperitivo, da pesce.
Ghemme DOC sostituito nel 1997 dalla DOCG
D.M. 18/09/69 (G.U. n. 61 del 19/11/69)
In parte del territorio comunale di Ghemme e di Romagnano Sesia, in provincia di Novara, con le uve del vitigno Nebbiolo, localmente denominato Spanna (minimo 75%), e con quelle di Vespolina e/o Uva rara (massimo 25%) si ottiene questo vino dal colore rosso rubino con riflessi granata; profumo caratteristico, fine, gradevole ed etereo; sapore asciutto, sapido, con fondo gradevolmente amarognolo, armonico. Gradazione minima: 12°. Invecchiamento obbligatorio: tre anni, di cui venti mesi in botti di legno e nove mesi di affinamento in bottiglia. Può fregiarsi della menzione "riserva" il prodotto rispondente alle seguenti caratteristiche: colore rosso rubino tendente al granata; profumo caratteristico, fine, gradevole ed etereo; sapore sottile, asciutto, sapido, armonico, austero ma vellutato, con fondo gradevolmente amarognolo. Gradazione minima: 12,5°. Invecchiamento obbligatorio: quattro anni, di cui venticinque mesi in botti di legno e almeno nove mesi di affinamento in bottiglia. Uso: da arrosti, da formaggi stagionati e saporiti.
Grignolino d'Asti DOC
D.M. 29/05/73 (G.U. n. 128 del 24/08/73) Nella vasta zona collinare con epicentro la città di Asti, si coltiva, da ancor prima del Settecento, il vitigno Grignolino che, unito a piccole percentuali di Freisa, produce questo vino dal colore rosso rubino con tendenza all’arancione se invecchiato; profumo caratteristico e delicato; sapore asciutto, gradevolmente amarognolo con persistente retrogusto. Gradazione minima: 11°. Uso: da pasto.
Bramaterra DOC
D.M. 09/04/79 (G.U. n. 285 del 18/10/79)
In alcuni comuni della provincia di Vercelli, dalle uve provenienti dai vitigni Nebbiolo (Spanna), Croatina, Bonarda e Vespolina, si ottiene questo vino dal colore rosso granato con riflessi aranciati che si attenua con il tempo; profumo caratteristico, intenso, lievemente etereo che si affina con l’invecchiamento; sapore pieno ed asciutto, vellutato, con gradevole sottofondo amarognolo, fine ed armonico. Gradazione minima: 12°. Uso: da arrosto. Invecchiamento obbligatorio: due anni; tre anni per la "riserva".
Canavese DOC
D.M. 12/09/96 (G.U. n. 227 del 27/09/96)
A nord del capoluogo piemontese, nell’omonima zona e più precisamente nell’intero territorio di novantotto comuni in provincia di Torino, sette comuni in provincia di Biella e un comune in provincia di Vercelli, vengono prodotti vini a denominazione di origine "Canavese" nei tipi:Bianco,Rosso,Rosato,Barbera,Nebbiolo.
Carema DOC
D.M. 09/07/67 (G.U. n. 199 del 09/08/67)
All’estremo lembo nord della provincia di Torino, nel territorio comunale di Carema, con le uve del vitigno Nebbiolo (minimo 85%), a cui possono essere aggiunte quelle di altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, raccomandati o autorizzati nella zona, si ottiene questo vino dal colore rosso rubino volgente al granato; odore fine e caratteristico che ricorda la rosa macerata; sapore morbido, vellutato, di corpo. Gradazione minima: 12°. Invecchiamento obbligatorio: tre anni (a decorrere dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve); quattro anni per la "riserva". Uso: da arrosto.
Grignolino del Monferrato Casalese DOC
D.M. 26/06/74 (G.U. n. 266 del 11/10/74)
Questo rinomato vino è ottenuto dalle uve di Grignolino prodotte dai vigneti ubicati sui terreni collinari della provincia di Alessandria alle quali talvolta si associano modesti quantitativi di uve Freisa. Ha un colore rosso rubino chiaro, con tendenza all’arancione se invecchiato; profumo caratteristico e delicato; sapore asciutto, leggermente tannico, gradevolmente amarognolo, con caratteristico retrogusto. Gradazione minima: 11°. Uso: da pasto.
Langhe DOC
D.M. 22/11/94 (G.U. n. 283 del 03/12/94)
In vigneti situati in terreni collinari soleggiati, di esposizione e giacitura adatte, in una vasta zona della provincia di Cuneo, comprendente l’intero territorio amministrativo di ben novantaquattro comuni, si producono diversi tipi di vino riuniti sotto l’unica denominazione di origine controllata "Langhe".
Lessona DOC
D.M. 03/12/76 (G.U. n. 58 del 02/03/77)
Prodotto nella zona collinare del comune omonimo, in provincia di Vercelli, proviene dalle uve del vitigno Nebbiolo (Spanna) alle quali potranno essere aggiunte piccole quantità di Vespolina e Bonarda. Ha un colore rosso granato con sfumature arancioni con l’invecchiamento; profumo caratteristico che ricorda la viola, fine ed intenso; sapore asciutto, gradevolmente tannico, piacevole, persistente retrogusto. Gradazione minima: 12°. Invecchiamento obbligatorio: due anni. Uso: da pasto.
Loazzolo DOC
D.M. 14/04/92 ( G.U. n. 97 del 27/04/92)
Sulle colline soleggiate situate nel comune di Loazzolo, in provincia di Asti, con le uve del vitigno Moscato bianco, sottoposte a graduale appassimento, si produce questo delizioso vino dolce dal colore giallo dorato brillante; odore complesso, intenso con sentori di muschio e vaniglia, frutti canditi; sapore dolce, caratteristico con lieve aroma di Moscato. Gradazione minima: 15,5°. Invecchiamento obbligatorio: due anni. Uso: da dessert.
Malvasia di Casorzo d'Asti DOC
D.M. 21/08/68 (G.U. n. 267 del 19/10/68)
Dalle uve della Malvasia nera che prende il nome dal comune di Casorzo (minimo 90%), a cui possono essere aggiunte quelle di Freisa e/o Grignolino e/o Barbera e/o di altri vitigni aromatici, raccomandati o autorizzati, provenienti dai vigneti della stessa Casorzo, di Grana e Grazzano, in provincia di Asti, e da quelli di Vignale Monferrato, Altavilla, Ottiglio, Grazzano, Badoglio e di Olivola, in provincia di Alessandria, si ottiene questo vino dal colore che va dal cerasuolo (rosato) al rosso rubino; dall’aroma caratteristico e fragrante; dal sapore dolce, leggermente aromatico, morbido, caratteristico. Gradazione minima: 10,5°, di cui almeno 4,5° in alcol svolto. Uso: da dessert. Viene prodotto anche nel tipo "spumante", dal colore rosato più o meno intenso; odore aromatico caratteristico; sapore dolce, leggermente aromatico, morbido, caratteristico. Gradazione minima: 11°, di cui almeno 6° in alcol svolto. Uso: da dessert. Con uve sottoposte ad appassimento sulla pianta si ottiene invece il tipo "passito", dal colore rosso rubino carico; odore intenso, complesso, caratteristico; sapore dolce, vellutato, caratteristico. Gradazione minima: 15°, di cui almeno 10° in alcol svolto. Uso: da fine pasto.
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