Correre tutti i giorni | Fa male? | Fa dimagrire?

La corsa è uno sport molto popolare, grazie al fatto che è un gesto naturale ed è molto pratico, visto che occorrono solo un paio di scarpe da running e la voglia di uscire.

 

 

Purtroppo non sono tutte rose e fiori, perché la corsa è uno sport piuttosto impattante, che causa molto spesso infortuni, molto più spesso rispetto ad altri sport come il ciclismo e il nuoto. Molti appassionati si chiedono dunque se sia possibile correre tutti i giorni, sia dal punto di vista salutistico che da quello dei risultati.

Correre tutti i giorni non vuol dire nulla

I parametri principali che definiscono un piano di allenamento sono frequenza (quante sedute a settimana), intensità (velocità di corsa) e volume (km settimanali).

Stabilirne uno solo non definisce granché, perché capite bene che un conto è correre tutti i giorni 10 km al massimo delle proprie capacità, un conto è correrne 5 a un ritmo blando.

Anche settarne due non definisce in modo accurato il piano di allenamento, perché anche definendo volume (mettiamo 10 km al giorno) e frequenza (tutti i giorni), un conto è correrli al massimo, tutt'altra cosa è correrli lentamente.

Bisogna quindi, per forza di cose, capire COME si corre tutti i giorni, in termini di volume e intensità, altrimenti non è possibile dare una risposta sensata alla domanda "si può correre tutti i giorni".

 

 

Correre tutti i giorni: i vantaggi

Il primo (e unico) vantaggio di correre tutti i giorni è senz'altro quello del dimagrimento: la corsa fa consumare parecchie calorie, dunque se il volume di allenamento è adeguato (superiore ai 30 minuti, diciamo), le calorie consumate saranno sicuramente tante e di conseguenza sarà più facile mantenere il peso forma.

I vantaggi purtroppo sono finiti qui, perché sia per quanto riguarda la prestazione, che per quanto riguarda la probabilità di infortuni, correre tutti i giorni non è una buona idea.

Correre tutti i giorni fa andare più forte?

La risposta è sicuramente NO, per motivi solo in parte scontati, come vedremo.

I professionisti non corrono tutti i giorni, in genere osservano un giorno la settimana di riposo assoluto. Tutto sommato non c'è tutta questa differenza tra correre tutti i giorni, e farlo 6 giorni a settimana, anche perché se non consideriamo anche COME si corre, stiamo parlando del nulla. Se a un professionista aggiungiamo una corsetta defaticante il giorno di riposo, non credo che questo cambi di molto la situazione, sia nel bene che nel male (e quindi è meglio stare a riposo).

 

 

Quello che spesso non si considera è che il runner professionista non solo corre 6 giorni su 7, ma fa anche altro, in particolare, esegue sedute di allenamento in palestra, dove fa potenziamento. Le ultime ricerche hanno confermato che anche gli sport di endurance beneficiano dell'allenamento della forza massima. Dunque, piuttosto che correre 7 giorni su 7 (o 6 su 7) un amatore trearrebbe molto probabilmente beneficio, per quanto riguarda la sua prestazione, nel sacrificare un giorno di corsa, per dedicarsi ai pesi.

Quindi, correre tutti i giorni non fa andare più forte, sia perché una frequenza così alta imporrebbe una pianificazione dell'allenamento molto oculata, perché per raggiungere la massima prestazione bisogna fare 2 o 3 allenamenti di qualità la settimana, di cui almeno due ad alta intensità, mentre gli altri dovrebbero essere allenamenti blandi. Il rischio, soprattutto per l'amatore, è quello di sovraccaricare oltremodo le strutture articolari, correndo tutti i giorni, alla ricerca della massima prestazione.

Probabilmente, se non si ha la possibilità di fare sedute multiple (palestra + corsa) la condizione migliore per l'amatore è quella di correre 5 giorni la settimana, di cui due ad alta intensità, dedicare un giorno al mentenimento della forza massima, e uno al riposo assoluto.

Il modo migliore per correre tutti i giorni

Ci sono amanti della corsa che però sono disinteressati alla prestazione: sostanzialmente corrono per piacere, a una velocità media o medio-bassa, senza fare chilometraggi assurdi (ma nemmeno minimi) e senza stressare troppo le articolazioni. Questi soggetti sono i candidati ideali della massima frequenza di allenamento. Correre 45 minuti tutti i giorni, al ritmo del fondo lento, è molto meno stressante per le articolazioni, rispetto ad un allenamento svolto anche "solo" quattro giorni a settimana, ma con l'obiettivo di preparare una mezza maratona in modo scientifico. Insomma, la frequenza è solo uno dei parametri dell'allenamento.

Di certo, in un'ottica prestazionale, correre tutti i giorni non ha senso.

In ottica salutistica, nemmeno, perché è ormai dimostrato che per essere sani e in forma, l'allenamento della forza è necessario, viene anche consigliato dalle autorità sanitarie internazionali. Molto meglio correre 3-4 volte a settimana, e dedicare due giorni all'allenamento della forza.

Se non avete voglia di allenare la forza, e siete dei Forrest Gump malati di corsa, allora correte pure tutti i giorni, ma cercate di rimanere lontani dai vostri limiti. Anche perché spingere più di tanto non serve: se volete andare forte correre tutti i giorni, come abbiamo visto, non vi aiuterà.

 

 

 

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