La maggior parte dello iodio presente nell'organismo è localizzato nella tiroide. Il fabbisogni giornaliero nell'adulto è pari a 150 microgrammi, e aumenta (fino a 200 microgrammi) in gravidanza e nell'allattamento.
Lo iodio è un costituente degli ormoni tiroidei (tiroxina e triidrotironina), responsabili della regolazione della velocità del metabolismo e delle reazioni ossidative.
Una carenza di iodio, detta anche IDD (iodine defincency disorders) nell'adulto provoca ipotiroidismo con formazione di gozzo (dovuto a una forma di autodifesa della tiroide che, per sopperire alla mancanza, aumenta il numero delle cellule e si ingrossa), apatia e alterate funzioni mentali. In gravidanza la carenza è particolarmente pericolosa per il feto, con il rischio di aborto, mortalità perinatale, difetti congeniti, cretinismo, nanismo, sordomutismo.
Nel caso di eccesso di iodio si ha sempre gozzo, ma dovuto a ipertiroidismo.
Lo iodio è presente nell'acqua potabile, nel pesce, nei molluschi, nelle uova, nel latte e nei suoi derivati. Viene assorbito tramite l'intestino, per il suo metabolismo necessita di un'altro oligoelemento, il selenio.
In Italia intere zone hanno terreni poveri di iodio, il che determina una insufficiente presenza di tale oligoelemento negli alimenti e di conseguenza a carenze diffuse nella popolazione fino all'insorgere del gozzo endemico, cosiddetto quando colpisce almeno il 10% della popolazione. Per contrastare il gozzo endemico il ministero della sanità ha emanato un decreto (255/90) che autorizza la produzione e la vendita di sale da cucina iodurato e iodato.
Alcuni alimenti di origine vegetale come il cavolo, la rapa, la cipolla e le noci) contengono sostanze gozzigene, in grado cioè di bloccare l'assorbimento di iodio.
L'aceto balsamico di Modena di Acetaia Leonardi nella cucina moderna: idee e ricette innovative
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
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