La dermatofitosi è un'infezione fungina, ovvero causata da un fungo, che che si sviluppa sullo strato superiore del derma, cioè della pelle. La dermatofitosi è caratterizzata da un'eruzione cutanea di forma circolare, di colore rosso vivo con i bordi rialzati e di colore bianco al centro. Il sintomo principale è il prurito. L'infezione può colpire zone del cuoio capelluto, i piedi, l'inguine, il viso, ma può diffondersi ed estendersi anche ad altri parti del corpo.
La dermatofitosi è conosciuta anche come tigna. La malattia si diffonde tramite contatto diretto con una persona infetta, o con un animale infetto. La dermatofitosi, generalmente, risponde bene ai trattamenti topici antifungini che si applicano sulla pelle, nei casi più gravi potrebbe essere necessario assumere terapie antifungine per diverse settimane. La dermatofitosi inizialmente appare come una bolla rossa, pruriginosa, squamosa e piatta sulla pelle, man mano la bolla si alza leggermente ai bordi e si espande verso l'esterno, formando un anello circolare. I contorni dell'anello possono essere piuttosto irregolari, somiglianti al profilo ondulato di un verme. La malattia infatti in lingua inglese è conosciuta come "ringworm" che letteralmente significa anello-verme, richiamando appunto la forma particolare del fungo. Possono formarsi anche più anelli e possono sovrapporsi tra di loro. La dermatofitosi può assumere nomi diversi a seconda della parte del corpo interessata:
La dermatofitosi è un'infezione contagiosa causata da funghi che sopravvivono sulle cellule dello strato esterno della pelle. Esistono tre diversi tipi di funghi che possono causare questa infezione. Essi sono chiamati Tricofito, Microsporum e Epidermophyton. Questi funghi è possibile che sopravvivano per un lungo periodo di tempo nel terreno, ed esseri umani e animali possono contrarre la malattia per contatto. Essa può essere diffusa nei seguenti modi:
Si è a maggior rischio di contrarre la dermatofisosi se:
I sintomi variano a seconda della zona infettata, in generale i sintomi sono i seguenti:
Se si soffre di dermatofitosi sulle mani, le unghie possono diventare più spesse e scolorite, o possono cominciare a incrinarsi. Se è il cuoio capelluto colpito dal fungo, i capelli possono rompersi o cadere, lasciando addirittura zone calve.
Fortunatamente un'infezione fungina si diffonde raramente sotto la superficie della pelle, dove potrebbe causare gravi malattie. In alcuni casi a forza di grattare la zona colpita potrebbe svilupparsi un'infezione batterica da stafilococco, e in quel caso sarebbe necessario l'uso di antibiotici. Le persone con un sistema immunitario già debole, come le persone con l'HIV/AIDS, potrebbero avere molte difficoltà ad eliminare il fungo e l'infezione.
Per diagnosticare la malattia, nella maggior parte dei casi, basta osservare i sintomi, qualora la diagnosi non dovesse essere chiara si potrebbero prelevare, tramite raschiatura, alcuni strati di pelle dall'area interessata in modo che possano essere esaminati sotto microscopio, sottoposti a biopsia o a cultura fungina. Si può anche raschiare una piccola zona di pelle infetta e metterla in idrossido di potassio (KOH), infatti il KOH distrugge le cellule normali e lascia intatte le cellule fungine, che quindi diventano facili da osservare al microscopio.
Per il trattamento delle malattia potrebbero essere necessari dei farmaci antifungini, da assumere sotto prescrizione, come creme, lozioni, spray, unguenti e gel da applicare sulla zona di pelle interessata. La malattia dovrebbe scomparire entro due settimane e la maggior parte delle persone rispondono positivamente al trattamento. In casi gravi di estensione della zona colpita dal fungo, o zone difficilmente raggiungibili con una crema, come il cuoio capelluto, potrebbe essere necessario assumere delle pillole antifungine. È raccomandabile prestare anche alcune attenzioni a casa per contenere l'infezione:
È possibile prevenire la dermatofitosi praticando comportamenti sani e di igiene personale profonda. Molte infezioni provengono dal contatto con gli animali associato ad una mancata o corretta igiene.
I consigli per evitare la tigna includono:
L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.
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