La pillola del giorno dopo è un trattamento farmacologico utilizzato per la contraccezione d'emergenza (o contraccezione post-coitale), allo scopo di prevenire una gravidanza non desiderata, dopo un rapporto a rischio.
I principi attivi attualmente approvati in Italia per questa indicazione sono il levonorgestrel (nomi commerciali Norlevo®, Lonel® e Levonelle®) e l'ulipristal acetato (nome commerciale EllaOne®).
La contraccezione d'emergenza è necessaria in quei casi in cui una donna fertile e non desiderosa di una gravidanza consuma un rapporto sessuale a rischio, ovvero è esposta a dello sperma in mancanza di un metodo contracettivo efficace.
Per chiarire il concetto, i seguenti esempi riassumono efficacemente le situazioni in cui può essere necessaria la contraccezione d'emergenza:
Il periodo fertile (ovvero sia l'insieme dei giorni in cui è possibile rimanere incinta) di una donna è piuttosto difficile da calcolare con certezza, ma coincide pressappoco con i giorni centrali del ciclo, a metà circa tra due mestruazioni consecutive.
Durante questo lasso di tempo, avviene il fenomeno dell'ovulazione, cioè l'ovulo viene espulso e, quindi, può essere fecondato dagli spermatozoi. Alcuni indizi indiretti dell'avvenuta ovulazione sono: muco vaginale particolarmente abbondante e fluido; aumento di qualche decimo di grado della temperatura corporea; tensione mammaria; vago dolore addominale.
L'ovulo sopravvive nelle vie genitali femminili per circa 1 giorno, mentre gli spermatozoi vi sopravvivono fino a 5 giorni. Perciò, i rapporti sessuali a rischio di concepimento sono quelli che avvengono a cavallo dell'ovulazione, da circa 5 giorni prima fino a 1 giorno dopo.
Il meccanismo d'azione della pillola del giorno dopo consiste nel bloccare o ritardare l'ovulazione.
Se l'ovulazione è già avvenuta, la pillola del giorno dopo non ha alcun effetto.
A maggior ragione, se la fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo è già avvenuta e si è formato l'embrione, la pillola del giorno dopo non ha alcun effetto: perciò essa deve essere considerata, a tutti gli effetti, un metodo contraccettivo e non un metodo abortivo, poiché non può assolutamente interferire se l'embrione si è già formato.
Il levonorgestrel è un progestinico, ovvero un analogo del progesterone e agisce bloccando acutamente l'ovulazione. Per la contraccezione d'emergenza si utilizza una compressa da 1,5 mg, in un'unica somministrazione, il prima possibile e comunque non oltre le 72 ore dal rapporto a rischio.
L'ulipristal acetato è un modulatore selettivo del recettore del progesterone e agisce ritardando l'ovulazione. È un farmaco ancora relativamente poco noto, poiché è stato introdotto più recentemente rispetto al precedente. Si tratta di una compressa da 30 mg, che può essere assunta fino a 120 ore dopo il rapporto a rischio (infatti è detto "pillola dei 5 giorni dopo").
La pillola del giorno dopo non va confusa con la pillola anticoncezionale o con il mifepristone, poiché si tratta di principi attivi differenti e, soprattutto, destinati ad utilizzi assai diversi.
La pillola anticoncezionale (spesso definita semplicemente "la pillola") è una terapia farmacologica a base di estrogeni e progestinici (alcune formulazioni contengono, come progestinico, proprio il levonorgestrel, ma ad un dosaggio molto più basso rispetto alla pillola del giorno dopo). Va assunta in cronico, quotidianamente, ed è in grado di prevenire la gravidanza attraverso vai meccanismi.
Il mifepristone (o RU-486) è un farmaco utilizzato per il cosiddetto "aborto chimico". È un antagonista del progesterone e viene utilizzato per l'interruzione di gravidanza nei primi 2 mesi della stessa.
L'effettiva efficacia della pillola del giorno dopo è difficile da stimare con precisione. Secondo le stime più recenti essa varia tra il 60 e il 90%.
L'efficacia è massima quando il farmaco è assunto nelle prime 24 ore dal rapporto a rischio e scema fino a divenire prossima allo 0% dopo le 120 ore.
Tuttavia, come detto in precedenza, se l'ovulazione è già avvenuta, la pillola del giorno dopo è inutile.
Entrambi i farmaci utilizzati per la contraccezione d'emergenza non hanno alcuna controindicazione.
Con le formulazioni attuali, gli effetti collaterali sono di lieve entità e comprendono soprattutto problematiche gastrointestinali come nausea e vomito. In caso di vomito entro le 2 ore successive all'assunzione del farmaco, è necessario ripetere l'assunzione.
Più raramente possono comparire mal di testa, stanchezza, irritabilità e dolore al seno.
In alcuni casi, la mestruazione successiva all'assunzione della pillola del giorno dopo può essere più abbondante del normale.
La pillola del giorno dopo è acquistabile solo e soltanto se si è in possesso di una ricetta medica non ripetibile.
Tale ricetta può essere redatta dal medico di famiglia, dai medici di consultorio, dalla guardia medica e, in caso di necessità, da un qualsiasi medico.
Dal 9 Maggio 2015 per l'ulipristal acetato non è più necessario esibire un test di gravidanza negativo.
Essendo classificati come farmaci contraccettivi, possono essere prescritti anche alle minorenni e anche in assenza del consenso da parte dei genitori.
Per quanto riguarda la questione dell'obiezione di coscienza, il dibattito in merito alla pillola del giorno dopo è ancora aperto e quindi può capitare di imbattersi in medici che rifiutino di prescrivere il farmaco per questioni etiche. In questi casi, è possibile rivolgersi a delle associazioni dedicate, che offrono assistenza, anche telefonica, e indirizzano a delle apposite strutture sanitarie.
Un'alternativa alla pillola del giorno dopo è rappresentata dal posizionamento di un dispositivo intrauterino al rame (più conosciuto col nome di "spirale"), che si può impiantare fino a 5 giorni dopo il rapporto a rischio. È lo stesso dispositivo che si usa come anticoncezionale "in senso classico" e, nella contraccezione d'emergenza, sembra avere un'efficacia superiore rispetto alla pillola del giorno dopo.
In altri Paesi, sono disponibili delle terapie farmacologiche alternative per la contraccezione d'emergenza, a base di associazioni di estrogeni e progestinici, ma si tratta di farmaci più vecchi e con un efficacia inferiore e/o maggiori effetti collaterali rispetto a quelli disponibili in Italia.
Infine, si raccomanda di diffidare da eventuali altre metodiche poco ortodosse, come il lavaggio vaginale con saponi vari o spermicidi o altri "metodi della nonna", basati su credenze popolari, poiché essi non garantiscono alcuna protezione concreta da una gravidanza indesiderata.
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