L'alluce valgo è una delle patologie del piede più diffuse e consiste in una deviazione laterale del primo dito del piede che si avvicina al secondo dito e, nei casi più gravi, può addirittura sovrastarlo o comunque spostarlo verso l'esterno.
Tendenzialmente, oltre all'alluce valgo, sono evidenziabili anche altre alterazioni a carico del piede e soprattutto delle dita. Questo implica certamente un problema estetico, ma soprattutto ha conseguenze dal punto di vista funzionale. La deviazione dell'alluce provoca una borsite da sfregamento contro la scarpa, in sostanza una infiammazione cronica molto dolorosa che viene comunemente definita ''cipolla''. Questo alluce così deviato non viene più a svolgere la sua funzione di appoggio e il peso corporeo, che i piedi devono fisiologicamente sostenere, si sposta inevitabilmente nella parte centrale del piede. A questo punto il piede tenta di difendersi in primis rendendo più spessa la cute della pianta del piede in modo da simulare una specie di ''suola'' su cui appoggia il peso del corpo, e successivamente cerca di aumentare l'appoggio sui polpastrelli delle dita, atteggiandole ad artiglio o a martello.
Quando queste alterazioni di compenso non bastano più, compare il dolore al piede, soprattutto il sede plantare, e tenteranno di compensare le caviglie, le ginocchia, le anche a la colonna vertebrale.
Le cause dell'alluce valgo sono molteplici e non ancora del tutto chiarite. Diciamo che esistono forme congenite, ma la maggior parte sono acquisite. Può colpire chiunque a qualsiasi età, ma si è visto che ne sono colpite soprattutto le donne tra i 40 e i 60 anni, ben 10-15 volte più degli uomini. Si pensa che quasi il 40% delle donne soffra di alluce valgo e una delle cause principali è la scelta sbagliata delle calzature. Le scarpe maggiormente condannate sono quelle con il tacco alto e punta troppo stretta. I tacchi infatti tendono a spingere il piede avanti, verso la punta che, essendo stretta, tende a far ammassare le dita del piede. A volte molte donne soffrono di crampi o dolori al polpaccio e addirittura non riescono più a indossare scarpe che non abbiano il tacco talmente sono abituate a questo genere di calzature. In questi casi, un buon compromesso potrebbe essere una scarpa con un tacco modesto, di circa 4-5 cm non di più e che sia ben stabile per il piede (non il tacco a spillo!!). Si è visto inoltre che l'alluce valgo è estremamente raro nei giapponesi, che come calzature usano soprattutto gli zoccoli e che da noi in occidente è comparso verso gli anni '70 quando gli zoccoli hanno iniziato a lasciare spazio alle scarpe di cuoio. Inoltre, studi condotti sulle popolazioni indigene della Nuova Guinea e dell?Africa, che non indossano calzature, hanno dimostrato il riscontro solo occasionale di valgismo asintomatico dell?alluce.
Passando invece ad una delle cause di alluce valgo congenita, troviamo i piedi piatti, quelli cioè che presentano una ridotta curvatura della pianta. I piedi piatti infatti creano una condizione di instabilità e di sovraccarico sulla parte anteriore del piede favorendo la comparsa dell'alluce valgo.
Altre cause possono essere traumi mal curati, fenomeni infiammatori, disturbi di postura, debolezza muscolare e legamentosa del piede.
Il sintomo principale è rappresentato dal dolore, che insorge inizialmente a livello dell'esostosi (la cosiddetta cipolla) per conflitto con la calzatura. In seguito può comparire anche una componente infiammatoria (borsite) altrettanto dolorosa.
Oltre al problema dell'alluce deviato, anche le altre dita, col passare del tempo, risultato deviate e tendono a disporsi ad artiglio (o a martello) e questo, insieme al dolore, può rendere difficile indossare le calzature e camminare. L'alluce valgo inoltre rappresenta anche un notevole problema estetico.
La diagnosi avviene mediante esame obiettivo e radiografia. Dal punto di vista clinico, si deve valutare il piede identificando eventuali calli o altre deformità associate, la mobilità della prima articolazione metatarso-falangea, l'iperestensione e l?abduzione interfalangea. La radiografia deve essere effettuata sotto carico bipodalico (su entrambi i piedi) equidistribuito sui 2 arti e serve a valutare un piede alla volta in proiezione dorso-plantare, laterale e assiale plantare. Si possono così identificare e quantificare l'angolo di deviazione dell'alluce, la posizione delle ossa sesamoidi, il trofismo delle ossa ed eventuali segni di artrosi della rima articolare.
La terapia parte dalla scelta di una calzatura giusta che non costringa il piede. Deve quindi essere senza tacco o comunque con un tacco non più alto di 4-5 cm, con pianta larga, suola flessibile e senza cuciture interne sulla punta.
Nel caso in cui il dolore non dovesse migliorare, si può ricorrere all'uso di specifici plantari o calzature ortopediche, che han la funzione di riallineare l'alluce evitando un sovraccarico nella porzione anteriore del piede. Tutti questi accorgimenti sono solo dei palliativi, servono a ridurre il dolore nella deambulazione, ma NON risolvono il problema. L'unico modo per risolvere definitivamente il problema è l'intervento chirurgico.
Le indicazioni alla chirurgia sono essenzialmente 3: il dolore, il conflitto dell'alluce con le calzature o il 2?dito e la gravità della deformità. A volte si può decidere di intervenire anche se la deformità non è così grave, soprattutto nei pazienti giovani, per evitare di peggiorare il quadro patologico. L'operazione va valutata caso per caso perché esistono molte tecniche chirurgiche, in base alla gravità della patologia, all'età e all'attività fisica del paziente.
L'intervento si fa in day-surgery o con una notte di degenza in ospedale, con anestesia periferica e dura dai 30 ai 45 minuti circa. Nonostante i diversi interventi che esistono, sono tutti riconducibili a 2 procedure.
La prima prevede l'osteotomia di direzione, serve a ridare il giusto orientamento al primo osso del metatarso ed è usata soprattutto nelle forme familiari, che compaiono nei giovani (intorno ai 20 anni).
L'altra tecnica è quella in cui si procede alla resezione della base della prima falange dell'alluce, accorciando così il dito e riposizionando le ossa sesamoidi. Si elimina infine il tessuto osseo in eccesso a livello della sporgenza dell?alluce.
La prevenzione migliore ovviamente è evitare di arrivare al dolore nella deambulazione causato dall'alluce valgo e tentare di prevenire l'insorgenza di questa patologia con la scelta accurata delle calzature. Altro accorgimento può essere quello di camminare, quando possibile, a piedi scalzi, per sollecitare la propriocettività della pianta del piede.
L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.
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