Alimenti biologici e OGM...

Indice delle risposte pubblicate

Rispondo a una mail di Fabrizio sul biologico e gli OGM, il testo a tutta pagina ? il mio, quello indentato di Fabrizio.

 

 

Quello che voglio dire a proposito del biologico è che non tutto ha senso di esserlo. Io non sono un fanatico del biologico e ritengo che questo sia solo uno dei tasselli che vanno ad incidere sulla qualità finale di un prodotto. Però credo che sia un primo passo per andare verso una coscienza alimentare più completa.

Il senso del mio articolo non è quello di denigrare il biologico, ma quello quello di sfatare la convinzione, frutto del pensiero "a tutto o a niente", "bianco o nero" che nel mondo dell'alimentazione è tanto diffuso quanto deleterio, che il biologico sia la soluzione di tutti i mali.

Il fatto che un alimento sia biologico incide poco sulla sua qualità. Ho mangiato prodotti biologici orrendi e prodotti non biologici stupendi. Quello che fa la qualità sono i metodi di produzione e la bravura del produttore.

Il biologico è un "di più" che non rappresenta una condizione necessaria nè sufficiente perché un prodotto sia buono e sicuro.

Credo altresì che biologico non sia importante solo per il solo prodotto finale ma per l'ambiente nel suo complesso. Sostituire i concimi di sintesi con quelli naturali e gli antiparassitari con la lotta integrata vuol dire avere un ambiente più sano. Io abito in una zona di campagnia dove dall'acquedotto viene acqua con 49 mg/l di nitrati e dove molti agricoltori muoiono di tumore anche relativamente giovani per aver usato chissa quale prodotto ritenuto non cancerogeno e pubblicizzato dalle stesse aziende produttrici come innoquo.

 

 

Per tua informazione, 49 mg/l di nitrati nell'acqua (che rappresenta il limite superiore ammesso per legge) è un valore superato da 100 g seguenti alimenti: zucchine, cavoli, lattuga, sedano, rape, bietola, spinaci. Dal sedano in poi, nella lista, 100 g di alimento hanno più di 230 mg di nitrato per 100 g! Il valore di nitrato nell'acqua, quindi, è assolutamente sicuro, anche perché ricordo che il nitrato non è cancerogeno, lo diventa quando si trasforma in nitrito. E questo è dimostrato da ricerche scientifiche che escludono la responsabilità dell'acqua di rubinetto nell'insorgenza del cancro!

Perché non parlare dei nitriti e dei nitrati aggiunti negli insaccati (anche biologici)? Molti produttori di insaccati biologici usano nitriti e nitrati, alla domanda - perché usate conservanti cancerogeni? - La risposta spesso è: ma ne usiamo pochi! Ma quanto pochi?

Questa è una dimostrazione che il biologico non ci tutela negli aspetti veramente importanti dell'alimentazione!

 

 

Per quanto riguarda gli agricoltori e i tumori, la tua supposizione non sta in piedi. Nella mia vallata non conosco di epidemie di cancro tra gli agricoltori: questo basta per smentirti. Per fare certe affermazioni occorrono studi epidemiologici su grandi numeri!

Se parliamo poi di carne e derivati non dirmi che non sai che gli animali da macello vengono allevati a forza di ormoni, antibiotici e chissa cosa altro.

La questione della carne è più delicata perché è vero che le frodi (uso di ormoni) sono diffuse e i controlli insufficienti.

Ma anche in questo caso il biologico non è necessario!

Esistono le certificazioni DOP e IGP, esistono i produttori locali, i macellai di fiducia come quello del mio paese, che compra i bovini da produttori locali di cui mi fornisce tutti i dati (alla faccia della tracciabilità!). Al Sana di Bologna ho visto un produttore che alleva i vitelli facendoli allattare dalla vacca genitrice. Molto poetico, ma pensi che la carne di questi vitelli abbia un costo accettabile, e soprattutto, un gusto migliore rispetto a un vitello di Chianina di qualità?

Gli ogm sono molto aggressivi, i loro pollini vanno a fecondare le altre piante non ogm. Non è giusto che chi ha piantato una certa specie di pianta ne trovi un altra, così oltre tutto si perde la biodiversità delle specie vegetali e si obbliga gli agricoltori a comperare i prodotti chimici dalle stesse multinazionali che fornicono le sementi.

Questi sono luoghi comuni di chi vuol fare terrorismo eco-ambientale. Se pensiamo che chi fa ricerca sia sempre e comunque asservito alle multinazionali è la fine. Esistono le leggi che impongono una distanza minima tra le coltivazioni OGM e quelle tradizionali: facciamole rispettare ma non assumiamo posizione intransigenti altrimenti non andiamo più avanti.

È vero che le multinazionali producono sementi sterili per aumentare i profitti: questo è un problema specifico da risolvere, ma non deve essere il pretesto per bocciare in toto gli OGM, sarebbe una sconfitta di fronte al potere delle multinazionali, che tanto andrebbero altrove a coltivarli.

Perché non proporre un'uso diverso degli OGM, orientato alla qualità? Per esempio, si potrebbe cercare di rendere più produttive piante ormai fuori mercato, anche se di alta qualità, come ce ne sono tante in Italia.

Non credo che sia stata fatta una vera ricerca sugli effetti che tali prodotti possono avere sull'uomo nel lungo periodo. Ci sono delle malattie o delle modificazioni genetiche che possono rimanere allo stato latente anche per decenni.

Ma quali malattie o modificazioni rimangono latenti? Di cosa stai parlando? Evidentemente non esistono basi scientifiche di quello che dici, probabilmente riporti per sentito dire... Ma è un atteggiamento assurdo.

Se l'uomo avesse usato il tuo ragionamento per qualunque innovazione scientifica non esisterebbe la radio, il telefonino, la televisione, l'automobile, ecc.

 

 

 

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