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Per cortesia potreste comunicarmi i valori nutrizionali dei seguenti alimenti: Cavolo nero - (utilizzato particolarmente in Toscana per la preparazione del piatto tipico denominato "Ribollita") Ombrina - Pesce marino (ord. Perciformi) - reperibile a Milano anche nei supermercati Cordiali saluti Maria Angela
Cara Maria Angela,
quantificare le calorie della propria alimentazione può diventare molto difficile o addirittura controproducente se non si ha a disposizione un metodo che non considera tutte le evenienze, compresa quella di gestire alimenti non riportati nelle tabelle.
Chi deve seguire una dieta non può permettersi di scegliere alimenti di cui non conosce i valori nutritivi, questo vale per tutti i cibi che hanno una quantità variabile di calorie (pensiamo alla ricotta).
In una prima fase è senz'altro meglio scegliere questi cibi "variabili" tra quelli che possiedono l'etichetta nutrizionale, ma in seguito se non vogliamo essere penalizzati (leggi dover escludere alcuni cibi dalla nostra alimentazione) occorre sviluppare la capacità di predirre in modo sufficientemente dettagliato le calorie di un alimento ragionando per analogia o osservandone le caratteristiche.
Esempio del cavolo nero: tutti i cavoli hanno dalle 20 e le 35 calorie per 100 g, quest'ultimo valore è raggiunto solo dai cavoli di Bruxelles, gli altri si aggirano tutti tra le 20 e le 25 kcal. È evidente che il cavolo nero, che potremmo vedere come un ibrido tra un cavolo verza e una cima di rapa, non potrà avere più di 25 kcal per 100 g e quindi prendendo questo valore non sbaglieremo. Inoltre, visto che stiamo parlando di verdure, un errore anche percentualmente elevato (per esempio del 50%) non comporterebbe problemi (si parla di un errore di 10 kcal per 100 g, mangiando 500 g di cavolo nero l'errore sarebbe di 50 kcal - comunque molto piccolo).
Esempio dell'ombrina: il pesce si può dividere in magro (100 kcal per 100 g), semigrasso (150 kcal) e grasso (180 kcal). Non conosco l'ombrina ma so per certo che non è un pesce grasso (solo il salmone, gli sgombri e le sardine lo sono, oltre all'anguilla che però è un caso a parte - è un pesce super-grasso!).
Se proprio non hai termini di paragone, considera le calorie di un pesce semigrasso e non puoi sbagliare (al più, mangerai meno calorie del previsto il che, di solito, non è un problema).
Se invece hai una certa esperienza in fatto di pesce, sai dove andare a cercare il grasso: nella pancia e davanti alle branchie del pesce trovi gli accumuli più evidenti. Nei pesci grassi in queste zone si trovano accumuli notevoli, in quelli magri non si trova quasi nulla. Inoltre, i pesci magri hanno carni tendenzialmente più asciutte, basta pensare al merluzzo che è poverissimo di grassi e ha carni molto sode e asciutte.
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