Uno degli obiettivi più importanti della nascita delle certificazioni di qualità è quello di garantire il consumatore che l'alimento che sta acquistando è stato prodotto secondo standard qualititativi di un certo tipo.
Viene da chiedersi se questo obiettivo è stato raggiunto, e in che misura.
A nostro parere è importante conoscere le certificazioni per poter stabilire il giusto peso da dare ad esse nella scelta dei cibi che portiamo sulle nostre tavole.
Vediamo allora cosa ci garantiscono, in pratica, le diverse certificazioni in relazione al nostro concetto di qualità che prevede, lo ricordiamo, la sicurezza, le qualità organolettiche (il gusto) e le qualità nutrizionali.
I prodotti certificati (con qualunque certificazione) devono rispettare gli stessi standard di tutti gli altri prodotti alimentari immessi sul mercato. Per quanto riguarda la sicurezza, quindi, le certificazioni di qualità non ci garantiscono nulla in più rispetto agli altri prodotti, a patto che i prodotti rispettino le leggi,ovvero in assenza di frodi alimentari. Dato che le frodi alimentari ci sono e non sono neppure un fenomeno circoscritto, i prodotti certificati ci tutelano maggiormente dal punto di vista della sicurezza. Innanzitutto sui prodotti certificati ci sono più controlli, da parte delle autorità e da parte dei consorzi di tutela. La garanzia riguardo la provenienza dei prodotti (soprattutto di quelli DOP), poi, diminuisce il rischio di frodi soprattutto per quanto riguarda alcuni prodotti sensibili, primo fra tutti l'olio extravergine di oliva. In definitiva possiamo concludere che acquistare prodotti certificati aumenta la sicurezza, soprattutto di alcuni prodotti.
In una situazione di scelta ampia e diversificata, dove può essere facile incappare in trabocchetti fatti da produttori disonesti, può essere buona norma sceglliere prodotti certificati per avere una garanzia in più. Ogni categoria di alimento fa storia a sè, quindi consigliamo di andare più a fondo leggendo gli approfondimenti sui singoli prodotti.
Sebbene parlare di alimentazione e salute sia di gran moda e spesso si vede il giornalista di turno che parla delle qualità nutritive dei prodotti alimentari di qualità, in realtà i disciplinari di produzione non considerano gli aspetti nutrizionali del prodotto. Questi possono sì essere aumentati da una produzione di qualità (spesso i metodi di produzione di qualità incrementano alcune caratteristiche nutrizionali), ma non possiamo di certo dire che un prodotto certificato sia, in assoluto, nutrizionalmente migliore di un altro che non lo è.
In generale possiamo dire che la maggior parte dei prodotti certificati hanno qualità organolettiche superiori alla media poichè il cosiddetto "forte legame con il territorio" significa in sostanza che quel prodotto ha trovato in quella particolare zona le caratteristiche climatiche e culturali ideali per svilupparsi e di conseguenza è naturale che sia migliore della maggior parte dei prodotti analoghi provenienti da altre zone. Inoltre il disciplinare di produzione più o meno rigido, e i controlli maggiori ci garantiscono un prodotto più "standardizzato" (se è buono lo è sempre!), un vantaggio che di solito ci può garantire solo l'industria alimentare.
Bisogna però fare attenzione a non estremizzare questo concetto, perché esistono centinaia di prodotti meritevoli di certificazione ma non certificati.
In Italia abbiamo una ricchezza di prodotti infinita, che forma la "cultura alimentare" che tutto il mondo ci invidia. Ogni comune o quasi ha i propri prodotti tipici della tradizione contadina, molti dei quali avrebbero diritto a una certificazione di qualità. Ma ottenerla non è semplice, ci vogliono risorse, capacità organizzativa, e una estensione sufficientemente grande della zona di produzione. Pochi prodotti hanno queste caratteristiche, ma questo non significa che gli altri non siano ugualmente meritevoli (proprio per questo nascono associazioni private come Slow Food).
Quando si va in giro per l'Italia e ci si imbatte in prodotti tipici di vario genere, meglio affidarsi al palato e alla propria esperienza e mettere da parte le certificazioni di qualità. Idem quando si acquista presso negozi di fiducia o direttamente dai produttori. Inoltre non è escluso che un prodotto non certificato abbia le stesse qualità organolettiche di uno non certificato, e a un prezzo minore (poichè il produttore non deve accollarsi il costo della certificazione).
Possiamo quindi concludere che le certificazioni ci danno una grossa mano per quanto riguarda alcune situazioni e alcuni prodotti specifici.
In particolare questo avviene quando la scelta è vasta e non conosciamo i produttori, come al supermercato, e soprattutto per alcuni prodotti per i quali le caratteristiche garantite dalle certificazioni assumono una importanza strategica, come l'olio extravergine di oliva.
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