Indirizzo: Via De Rogatis, 114
Località: Bagnoli Irpino
Provincia: Avellino
Telefono: 0827 69692
Prodotti: formaggi
Note: Produttore di "pecorino bagnolese", presidio Slow food. La Bagnolese è una razza autoctona campana che ha preso il nome dal paese di Bagnoli Irpino, in provincia di Avellino: uno dei centri più importanti di allevamento. DallIrpinia si è diffusa nel tempo in tutta la regione, fino alle province di Caserta e Salerno. Oggi se ne contano circa mille capi nella zona dellaltopiano Laceno quindi, a rigor di logica, non si può definire a rischio di estinzione, almeno non nellimmediato, ma indubbiamente questa razza estremamente interessante merita una valorizzazione, considerato il notevole livello qualitativo delle produzioni casearie sia pecorini sia ricotte, fresche ma soprattutto salate - ottenute con il suo latte. È di mole piuttosto grande - i soggetti adulti maschi pesano circa 100 chili e le femmine circa 60 e ha vello bianco, con macchie scure sulla schiena e picchiettature sulla testa. Nella cucina locale sono molto usati anche gli agnelli che, nutriti esclusivamente con latte materno, offrono carni particolarmente tenere e delicate. Il tipo di allevamento prevalente in Irpinia, unarea dove si pratica ancora la monticazione estiva dei capi sulle cime più alte dei Monti Picentini, è brado o semibrado, con pascolo erbaceo e unintegrazione solo nei mesi invernali. Quasi tutti gli allevatori hanno poche centinaia di capi e producono soprattutto formaggio pecorino dalla crosta dura e compatta, di colore giallo tendente al marrone bruno, a pasta grassa, dura, di colore paglierino, che sviluppa al meglio le proprie qualità dopo almeno 60 giorni di stagionatura. Il Presidio si propone di riunire gli allevatori irpini e di stimolarli a produrre pecorino con latte di Bagnolese in purezza. Formaggio rustico, semplice, ma dalla forte specificità organolettica, il Bagnolese quando è fresco, è sempre presente sulla tavola irpina, come antipasto o fine pasto, secondo luso meridionale, o cotto in varie preparazioni. Quando è stagionato tende decisamente al piccante e si utilizza prevalentemente come cacio da grattugia. Labbinamento consueto è con gli Aglianici densi e alcolici che si producono nellavellinese, per la denominazione Taurasi, anche se meglio sarebbe sposare il formaggio molto duro con vini dolci o passiti. Ma questa tipologia di vini non è molto diffusa in zona. Un suggerimento: lo Sciassinoso passito del Sannio.
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