La Puglia è al primo posto in Italia come produzione vitivinicola totale, e ai primi posti per la produzione di vini DOC, con le sue ben 25 Denominazioni di Origine. I vini di Puglia erano già presente sulle tavole imbandite della Roma antica come raccontano nei loro scritti Tibullo, Plinio il Vecchio e Orazio: grazie a loro ci sono giunti ampi dettagli sui processi di coltivazione e vinificazione dell'uva in questa terra ai tempi dei Romani.
Per molti anni però si è puntato più alla quantità che alla qualità del prodotto e sovente il mosto pugliese è stato impiegato in altre zone d' Italia come arricchimento a produzioni con grado alcolico molto basso. Fortunatamente oggi le cose sono cambiate: grandi investimenti sono stati fatti per ammodernare le tecnologia di cantina e i reparti di imbottigliamento, si è puntato molto sulla rivalutazione del vigneto con la valorizzazione di molti vitigni autoctoni (negroamaro, malvasia nera, primitivo, uva di Troia, bombino bianco e nero).
Questo ha fatto sì che la qualità generale di vini sia costantemente aumentata, mantenendo comunque un eccellente rapporto con il prezzo. Di pari passo sono arrivati i riconoscimenti sia a livello nazionale, che internazionale e finalmente il vino pugliese si è fatto conoscere in tutto il mondo. Nelle pagine che seguiranno esamineremo i vini doc pugliesi per farvi conoscere di ognuno le caratteristiche, le zone di produzione, e gli abbinamenti con la gastronomia.
Moscato di Trani DOC
D.M. 11/09/74 (G.U. n. 63 del 06/03/75)
Con le uve di Moscato bianco, noto localmente anche come Moscato di Trani o Moscato reale, e con l’eventuale aggiunta di altre uve con aroma di Moscato, prodotte nella zona che da Bisceglie si spinge lungo la costa adriatica sino a Barletta per poi continuare verso l’interno sino a comprendere, in tutto o in parte, il territorio di altri comuni delle province di Bari e di Foggia, da tempo immemorabile, si prepara una squisito vino "dolce naturale" con le seguenti caratteristiche: colore giallo dorato; odore intenso, aroma caratteristico; sapore dolce, vellutato. Gradazione minima: 14,5°. Affinamento obbligatorio: cinque mesi. Uso: da dessert. Viene prodotto anche nel tipo "liquoroso" con una gradazione minima di 18° e un invecchiamento obbligatorio di un anno.
Aleatico di Puglia DOC
D.M. 29/05/73 (G.U. n. 214 del 20/08/73)
Da tempo immemorabile si prepara in Puglia questo squisito vino "dolce naturale" che invecchiato assume un delicato profumo. Prodotto con le uve di Aleatico, con l’eventuale aggiunta di quelle di Negroamaro, Malvasia nera e Primitivo, ha un colore rosso granato più o meno intenso, con riflessi violacei, tendente all’arancione con l’invecchiamento; aroma delicato caratteristico; sapore pieno, moderatamente dolce, vellutato. Gradazione minima: 15°. Con un leggero appassimento delle uve e con una gradazione minima di 18,5° si ottiene il tipo "liquoroso" dal sapore pieno, caldo, dolce, armonico, gradevole. Affinamento obbligatorio: cinque mesi. Invecchiamento obbligatorio: tre anni per la "riserva". Uso: da dessert.
Alezio DOC
D.M. 09/02/83 (G.U. n. 264 del 26/09/83)
Nella parte più meridionale della regione, in tutto il territorio comunale di Alezio e di altri comuni della provincia di Lecce, con le uve dei vitigni Negroamaro e con l’eventuale aggiunta di quelle di Malvasia nera di Lecce, Sangiovese e Montepulciano, si producono due vini, uno rosso e l’altro rosato.
Brindisi DOC
D.M. 22/11/79 (G.U. n. 111 del 23/04/80)
Nella zona che comprende tutto il territorio dei comuni di Brindisi e Mesagne (provincia di Brindisi), con le uve del vitigno Negroamaro e con l’eventuale aggiunta di quelle di Malvasia nera di Brindisi, Sussumaniello, Montepulciano e Sangiovese, vengono prodotti due vini, uno rosso e uno rosato.
Cacc'e Mmitte di Lucera DOC
D.M. 13/12/75 (G.U. n. 82 del 29/03/76)
Nella parte nord della regione, e in particolare su tutto il territorio amministrativo dei comuni di Lucera, Troia e Biccari (provincia di Foggia), con le uve dei vitigni Uva di Troia, Montepulciano, Sangiovese, Malvasia nera di Brindisi, Trebbiano toscano, Bombino bianco e Malvasia del Chianti, viene prodotto questo vino dal colore rosso rubino più o meno carico; odore caratteristico, intenso; sapore pieno, armonico con retrogusto caratteristico. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da pasto.
Castel del Monte DOC
D.M. 19/05/71 (G.U. n. 188 del 26/07/71)
Castel del Monte, uno dei monumenti più famosi della Puglia, da’ il nome a diversi vini rinomati prodotti in una ristretta zona della provincia di Bari, comprendente l’intero territorio amministrativo di Minervino Murge e parte di quello di una decina di comuni limitrofi, tra i quali Andria, dove si trova appunto il castello.
Copertino DOC
D.M. 02/11/76 (G.U. n. 27 del 29/01/77)
Al Sud della regione, in vari comuni della provincia di Lecce, tra cui Copertino, con le uve di Negroamaro e con l’eventuale aggiunta di quelle di Malvasia nera di Brindisi, Malvasia nera di Lecce, Montepulciano e Sangiovese, si producono i seguenti tipi di vino:Rosso,Rosato.
Nardo' DOC
D.M. 06/04/87 (G.U. n. 226 del 28/09/87)
Con le uve di Negroamaro e con l’eventuale aggiunta di quelle di Malvasia nera di Brindisi, Malvasia nera di Lecce e Montepulciano si producono, nel territorio comunale di Nardò e Porto Cesareo (provincia di Lecce), questi due vini: Rosso e Rosato.
Orta Nova DOC
D.M. 26/04/84 (G.U. n. 274 del 04/10/84)
Nel territorio amministrativo dei comuni di Orta Nova e Ordona e in parte di quello di altri comuni della provincia di Foggia, dalle uve del vitigno Sangiovese, con l’eventuale aggiunta di quelle di Uva di Troia, Montepulciano, Lambrusco Maestri e Trebbiano toscano, si ottengono questi due tipi di vino:Rosso e Rosato.
Ostuni DOC
D.M. 13/01/72 (G.U. n. 83 del 28/03/72)
La notorietà di questo vino della provincia di Brindisi è antica, considerato che già nel 1600 si scriveva sul vino di Ostuni. Oggi viene prodotto nei tipi bianco e rosso; quest’ultimo denominato "Ottavianello" dal nome del vitigno omonimo.
Primitivo di Manduria DOC
D.M. 30/10/74 (G.U. n. 60 del 04/03/75)
Prodotto con le uve dell’omonimo vitigno (Primitivo), nel territorio comunale di Manduria (da cui prende il nome), oltre che in quello di altri comuni delle province di Taranto e di Brindisi, è un vino rosso tendente al violaceo e all’arancione con l’invecchiamento; ha aroma leggero caratteristico; sapore gradevole, pieno, armonico, tendente al vellutato con l’invecchiamento; può essere anche leggermente amabile. Gradazione minima: 14°. Uso: da pasto. Affinamento obbligatorio: nove mesi. Questo vino viene prodotto anche in altre tipologie adatte per i fine pasto: Dolce Naturale – gradazione minima: 16°. Affinamento obbligatorio: nove mesi. Liquoroso Dolce Naturale – gradazione minima: 17,5°. Invecchiamento obbligatorio: due anni. Liquoroso Secco – gradazione minima: 18°. Invecchiamento obbligatorio: due anni.
Rosso Barletta DOC
D.M. 01/06/77 (G.U. n. 278 del 12/10/77)
Prodotto in tutto il territorio comunale di Barletta ed in parte di quello di Andria e Trani (in provincia di Bari) e in tutto il territorio di S. Ferdinando di Puglia e Trinitapoli (in provincia di Foggia), con le uve del vitigno Uva di Troia e con l’eventuale aggiunta di quelle di Montepulciano, Sangiovese e di Malbek, è un vino dal colore rubino granato tendente ad assumere riflessi arancioni con l’invecchiamento; odore vinoso caratteristico; sapore asciutto, armonico, di corpo. Gradazione minima: 12°. Uso: da pasto. Con un invecchiamento di almeno due anni, questo vino può portare in etichetta la qualificazione "invecchiato".
Rosso Canosa DOC
D.M. 24/02/79 (G.U. n. 198 del 20/07/79)
Prodotto nel territorio comunale di Canosa di Puglia (provincia di Bari) con le uve del vitigno Uva di Troia e con l’eventuale aggiunta di quelle di Montepulciano, Sangiovese e, in minima parte, di altri vitigni della zona, questo vino ha colore rosso rubino, più o meno intenso tendente ad assumere riflessi arancioni con l’invecchiamento; odore vinoso, alcolico, gradevole, con profumo caratteristico; sapore asciutto, sapido di buon corpo, giustamente tannico con retrogusto amarognolo gradevole. Gradazione minima: 12°. Uso: da pasto, se invecchiato da arrosto. Con una gradazione di 13° e due anni di invecchiamento, questo vino può portare la dizione aggiuntiva "riserva".
Galatina DOC
Dd 21/04/97 (G.U. n. 104 del 07/05/97)
Nell’intero territorio amministrativo dei comuni di Galatina (da cui il nome), Cutrofiano, Aradeo, Neviano, Secli, Sogliano Cavour e Collepasso, tutti in provincia di Lecce, si producono i seguenti vini:Bianco,Rosso,Rosato,Chardonnay,Negroamaro,Negroamaro Riserva,Novello.
Gioia del Colle DOC
D.M. 11/05/87 (G.U. n. 248 del 23/10/87)
In una vasta zona della provincia di Bari, che comprende il comune di Gioia del Colle, si producono diversi tipi di vino che prendono il nome appunto da detta località.
Gravina DOC
D.M. 04/06/83 (G.U. n. 23 del 24/01/84)
Questo vino viene prodotto nell’intero territorio comunale di Gravina, Poggiorsini e in parte di quello dei comuni di Altamura e Spinazzola, in provincia di Bari. Ottenuto con le uve di Malvasia del Chianti, Greco di Tufo e Bianco d’Alessano con l’eventuale aggiunta di quelle di Bombino bianco, Trebbiano toscano e Verdeca; ha colore paglierino tendente al verdolino; odore caratteristico, gradevole; sapore secco o amabile, fresco, sapido, armonico, delicato talvolta un po’ vivace. Gradazione minima: 11°. Uso: da pesce se secco, da fine pasto se amabile. Si produce anche nel tipo "spumante".
Leverano DOC
D.M. 15/09/79 (G.U. n. 41 del 12/02/80)
Nell’intero territorio amministrativo del comune di Leverano, in provincia di Lecce, viene prodotto l’omonimo vino nei tipi:Bianco,Bianco Passito,Bianco Vendemmia Tardiva,Rosso,Rosso Novello,Rosso Riserva,Rosato,Malvasia Bianca,Negramaro o Negro Amaro Rosso,Negramaro o Negro Amaro Rosato.
Lizzano DOC
D.M. 21/12/88 (G.U. n. 144 del 22/06/89)
Nell’intero territorio dei comuni di Lizzano, Faggiano e in parte di quello di Taranto, nell’omonima provincia, vengono prodotte diverse tipologie di vino.
Locorotondo DOC
D.M. 10/06/69 (G.U. n. 211 del 19/08/69)
La zona di produzione di questo vino, tipica per i suoi caratteristici "trulli", è situata a cavallo delle province di Bari e Brindisi e interessa l’intero territorio dei comuni di Locorotondo, Cisternino e parte di quello di Fasano. Ottenuto con le uve di Verdeca, Bianco d’Alessano e con l’eventuale aggiunta di quelle di Fiano, Bombino e Malvasia toscana, ha colore verdolino o paglierino chiaro; odore delicato, caratteristico, gradevole; sapore asciutto, delicato. Gradazione minima: 11°. Uso: da aperitivo o da pesce. Viene prodotto anche nel tipo "spumante".
Martina Franca DOC
D.M. 10/06/69 (G.U. n. 211 del 19/08/69)
Con le stesse uve con cui si produce il "Locorotondo", nella zona attigua comprendente il territorio dei comuni di Martina Franca (Taranto), Alberobello (Bari), Ceglie Messapico, Cisternino e Ostuni (Brindisi), si produce questo vino, altrettanto noto da antica data, che porta il nome del maggiore centro di produzione; ha colore verdolino o paglierino chiaro; odore vinoso, delicato, caratteristico, gradevole; sapore asciutto, delicato. Gradazione minima: 11°. Uso: da aperitivo o da pesce. Viene prodotto anche nel tipo "spumante".
Matino DOC
D.M. 19/05/71 (G.U. n. 187 del 24/07/71)
Nella parte delle "Murge Salentine", che comprende l’intero territorio comunale di Matino (Lecce) e parte di quello dei comuni confinanti, in prevalenza con le uve di Negroamaro, cui si uniscono talvolta modeste percentuali di uve di Malvasia nera e/o Sangiovese, si ottengono due apprezzati vini:Rosso e Rosato.
Rosso Cerignola DOC
D.P.R. 26/6/74 (G.U. n. 285 del 31/10/74)
Cerignola, in provincia di Foggia, uno dei maggiori centri agricoli della Puglia, ha dato il nome a questo gradevole vino ottenuto prevalentemente dalle uve dei vitigni Uva di Troia e Negroamaro, a cui possono essere aggiunte modeste percentuali di uve di altri vitigni a frutto rosso (Sangiovese, Barbera, Montepulciano e Malbek) e a frutto bianco (Trebbiano toscano); ha colore che va dal rosso rubino più o meno intenso al rosso mattone con l’invecchiamento; odore vinoso alcolico, gradevole; sapore asciutto, sapido, di buon corpo, giustamente tannico, armonico, retrogusto amarognolo gradevole. Gradazione minima: 12°. Uso: da pasto. Con una gradazione minima di 13° e due anni di invecchiamento, questo vino può essere qualificato "riserva".
Salice Salentino DOC
D.M. 08/04/76 (G.U. n. 224 del 25/08/76)
Con le uve del vitigno Negroamaro, alle quali possono essere aggiunte (massimo 20%) quelle di Malvasia nera di Lecce e di Malvasia nera di Brindisi, prodotte in diversi comuni delle province di Lecce e Brindisi, si ottengono i seguenti vini: Rosso, Rosato,Aleatico Dolce,Aleatico Liquoroso Dolce,Bianco,Pinot Bianco.
San Severo DOC
D.M. 19/04/68 (G.U. n. 138 del 01/06/68)
Nel territorio del comune di San Severo e in quello di altri comuni limitrofi della provincia di Foggia si producono i seguenti vini:Bianco,Rosso e Rosato.
Squinzano DOC
D.M. 06/07/76 (G.U. n. 230 del 31/08/76)
Con le uve di Negroamaro, cui talvolta si uniscono quelle di Malvasia nera di Brindisi, Malvasia nera di Lecce e Sangiovese, prodotte nell’intero territorio dei comuni di Squinzano, S. Pietro Vernotico, Torchiarolo, Novoli e in parte di quello di altri comuni della provincia di Lecce, si ottengono questi due vini:Rosso,Rosato.
Daunia IGT
D.M. 12/09/95 (G.U. n. 237 del 10/10/95)
Murgia IGT
D.M. 12/09/95 (G.U. n. 237 del 10/10/95)
Puglia IGT
D.M. 12/09/95 (G.U. n. 237 del 10/10/95)
Salento IGT
D.M. 12/09/95 (G.U. n. 237 del 10/10/95)
Tarantino IGT
D.M. 12/09/95 (G.U. n. 237 del 10/10/95)
Valled'Itria IGT
D.M. 12/09/95 (G.U. n. 237 del 10/10/95)
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