Vini DOC, DOCG e IGT della Sardegna

Elenco produttori sardi

Prodotti tipici sardi

 

 

Cucina e ricette della Sardegna

Mappa dei vini sardi

La Sardegna è ai primi posti in Italia per la produzione di vini DOC, con le sue 18 Denominazioni di Origine.

La Vitis Vinifera in Sardegna è da ritenersi una pianta indigena selvatica. I popoli che giunsero in Sardegna nel corso dei secoli contribuirono allo sviluppo della vite e del vino in Sardegna. Dopo le distruzioni legate alle invasioni barbariche, la viticoltura riprese vita con l'arrivo dei bizantini che introdussero il vitigno della Malvasia nelle zone di Bosa e Cagliari, inoltre introdussero normative che regolavano le produzioni vitivinicole in un'agricoltura ormai consolidata. Anche il successivo periodo Giudicale fù incentrato sull'incremento regolamentato delle produzioni e alla protezione dei vitigni autoctoni e il commercio dei vini sardi.

Con la dominazione spagnola vennero introdotte le cultivar (Cannonau, Bovale, Girò, Vermentino) che con il tempo sarebbero diventate parte degli attuali vitigni autoctoni sardi. A questo periodo di forte espansione della vite e dei vini sardi nell' 800 seguirono le distruzioni legate al passaggio della filossera che decimò buona parte degli impianti viticoli della Sardegna; fù proprio allora che nacque l'azienda "Sella e Mosca" e che contribui a rifornire di barbatelle i viticoltori europei per la ricostruzione dei vigneti.

 

 

In tempi recenti la superficie coltivata a vite in Sardegna ha subito una notevole riduzione. La produzione di vino in Sardegna è programmata sulla base delle direttive CEE, che tuttavia hanno permesso la produzione di vini di media e alta qualità. A fianco delle Cantine Sociali si sono sviluppate molte aziende vinicole private, molte delle quali hanno puntato sulla rivalutazione dei vitigni autoctoni e hanno dato vita a vini che competono con le migliori produzioni italiane. Non a caso, la maggior parte dei vini sardi viene venduta fuori dalla Sardegna e sopratutto all'estero.

La produzione dei vini sardi è concentrata sui vini rossi di qualità, ma grazie alla spinta del Vermentino di Gallura, l'unica DOCG della regione, anche i vini bianchi hanno avuto un incremento sino ad attestarsi al 45% della produzione.

Vini DOC IGT sardi sardegna

I vini DOC sardi

Cannonau di Sardegna DOC
D.M. 21/07/72 (G.U. n. 248 del 21/09/72)
Ottenuto con le uve del vitigno Cannonau, importato in Sardegna dalla Spagna dove è noto con il nome Alicante, e con l’eventuale aggiunta di quelle di altri vitigni locali, coltivati nell’intero territorio regionale. La sottodenominazione geografica "Oliena" o "Nepente di Oliena" è riservata al Cannonau di Sardegna quando le uve provengono dai vigneti ubicati nell’intero territorio comunale di Oliena e in parte in quello di Orgosolo (provincia di Nuoro); la sottodenominazione "Capo Ferrato" è riservata al vino proveniente dai vigneti situati nei comuni di Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu e Villasimius (provincia di Cagliari) e quella "Jerzu" è riservata al Cannonau prodotto nei comuni di Jerzu e Cardedu (provincia di Nuoro). È un vino dal colore rosso rubino più o meno intenso, tendente all’arancione con l’invecchiamento; odore gradevole, caratteristico; sapore secco, sapido. Gradazione minima: 12,5°. Affinamento obbligatorio: sette mesi. Uso: da pasto. La "riserva" deve avere una gradazione di 13° e due anni di invecchiamento. Si produce anche nel tipo "rosato": vino con le stesse caratteristiche del rosso ma dal colore rosa brillante. Con le uve rispondenti alle condizioni previste per la produzione della tipologia "riserva", usando nella preparazione soltanto l’aggiunta di alcol di origine viticola al mostro o al vino naturale di base, vengono prodotti anche i tipi: "liquoroso secco" con una gradazione minima di 18° e "liquoroso dolce naturale" con una gradazione minima di 16°.

Monica di Cagliari DOC
D.M. 18/04/79 (G.U. n. 274 del 06/10/79)
Con le uve del vitigno Monica, caratteristico del Campidano di Cagliari, nell’ambito di detta provincia e di quella di Oristano, si preparano diversi tipi di vino. Dolce Naturale - Secco o Dry – ha colore rosso rubino tenue, tendente all’arancione con l’invecchiamento; odore etereo, intenso, ma delicato; sapore gradevole, morbido e vellutato. Gradazione minima: 14,5° per il tipo "dolce" ; 14° per il tipo "secco" o "dry". Uso: da fine pasto. Liquoroso Dolce Naturale - Liquoroso Secco o Dry – ha le stesse caratteristiche dei precedenti, ma con maggiore finezza nell’odore e nel sapore ed un più spiccato aroma. Gradazione minima: 17,5°. Uso: da dessert. Affinamento obbligatorio: nove mesi. Con un invecchiamento di almeno due anni, questi vini possono essere qualificati "riserva".

Monica di Sardegna DOC
D.M. 01/09/72 (G.U. n. 309 del 28/11/72)
Con le uve di Monica, tipico vitigno sardo diffuso ovunque nell’isola, e con l’eventuale aggiunta di quelle di altri vitigni a bacca bianca della regione, si ottiene questo gradevole vino dal colore rosso rubino chiaro, brillante, tendente all’amaranto con l’invecchiamento; profumo intenso, etereo, gradevole; sapore asciutto oppure amabile, sapido con caratteristico retrogusto. Gradazione minima: 11°. Uso: da pasto se secco, da fine pasto se amabile. Affinamento obbligatorio: sei mesi. Con un anno di invecchiamento ed una gradazione di 12,5°, il tipo secco, può portare la qualificazione "superiore". Viene prodotto anche nel tipo "frizzante naturale".

Moscato di Cagliari DOC
D.M. 10/01/79 (G.U. n. 153 del 06/06/79)
Tra i vitigni coltivati nel Campidano di Cagliari e nella provincia di Oristano si trova pure il Moscato bianco con le cui uve si produce un prelibato vino dolce nelle due tipologie: Dolce Naturale – ha colore giallo dorato, brillante; odore intenso, aroma caratteristico; sapore squisitamente dolce, vellutato che ricorda l’uva. Gradazione minima: 15°. Affinamento obbligatorio: cinque mesi. Uso: da fine pasto. Liquoroso Dolce Naturale – con alcolizzazione del vino base o del mosto; ha le stesse caratteristiche del vino precedente ma con maggiore finezza nell’odore e nel sapore ed un più spiccato aroma. Gradazione minima: 17,5°. Uso: da dessert. Affinamento obbligatorio: cinque mesi. Con un invecchiamento di almeno un anno, questo vino può essere qualificato "riserva".

 

 

Moscato di Sardegna DOC
D.M. 13/12/79 (G.U. n. 149 del 02/06/80)
In terreni tradizionali, non superiori ai 450 metri sul livello del mare, situati nell’intero territorio della Sardegna, si coltiva il vitigno Moscato bianco dalle cui uve, con l’eventuale aggiunta di altre uve bianche, si ottiene questo vino "spumante" dal colore giallo paglierino, brillante; odore aromatico, delicato, caratteristico; sapore dolce, delicato, fruttato, caratteristico di Moscato. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da fine pasto. Le sottodenominazioni geografiche "Tempio Pausania" o "Tempio" e "Gallura" sono riservate al vino prodotto in Gallura, nei territori di alcuni comuni in provincia di Sassari e di altri in provincia di Nuoro.

Moscato di Sorso-Sennori DOC
D.M. 31/03/72 (G.U. n. 193 del 26/07/72)
Nella ristretta zona dei comuni di Sorso e di Sennori, a nord di Sassari, che si affaccia sul Golfo dell’Asinara, si coltiva il Moscato bianco con il quale si produce questo ottimo vino moscato noto con il nome di "Moscato di Sorso-Sennori" o più semplicemente "Moscato di Sorso" o "Moscato di Sennori"; ha un colore giallo dorato carico; aroma caratteristico, intenso; sapore dolce, pieno, fine. Gradazione minima: 15°. Uso: da fine pasto. Affinamento obbligatorio: cinque mesi. Si produce anche nel tipo "liquoroso dolce".

Vermentino di Sardegna DOC
D.M. 23/02/88 (G.U. n. 3 del 04/01/89)
Prevalentemente con le uve del vitigno Vermentino e con l’eventuale aggiunta (massimo 15%) di quelle provenienti da altri vitigni a bacca bianca, in tutto il territorio della regione Sardegna si produce questo vino dal colore che va dal bianco carta al giallo paglierino tenue, con leggeri riflessi verdolini, brillante; profumo caratteristico, delicato e gradevole; sapore secco o amabile, sapido, fresco, acidulo, con leggero retrogusto amarognolo. Gradazione minima: 10,5°. Uso: da aperitivo o da pesce. Si produce anche nel tipo "spumante" con una spuma intensa, con perlage fine e persistente; colore e profumo uguale al tipo tranquillo; sapore secco o amabile, sapido, fresco, con retrogusto amarognolo. Gradazione minima: 11°.

Vernaccia di Oristano DOC
D.M. 11/08/71 (G.U. n. 247 del 30/10/71)
Probabilmente introdotta nel territorio di Oristano dalla Spagna, verso la fine del XIV secolo, la Vernaccia definita "di Oristano", per non confonderla con altri vitigni di Vernaccia, ha sempre fornito questo vino generoso e squisito dal colore giallo dorato ambrato; profumo delicato, alcolico, con sfumature di fior di mandorlo; sapore fino, sottile, caldo, con leggero e gradevole retrogusto di mandorle amare. Gradazione minima: 15°. Uso: da fine pasto. Con una gradazione di 15,5° e tre anni di invecchiamento, questo vino può portare la qualifica "superiore". Per la "riserva" occorrono quattro anni di invecchiamento. Si produce anche nel tipo "liquoroso dolce" con un invecchiamento di due anni e una gradazione di 16,5°, e nel tipo "secco" o "dry" con una gradazione di 18°.

Malvasia di Cagliari DOC
D.M. 06/02/79 (G.U. n. 164 del 16/06/79)
Con le uve del vitigno Malvasia di Sardegna, prodotte nel territorio delle province di Cagliari e di Oristano, si ottengono questi tipi di vino: Dolce Naturale - Secco o Dry – ha colore giallo paglierino tendente al dorato; profumo intenso, delicato, caratteristico; sapore dal dolce al secco, alcolico con retrogusto amarognolo di mandorle tostate. Gradazione minima: 14°. Uso: da fine pasto. Liquoroso Dolce Naturale - Liquoroso Secco o Dry – ha le stesse caratteristiche del vino precedente ma con una maggiore finezza e un più spiccato aroma nell’odore e nel sapore. Gradazione minima: 17,5°. Uso: da dessert. Affinamento obbligatorio: nove mesi. Per i tipi "liquorosi", con un invecchiamento di almeno due anni, è prevista la qualificazione "riserva".

Nasco di Cagliari DOC
D.M. 18/04/79 (G.U. n. 274 del 06/10/79)
Nel territorio delle provincie di Cagliari e di Oristano si coltiva il vitigno Nasco con le cui uve si produce questo vino nei tipi: Dolce Naturale - Secco o Dry – ha colore dal giallo paglierino al giallo dorato; odore delicato con leggero aroma di uva; sapore gradevole, con punta lievemente amarognola, caratteristico. Gradazione minima: 14,5°. Uso: da aperitivo se secco, da fine pasto se dolce. Liquoroso Dolce Naturale - Liquoroso Secco o Dry – previa alcolizzazione del vino base o del mosto; ha colore dal giallo paglierino al giallo dorato brillante; con una maggiore finezza nell’odore e nel sapore ed un più spiccato aroma rispetto al vino precedente. Gradazione minima: 17,5. Uso: da dessert. Affinamento obbligatorio: nove mesi. Con due anni di invecchiamento è prevista la qualificazione "riserva".

Carignano del Sulcis DOC
D.M. 01/06/77 (G.U. n. 281 del 14/10/77)
Nell’ambito del Sulcis, estremo lembo sud-occidentale della Sardegna, comprendente per intero il territorio di diciassette comuni della provincia di Cagliari, con esclusione dei terreni male esposti, di scarsa profondità o fortemente erosi, particolarmente umidi e ubicati al di sopra dei 400 metri sul livello del mare, con le uve di Carignano (minimo 85%) ed eventualmente con quelle di altri vitigni a bacca rossa della zona, vengono prodotti i seguenti tipi di vino rosso e rosato.

Giro' di Cagliari DOC
D.M. 09/04/79 (G.U. n. 274 del 06/10/79)
Con le uve del vitigno Girò, prodotte nel territorio della provincia di Cagliari e in parte di quello della provincia di Oristano, viene preparato questo vino nelle tipologie: Dolce Naturale – dal colore rosso rubino, più o meno intenso, tenue; odore delicato con leggero aroma di uva; sapore gradevole, caldo e vellutato. Gradazione minima: 14,5°. Uso: da fine pasto. Viene prodotto anche nel tipo "secco" o "dry" con gradazione minima di 14°. Uso: da pasto. Liquoroso Dolce Naturale - Liquoroso Secco o Dry – dal colore rosso rubino tenue, brillante con una maggiore finezza nell’odore e nel sapore ed un più spiccato aroma. Gradazione minima: 17,5°. Uso: da dessert. Affinamento obbligatorio: nove mesi. Con un invecchiamento di due anni, di cui uno in legno, questi vini possono essere qualificati "riserva".

Malvasia di Bosa DOC
D.M. 21/07/72 (G.U. n. 255 del 28/09/72)
Dal tempo della dominazione bizantina, è stata importata in Sardegna una Malvasia o Uva grossa diffusasi successivamente come Malvasia di Sardegna. Oggi viene coltivata in varie zone dell’isola, fra cui quella centro-orientale, nel tratto compreso fra le foci del Riu Mannu a sud ed Isola Rossa, nei pressi di Bosa (provincia di Nuoro) a nord e con le sue uve si produce questo gradevole vino nelle seguenti tipologie: Dolce Naturale - Secco – ha colore dal giallo paglierino al dorato; odore intenso delicatissimo; sapore dal dolce al secco, alcolico con retrogusto amarognolo. Gradazione minima: 15°. Uso: da fine pasto. Liquoroso Dolce Naturale - Liquoroso Secco o Dry – ha le stesse caratteristiche dei precedenti ma con una maggiore finezza e un più spiccato aroma sia nell’odore che nel sapore. Gradazione minima: 17,5°. Uso: da dessert. Invecchiamento obbligatorio: due anni.

Mandrolisai DOC
D.M. 06/06/81 (G.U. n. 44 del 15/02/82)
In alcuni comuni della provincia di Nuoro e nel comune di Samugheo in provincia di Oristano, dalle uve di Bovale sardo, Cannonau e Monica, con l’eventuale aggiunta di altre uve della zona, si ottengono questi due tipi di vino:Rosso e Rosato.

Nuragus Di Cagliari DOC
D.M. 11/05/87 (G.U. n. 245 del 20/10/87)
Con le uve di Nuragus, vecchio e fertile vitigno sardo portato dagli antichi navigatori Fenici e utilizzato per ornare i "nuraghi", e con l’eventuale aggiunta di quelle di altri vitigni a bacca bianca, in tutta la provincia di Cagliari, in quella di Oristano e in alcuni comuni della provincia di Nuoro, si produce questo vino dal colore paglierino tenue, talvolta con leggeri riflessi verdolini; odore vinoso, gradevole; sapore secco oppure amabile, sapido, armonico leggermente acidulo, gradevole di buona beva. Gradazione minima: 10,5°. Uso: da antipasto e da pesce se secco, da fine pasto se amabile. Si produce anche nel tipo "frizzante naturale".

Sardegna Semidano DOC
D.M. 28/08/95 (G.U. n. 248 del 23/10/95)
Nell’intero territorio delle province di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, con le uve del vitigno Semidano (minimo 85%), a cui possono essere aggiunte quelle di altre varietà a bacca bianca della zona, non aromatiche, si produce questo vino bianco dal colore giallo paglierino con riflessi tendenti al dorato; profumo delicato di fruttato, caratteristico; sapore morbido, sapido, fresco. Gradazione minima: 11°. Uso: da pesce. Viene prodotto anche nel tipo "superiore", con una gradazione minima di 13°, e nel tipo "spumante", dal "perlage" fine e persistente; colore giallo paglierino con riflessi tendenti al verdognolo; odore caratteristico, delicato; sapore sapido, fresco, secco o amabile o dolce, leggermente aromatico. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da aperitivo se secco, da fine pasto se amabile o dolce. Con le uve sottoposte ad appassimento naturale su pianta o su graticci, si ottiene il tipo "passito" dal colore giallo oro; odore intenso, etereo, di frutta matura; sapore dolce, pieno, mielato. Gradazione minima: 15°. Uso: da fine pasto. Il vino bianco tranquillo con una gradazione minima di 11,5° ottenuto da uve provenienti dai vigneti situati nel territorio amministrativo del comune di Mogoro e di altri otto comuni vicini, in provincia di Oristano, e in quello dei comuni di Collinas, Sardara e Villanovaforru, in provincia di Cagliari, si fregiano in etichetta dell’indicazione della sottozona "Mogoro".

Vermentino di Gallura DOCG
D.M. 11/09/96 (G.U. n. 221 del 20/09/96)
Nell’estremo lembo nord-orientale della Sardegna, denominato "Gallura", e in particolare nell’intero territorio di ventuno comuni della provincia di Sassari e in quello di Budoni e San Teodoro in provincia di Nuoro, con le uve di Vermentino (95-100%), a cui possono essere aggiunte minime quantità di uve di altri vitigni locali a bacca bianca, non aromatici, si produce da tempo questo gradevole vino dal colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli; profumo sottile, intenso, delicato; sapore alcolico, morbido, con retrogusto leggermente amarognolo. Gradazione minima: 12°, 13° per il tipo "superiore". Uso: da pesce.

Alghero DOC
D.M. 19/08/95 (G.U. n. 241 del 14/10/95)
Nell’intero territorio del comune di Alghero, da cui prende il nome, e in quello di Olmedo, Ossi, Tissi, Usini, Uri e Ittiri, in provincia di Sassari, e in parte del territorio del capoluogo stesso, si producono i seguenti tipi di vino: Bianco , Frizzante Bianco, Spumante Bianco, Passito,Rosato, Rosso,Novello,Spumante Rosso,Liquoroso,Torbato,Torbato Spumante, Sauvignon, Chardonnay, Chardonnay Spumante, Vermentino Frizzante,Sangiovese,Cagnulari o Cagniulari. Con le uve di Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon e/o Carmenére si ottiene il tipo:Cabernet.
Arborea DOC D.M. 11/05/87 (G.U. n. 277 del 26/11/87) In parte del territorio della provincia di Oristano si producono i seguenti tipi di vino:Sangiovese Rosso,Sangiovese Rosato,Trebbiano.
Barbagia IGT D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)
Campidano di Terralba DOC D.M. 15/11/75 (G.U. n. 61 del 06/03/76) Prodotto in vari comuni della provincia di Cagliari e in altri della provincia di Oristano, con le uve di Bovale sardo e Bovale di Spagna e con l’eventuale aggiunta di quelle di Pascale di Cagliari, Greco nero e Monica, è un vino dal colore rosso rubino più o meno chiaro; odore vinoso, intenso; sapore asciutto, sapido, pieno, caratteristico. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da pasto. Affinamento obbligatorio: cinque mesi.

I vini IGT sardi


Colli del Limbara IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Isola dei Nuraghi IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Marmilla IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Nurra o Nurra Algherese IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Ogliastra IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Parteolla IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Planargia IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Provincia di Nuoro o Nuoro IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Romangia IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Sibiola IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Tharros IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Trexenta IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Valle del Tirso IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

Valli di Porto Pino IGT
D.M. 12/10/95 (G.U. n. 259 del 06/11/95)

 

 

 

Ultimi articoli sezione: Wellness Gourmet

Vacanza culinaria rovinata cosa fare e come ottenere il rimborso Wizzair

Filetti di merluzzo in padella: un piatto classico ma intrigante che può essere preparato in pochissimo tempo anche da chi ha poca dimestichezza con i fornelli.

Il fish and chips in Inghilterra: irrinunciabile

Il conosciutissimo fish and chips non è solo uno dei piatti più famosi della cucina britannica, ma per gli abitanti del Regno Unito non è niente di meno che un'autentica istituzione.

Un viaggio on the road nella cucina siciliana

La particolarità della cucina siciliana sta soprattutto nella commistione di culture che hanno contribuito a creare dei piatti davvero unici.

Perché scegliere l'aceto di vino bianco: benefici e usi in cucina

Aceto di vino: quale scegliere per le ricette, bianco o rosso? Scopri le caratteristiche dell’aceto di vino, i pro e i contro e i prodotti bio De Nigris.

 

Cucina e ricette del Lazio

La cucina e le ricette tipiche laziali: dall'amatriciana alla porchetta.

Il miele non è una medicina!

Il miele non è una medicina! La nostra battaglia contro la disinformazione.

Cucina piemontese - Ricette piemontesi

La cucina regionale piemontese è una delle più ricche e interessanti del panorama italiano, è anche una delle più conosciute e apprezzate all'estero.

Cucina e ricette dell'Emilia Romagna

La cucina emiliana e romagnola: ricette e piatti tipici.