Indirizzo: Cadipietra
Località: Valle Aurina Bolzano
Provincia: Bolzano
Telefono: 348 3547329
Prodotti: formaggi
Note: Produttore di "Graukäse della Valle Aurina", presidio Slow food. Il Graukäse della Valle Aurina (Formaggio Grigio) appartiene alla famiglia dei Sauerkäse, i formaggi a coagulazione acida che non prevedono lutilizzo del caglio, diffusi nellarco alpino tirolese. Già questo particolare testimonia di unorigine antichissima, pre-tecnologica, e colloca di diritto il Formaggio Grigio nel ristretto novero dei prodotti di sussistenza della magra economia montanara di un tempo. E magro il Graukäse lo è davvero, forse il più magro dei formaggi, tanto che la materia grassa sul residuo secco non supera il due per cento. Lorigine di tale peculiarità sta nella sua stessa natura. Si tratta infatti di un prodotto realizzato con il latte avanzato dalla produzione del burro, che, assieme alle grigie farine daltura e al porco domestico, stava alla base della dieta tirolese di montagna fino a pochi decenni fa. In Alto Adige, il cuore dellantico Tirolo, il Graukäse ha conosciuto particolare diffusione soprattutto in valle Aurina e nelle valli che da questa si dipartono: Selva dei Molini e Rio Bianco. Per trovare i primi documenti scritti sulla presenza di questo antico formaggio di latte vaccino in Valle Aurina bisogna però risalire almeno al 1325, e consultare i registri di Castel Badia (Sonnenburg), che per secoli ospitò un convento per le figlie della nobiltà locale. Ad esse spettavano le decime più golose, spesso in prodotti naturali, tra cui, ovviamente il Graukäse, e specialmente quello di Rio Bianco, considerato il migliore. Negli ultimi decenni, linvasione di formaggi di valle e di latteria ha relegato lentamente la produzione del Graukäse quasi esclusivamente allambito domestico, nei masi di montagna e in un paio di latterie sociali, che utilizzano però latte pastorizzato e fermenti. Loriginale tecnica di produzione del Graukäse della Valle Aurina prevede una sola lavorazione al giorno. Una volta scremato, il latte rimane nel contenitore fino a due giorni, in questo arco di tempo si innesta la coaugulazione acida. La massa viene quindi riscaldata molto lentamente e portata fino a un massimo di 55°C. La cagliata viene quindi estratta a mano con un telo di cotone o lino e poi appesa per favorire la spurgatura. Dopo circa mezzora viene frantumata con le mani. Segue la salatura a secco e leventuale aggiunta di un pizzico di pepe. La massa passa quindi negli in stampi rotondi o quadrati (le forme possono pesare dai 500 grammi ai 7 chili) e pressata a mano. La stagionatura avviene in un ambiente temperato (a circa 25°C) e a umidità naturale. Il formaggio stagiona quindi fino a due, tre settimane su ripiani di abete. Le forme non vengono pulite durante la stagionatura ma sono regolarmente rivoltate. Si pratica anche una particolare stagionatura a freddo: la maturazione a circa 25°C viene interrotta dopo una decina di giorni e le forme vengono portate in un posto più freddo dove continua la maturazione fino a 12 settimane al massimo. Quasi scomparsa è invece la produzione in Val Venosta, dove si seguiva invece un procedimento a caldo, con il fieno. Durante la stagionatura il Graukäse sviluppa muffe fungine grigio-verdi. Non stupisce quindi il suo sapore forte e lodore potente e penetrante, la forma irregolare. Non ha crosta, la pasta si presenta marmorizzata, con nocciolo interno bianco-gesso che, a seconda del grado di maturazione, può diventare giallo e untuoso e dallodore penetrante fatto di note pronunciate, decise, di animale date dalle componenti acidule e fermentative. Predominante è una nota di amaro, che si evolve in modo sempre più marcato, a seconda della quantità di siero che il casaro decide di lasciare al momento dello spurgatura. L'abbinamento classico è degustare pezzetti di Graukäse condendoli con una giusta dose di olio di semi o olio doliva (più usato oggi), aceto di vino, e una piccola quantità di cipolla tagliata sottile.
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