Il fatto che le fibre siano un elemento essenziale per la nostra salute è ormai noto. Tuttavia moltissime persone continuano ad essere carenti, a soprattutto a causa dello scarso consumo di verdura e frutta, responsabile tra l'altro della tendenza al sovrappeso che colpisce ormai la maggioranza della popolazione.
Il concetto di fibre alimentari é piuttosto recente: i primi studi scientifici sull'argomento infatti, risalgono agli anni '70. Le fibre alimentari sono parti di alimenti vegetali che il nostro organismo non è in grado di assimilare: manca infatti nel nostro apparato digerente l'enzima appropriato (cellulasi).
Esse sono contenute in frutta e verdura, cereali, noci e semi, legumi.
Le fibre sono dei polisaccaridi, ossia zuccheri, ma non apportano calorie, transitano nello stomaco e nell'intestino senze essere digerite.
Esistono due tipi di fibre: quelle solubili e quelle insolubili, entrambe svolgono alcune importantissime funzioni, tra le quali:
Le fibre solubili:
Le fibre insolubili:
Molte patologie sono associate alla carenza di fibre, alcune in modo clamoroso: basti pensare che nell'ottocento la diverticolite era una malattia sconosciuta, la sua comparsa è coincisa con la diffusione degli alimenti raffinati (zucchero, farine, cereali), mentre prima si consumavano solamente cibi integrali.
Molte malattie sono associate ad una dieta a basso contenuto di fibre:
L'assunzione di una quantità troppo elevata di fibre, soprattutto insolubili, può determinare una riduzione dell'assorbimento di minerali come ferro e calcio. Inoltre esistono alcune patologie che sono aggravate dall'assunzione eccessiva di fibre, come il morbo di Crohn e il colon irritabile. Quindi, come sempre quando si parla di alimentazione, l'equilibrio è la parola d'ordine.
La quantità di fibre consigliata è di 25 grammi al giorno.
Per conoscere nel dettaglio il contenuto in fibre dei vari alimenti, rimando al nostro database, di seguito riporto i valori approssimativi in fibre dei vari gruppi di alimenti.
Da questi dati si possono trarre alcune importanti conclusioni:
Il problema della carenza di fibre si può risolvere in vari modi. Un modo per NON risolverlo è sicuramente quello di affidarsi ad alcuni prodotti "ricchi di fibre" che si trovano in commercio, come biscotti, cereali da colazione (tutti tranne che i bastoncini di crusca), grissini, dolci ecc, che a dispetto delle etichette che promettono alti quantitativi di fibra in realtà sono solo specchietti per le allodole.
Anche le pastiglie di crusca non sono indicate, primo perché aggirano il problema, ovvero compensano una cattiva alimentazione senza correggerla, secondo perché spesso non sono molto concentrate e spesso per ottenere un risultato significativo bisogna assumerne molte al giorno.
Il più efficace è quello di adottare una dieta ricca di verdura, almeno 500 g al giorno, e di frutta, almeno 200 g al giorno. Questi quantitativi garantiscono l'apporto di 25 g di fibre, che sono già sufficienti, alle quali vanno aggiunte quelle contenute negli altri alimenti (pane, pasta, ecc.).
Naturalmente se non si hanno problemi di stitichezza e di transito intestinale, e quindi se non c'è un problema patologico da risolvere, si può evitare l'integrazione e piuttosto cercare di inserire gradualmente alimenti ricchi di fibra nella propria dieta.
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