Il coenzima Q10 è un benzochinone, una molecola organica con una catena laterale composta da 10 unità isopreniche. Viene anche chiamato ubichinone, o vitamina Q, anche se non è un composto essenziale per l'organismo (cioè può essere sintetizzato, a differenza delle vitamine).
Diverse malattie sono associate a bassi livelli di Coenzima Q10, come la fibromialgia e l'infarto.
Altre patologie possono causare una diminuzione dei livelli di Coenzima Q10, come la depressione, la sindrome di Prader-Willi, infertilità maschile, la malattia di Peyronie, l'emicrania e il morbo di Parkinson.
L'integrazione di Coenzima Q10, come vedremo, è consigliabile soprattutto per gli ipertesi, per chi assume statine, e per le persone affette da fibromialgia.
Le statine inibiscono la produzione di colesterolo, ma anche di coenzima Q10, e questo può portare ad una compromissione della produzione di energia nei muscoli, con aumento della fatica e del dolore muscolare. Una integrazione di coenzima Q10 potrebbe alleviare alcuni di questi sintomi.
Il coenzima Q10 è presente in tutte le cellule eucariotiche, soprattutto nei mitocondri e nelle membrane cellulari. È coinvolto soprattutto nei meccanismi aerobici di produzione di energia, partecipando alle reazioni di ossidazione e di riduzione.
Il coenzima Q10 non presenta particolari controindicazioni. In alcuni soggetti può causare problemi intestinali come nausea o diarrea, o rash cutanei, seppur molto rari. Il coenzima Q10 può diminure la glicemia e può causare problemi a chi ha problemi legati alla colagulazione del sangue, e può interagire con il Cumadin, riducendone l'effetto.
Pressione alta: diversi studi hanno dimostrato una riduzione della pressione (ma solo nel 50% dei casi), tuttavia ulteriori studi sono necessari, su campioni più grandi della popolazione.
Mialgia associata all'uso di statine: molto soggetti che assumono statine per controllare i livelli di colesterolo avvertono fastidi muscolari (mialgia), che possono essere contrastati dall'integrazione di coenzima Q10. Anche in questo caso, sono necessari ulteriodi studi, su scala più vasta, per confermare questa proprietà.
Funzione antiossidante: soprattutto nei confronti della perossidazione lipidica delle membrane cellulari.
Fibromialgia: alcuni piccoli studi hanno dimostrato una riduzione dei sintomi della fibromialgia, con assunzioni di 300 mg al giorno di coenzima Q10.
Effetto antiossidante generale
Riduzione dell'ossidazione causata dall'esercizio fisico
Il dosaggio consigliato va dai 50 ai 200 mg al giorno. Il coenzima Q10 va assunto durante i pasti.
Il coenzima Q10 ha un costo non indifferente, e questo rappresenta un grande limite di questo integratore. Con le attuali conoscenze, può essere consigliato a chi ha la pressione alta o per chi soffre di problemi causati dall'uso di statine. Anche chi soffre di fibromialgia può valutare l'assunzione per qualche settimana, per misurarne l'efficacia.
Come antiossidante può essere assunto nei periodi di forte stress fisico, a cicli di 1-2 mesi, visto il costo non indifferente e l'efficacia non dimostrata al 100%.
Coenzyme Q10: a therapy for hypertension and statin-induced myalgia?
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