Qual'è la differenza tra le ricette Sì e le ricette ipocaloriche tradizionali, come quelle proposte da moltissimi dietologi, ma anche dai giornali femminili più gettonati? Consideriamo il classico menù di un piano ipocalorico classico, e confrontiamolo con i criteri della cucina Sì:
Moltissimi dietologi propongono menù di questo genere per il semplice motivo che di fronte a un paziente che non è in grado di cucinare ricette ipocaloriche, nè di quantificare ciò che mangia, lo si constringe a preparare piatti semplici ma caloricamente definiti.
Il risultato, però, è deludente, soprattutto dal lato psicologico: il primo piatto ha quasi il doppio delle calorie per 100 g di un primo Sì, è poco saziante e poco appetibile. Il secondo piatto (la verdura poco condita) compensa lo scarso indice di sazietà della pasta, ma è ancor meno appetibile di quest'ultima.
Piccola provocazione per chi pensa che i piatti della cucina tradizionale siano compatibili con la salute, basta mangiarne la giusta quantità: mettete di fianco i due piatti: qual'è il piatto principale, la pasta o le verdure? Sia il peso (170 g la pasta, oltre 200 le verdure) che il volume parlano chiaro... La pasta è il "contorno" delle verdure e non viceversa... E questo vale a maggior ragione per tutti i piatti della cucina tradizionale, che sono più calorici della pasta in bianco.
Il dietologo, dunque, sa che il suo piano dietetico deve essere saziante, ma non può insegnare al paziente come fare per renderlo anche appetibile!
Il risultato è che il soggetto ha mangiato male ed è insoddisfatto. Nasce un senso di frustrazione che mina la capacità di protrarre il piano ipocalorico per il tempo necessario.
Un primo piatto Sì pesa mediamente 400 g e ha circa 400 kcal: il risultato in termini di sazietà e di calorie ingerite è lo stesso, con queste differenze:
La cucina Sì non è un insieme di ricette ipocaloriche, adatte nei periodi di dieta, ma è la cucina di tutti i giorni, perché non fa rimpiangere il gusto di cucinare e di assaporare buoni piatti, semplicemente rende le preparazioni adatte al nostro consumo calorico!
Quello che cambia rispetto alle diete classiche non è la quantità di cibo, ma la qualità delle preparazioni!
La mug cake, letteralmente torta in tazza, è un dolcetto americano che si cuoce al microonde dentro una tazza di ceramica.
Il sanguinaccio dolce: una crema al cioccolato che per tradizione veniva fatta con il sangue di maiale, tipica del periodo di carnevale.
Pollo alle mandorle o agli anacardi: un secondo piatto che proviene dalla cucina orientale.
La ricetta della paella di pesce, chiamata paella de mariscos in Spagna, un sontuoso piatto unico.
La carbonara di zucchine light è una variante della pasta alla carbonara che si può mangiare anche a dieta.
Nel mondo degli elettrodomestici da cucina, pochi strumenti riescono a evocare un senso di professionalità e versatilità come l'impastatrice planetaria.
Chi ha intenzione di modernizzare la propria cucina ha oggi a disposizione un ampio ventaglio di possibilità, più o meno costose.
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