Conservare i muscoli dopo i 30 anni

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Salve, ho scoperto per caso il suo sito internet cibo360 e leggendo tra i vari articoli mi sono imbattuto in un argomento molto interessante. Si parlava del nuoto e della massa muscolare che può creare. Logicamente essendo il nuoto più che altro uno sport di resistenza non può andare oltre un certo limite di tonicità per i muscoli. La palestra con si suoi carichi sub massimali è l'ideale per generare lo stimolo che porta all'ipertrofia. Però viene detto che eseguendo dei training in piscina basati sulle ripetute si possono ottenere buoni risultati in termini di massa per viene utilizzata più forza. Può essere una valida alternativa alla seduta in palestra oppure se uno si dedica al nuoto basato sui sub massimali corre lo stesso il rischio di vedere svanire un po' la muscolatura creata con anni di bilanceri e manubri? P er un soggetto che ha problemi di schiena, lomabalgie e primi sintomi di ernie discali è indicato inserire queste sessioni di piscina diminuendo quelle in palestra se si vuole conservare la muscolatura costruita negli anni?

 

 

Partiamo dal concetto di base che il muscolo si adatta alla richiesta di forza al quale lo si sottopone. Nell'allenamento con i pesi la richiesta di forza è quella massima ottenibile, ed è per questo motivo che tale allenamento è quello che dà i migliori risultati per sviluppare la forza e, di conseguenza, la massa muscolare. Qualunque altro sport (nuoto compreso) comporta una richiesta di forza inferiore al massimale, per vari motivi. Ovvio che se sei al 100% della tua forma fisica costruita con l'allenamento con i pesi, facendo qualunque altro sport devi mettere in conto un peggioramento, dal punto di vista della forza massima e di ciò che ne consegue a livello estetico (in particolare, nella forma dei muscoli). Fatte queste premesse, io vedrei due scenari possibili.

 

 

1) Non riesci più ad allenarti 2-3 volte la settimana in palestra in modo ottimale, per problemi fisici. In questo caso, se il problema fisico non è risolvibile, allora devi rassegnarti a non poter mantenere il fisico che ti sei costruito, perché incompatibile con il mantenimento di articolazioni sane. Lo stesso accade, per esempio, ai runner che si ostinano a voler mantenere prestazioni raggiunte spremendo eccessivamente l'organismo, e si infortunano sempre più spesso, fino a dover abbandonare la corsa per sempre. Basterebbe andare più piano... Nel tuo caso, ci si può accontentare di un fisico leggermente meno muscoloso, ma che si possa mantenere tale più a lungo. In questo scenario il nuoto si può collocare bene perché nel nuoto le articolazioni lavorano in scarico. Questo ovviamente comporta una forma del muscolo diversa, una richiesta di forza inferiore al massimale, e quindi una certa perdita di massa e di definizione muscolare.

 

 

2) Vuoi fare sport con un ottica più salutistica, allenando il sistema cardiovascolare e contemporaneamente bruciare più calorie per mantenere una massa grassa bassa.In questo caso, io punterei su uno sport in cui utilizzi solo le gambe, per evitare ripercussioni sulla parte superiore del corpo. Infatti, in questo caso, si dà per scontato che la parte superiore la riuscieresti ad allenare in palestra in modo tale da mantenere la forza e la massa attuali. Qualunque altro allenamento (vedi nuoto) sarebbe deleterio andando a sottrarre energie preziose per gli allenamenti in palestra, e inducendo comunque una spinta catabolica e non anabolica, con conseguente peggioramento estetico. Considerando che correre con rapporto peso/altezza decisamente sfavorevole può portare ad infortuni, lo sport migliore da affiancare alla palestra sarebbe il ciclismo, magari alternandolo alla corsa, soprattutto in inverno. Se sai nuotare, ovviamente in inverno qualche seduta a nuoto non influenzerà più di tanto il tuo volume muscolare. Potresti addirittura pensare di alternare i 3 sport, tanto il tuo obbiettivo sarebbe quello di fare allenamenti di 40-50 minuti, una-due volte a settimana, a un battito cardiaco compreso tra la soglia aerobica e quella anaerobica.

 

 

 

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