Digeribilità: è così importante?

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Ho sentito che per essere molto digeribile bisogna lasciare livietare la pasta per almeno 24 ore. Gradirei sapere come posso conservarla, se la metto in frigo quando la utilizzo e' molto umida e lievita malamente, se la lascio fuori aggiungo ogni tanto della farina ma si forma una crosticina, nonostante la tenga coperta con un canavaccio. Grazie per la risposta. Cordiali saluti.

 

 

Praticamente ogni ricetta in cucina può essere fatta in diversi modi, con risultati a volte diversi, a volte identici, a volte migliori, altri peggiori. La mia filosofia è la seguente:

  • prima adotto le strategie atte a rendere ciò che mangio perfettamente salubre e con la giusta densità calorica. Se possibile, rendo il piatto "Sì", altrimenti trovo un giusto compromesso tra sazietà e appetibilità e al limite, se non ne vale la pena, non preparo il piatto in questione;
  • in secondo luogo, tolgo tutti i fronzoli inutili, cioè le pratiche che fanno perdere tempo, ma non apportano sostanziali benefici al gusto del piatto né alla sua salubrità.

In questo ragionamento la digeribilità non rientra mai, semplicemente perché io non ho problemi digestivi. Se li avessi, di certo non cercherei di migliorare la digeribilità di ciò che mangio, ma cercherei di capire perché il mio organismo è diventato debole, e punterei a risolvere il problema. A tal proposito, ho scritto un articolo sulla digeribilità.

 

 

Esempio del pane: impossibile renderlo un cibo con il giusto rapporto sazietà/appetibilità (ha 280 kcal per 100 g e rientra nei cibi poco sazianti), quindi mi limito a non renderlo ipercalorico (non aggiungo grassi). Poi, mi attengo alle regole per produrre un buon pane, cioè lievitazione di 3 ore, formatura, lievitazione di 45 minuti, infornata. Il pane è un alimento digeribilissimo e non digerirlo significa avere seri problemi. Se lo digerisco bene, non vedo perché io debba renderlo più digeribile: è contropruducente, un eccesso di digeribilità significa che avrò fame dopo poche ore e quindi diminuire la sazietà (caratteristica molto più importante).

Cercare di rendere digeribile il pane con una lunga lievitazione (a parte che difficilmente risolverebbe il problema, nel senso che aumenterebbe impercettibilmente la digeribilità) costringe a seguire una ricetta sbagliata, con tutti i problemi che ne derivano, e senza alcun tipo di vantaggio. Prima di occuparsi della digeribilità, bisognerebbe aggiustare tutto il resto (peso forma, evitare schifezze, cotture sbagliate, grassi non genuini, additivi potenzialmente nocivi, ecc ecc).

 

 

 

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