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Ho notato che la necessità per certi gruppi di persone di mangiare di più viene spesso ingigantita. Mi vengono in mente le donne incinta e i ragazzi in crescita. A entrambe le categorie viene detto di mangiare per due e anche quando si ingozzano tutti sono contenti usando come scusa il fatto che il feto o i ragazzi devono crescere. Eppure mi sembra che l'eccesso di cibo faccia male anche ai ragazzi e mi sembra che oggi giorno i ragazzi anche quando non soffrono di chiaro sovrappeso hanno spesso problemi digestivi, di stanchezza, di pelle, di resistenza. Mi sembra una generazione molto più malata delle precedenti. Allora mi chiedo qual'è la cosa giusta? È auspicabile dire ad un ragazzo di mangiare quanto vuole? È auspicabile vedere un ragazzo ingozzarsi di 12 salsiccie senza praticamente nemmeno masticarle? È auspicabile che un ragazzo segua comunque i criteri della cucina Sì al massimo aumentando le portate per coprire quel po' di calorie in più che deve assumere? Oppure è giusto che i ragazzi si strafoghino ed è meglio considerare i vincoli della cucina Sì giusti solo per le persone che non devono più crescere così velocemente o che gia hanno problemi di peso?
Come spiego nel mio testo, i vincoli della cucina Sì sono un punto di partenza che poi va adattato ai propri gusti e alle proprie esigenze.
Il mio è un libro di cucina, non una raccolta di ricette: voglio far capire qual è la direzione giusta per abbassare il set point, poi uno prende la strada che vuole per raggiungere l'obbiettivo. Chi consuma tante calorie o riesce a mangiare poco in termini di quantità può innalzare i vincoli calorici o integrare con cibi ipercalorici e io spiego come farlo, perché le mie ricette offrono il massimo della sazietà con il minimo delle calorie, quindi difficilmente si può "fare meglio" abbassando ulteriormente le calorie, ma è facilissimo aumentarle al bisogno. Veniamo ai ragazzi...
Mio padre quando ero ragazzo (tra i 12 e i 16 anni) mi chiamava "la fogna". Spesso capitava, soprattutto quando eravamo in montagna a sciare, che io spazzolavo tutto quello che rimaneva dai piatti della mia famiglia. Ricordo ancora oggi una zuppa di cipolle di cui andavo matto, una volta ne ho mangiate 4 porzioni. Il mattino, prima di andare a sciare, mangiavo 4 uova allla coque e 2-3 panini burro e marmellata.
Ricordo anche che ero ghiotto di costolette di maiale, mia mamma le preparava una volta a settimana, una volta ne ho mangiate 14.
Fortunatamente, mia mamma mi ha abituato a mangiare di tutto, quindi mangiavo sì merendine, biscotti, costolette di maiale, ragù e parmigiano, ma anche pesce, verdure, frutta, yogurt, ecc.
Ma soprattutto: facevo sport praticamente tutti i giorni!
Domenica scorsa ho festeggiato il mio compleanno con i parenti. Alla fine del pranzo il mio piatto era un campo di battaglia, al che sono stato oggetto di osservazioni per quanto avevo mangiato. Gli altri erano appesantiti e provati dall'eccesso di cibo ingerito, io stavo bene, anzi mi ero contenuto perché in questo periodo sto cercando di dimagrire! Perché io stavo meglio degli altri pur avendo mangiato di più? Perché il mio fisico aveva bisogno di quelle calorie, visto che avevo consumato 1000 kcal in mountain bike prima di pranzo!
Il fatto che i ragazzi possano mangiare ciò che vogliono senza ingrassare è dovuto solo in parte al loro metabolismo, in grado di ammortizzare gli eccessi meglio degli adulti. Il metabolismo basale di un adolescente è superiore solo del 20% circa rispetto a quello di un adulto: si parla di 400 kcal in una dieta da 2000 che sono tante, ma che di certo non consentono una dieta sconsiderata senza ingrassare.
Analizzando bene la situazione, scopriamo che la loro magrezza senza badare troppo all'alimentazione è dovuta a:
Cosa significa il punto 1? Che i giovani non sono gourmet: mangiano per gola e per fame, ma il cibo nella loro vita non è tra i piaceri fondamentali. Gli adulti o fanno del cibo un oggetto di amore, un hobby (come lo è diventato per me) oppure una occasione per socializzare. I bambini appena possono scappano da tavola e vanno a giocare, gli adulti rimangono a tavola a chiacchierare e a mangiare a oltranza. Il set point dei bambini è più basso di quello di molti adulti perché anche se mangiano cibi ipercalorici, non hanno sempre in testa il cibo, la loro fame non è amplificata da nevrosi o da comportamenti sociali obbligati. Mangiano secondo natura: quando la fame cessa, smettono di mangiare e vanno a giocare. Questo in teoria... O meglio, fino a qualche anno fa.
Il punto 2 è il più importante. Io ricordo bene le mie giornate da adolescente. Il pomeriggio, dopo i compiti (a cui dedicavo sempre il tempo minimo indispensabile), spesso andavo in giro per boschi, o a pescare nei due torrenti della mia valle, insomma ero molto attivo, oltre alla normale attività fisica (calcio, tennis e sci prima, palestra, corsa poi) che svolgevo 4-5 volte a settimana. Avevo anche il computer ed ero fanatico dei videogames sui motori, ma ad essi dedicavo solo una parte del mio tempo libero.
Oggi cosa succede? I giovani fanno meno attività fisica, di fatto sono sedentari come gli adulti. Durante l'attività fisica il giovane non ha fame, ma se al posto di correre sta davanti alla TV, la fame gli viene. E non mangia carote o mele: mangia merendine (la pubblicità non lo educa in tal senso e nemmeno i genitori). E ingrassa, fin da piccolo. E i genitori che fanno? Invece di preoccuparsi, molti non vedono il sovrappeso del loro figlio e non fanno nulla, anzi sono contenti perché la mentalità è ancora quella del dopoguerra, quando la scarsità di cibo era la regola e un soggetto che mangiava poco era un soggetto malato. Ed ecco comparire bambini con preoccupanti pancette e maniglie dell'amore già a 8 anni, non sai quanti ne vedo in piscina!
La cucina Sì non propone solo piatti adatti ad essere inseriti in una dieta ipocalorica, ma anche un modo di mangiare più adatto alle esigenze dell'uomo moderno, che non può nutrirsi come un adolescente iperattivo, ma deve limitare le calorie che assume pur non rinunciando ad utilizzare qualunque cibo e non rinunciando a porzioni decenti che soddisfino al meglio la fame. Io mangio secondo i principi della cucina Sì nella stragrande maggioranza dei miei pasti, e ho un consumo calorico paragonabile a quello di molti adolescenti. Per ottenere le calorie in più che mi occorrono coltivo il mio amore per il cibo (cene con amici, visite a fiere alimentari, mercati, ecc).
Un bambino o un adolescente può tranquillamente mangiare piatti della cucina Sì, anzi deve farlo se è sedentario perché di fatto ha le esigenze nutrizionali di un adulto. Imparerà a mangiare le verdure e abituerà il proprio gusto ad apprezzare cibi con la giusta densità calorica. Integrare le calorie in più che gli occorrono non è un problema: la natura sa gestire benissimo, con il meccanismo della fame e della sazietà, il nostro introito calorico, se viviamo secondo natura, cioè muovendoci tanto, e se mangiamo secondo natura, senza troppi condizionamenti sociali.
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