In questo articolo riporto la mia personale esperienza con il metodo Total Immersion, che ho conosciuto a Settembre del 2007, iniziato a praticare a Dicembre, e dopo averne colto le enormi potenzialità, ho deciso di proporre a tutti i nuotatori importando i libri e i DVD dagli USA e mettendoli a disposizione su questo sito.
Alcuni video che dimostrano i miei miglioramenti.
Ho iniziato a nuotare nel 2000, quando sapevo a malapena nuotare a stile libero e a rana (imparati da bambino). Dopo qualche anno di nuoto libero, alla fine del 2005 ho iniziato ad allenarmi con tabelle di allenamento master, che compilavo personalmente adattandole dagli allenamenti postati su forum e newsgroup. In un anno i miei allenamenti sono aumentati di volume (fino a 15 km la settimana) e le mie prestazioni di conseguenza. A Luglio del 2006 ho fatto le prime gare in mare, concludendo un paio di 5 km con un tempo di poco superiore a 1h20'.
Purtroppo, i miglioramenti sono finiti qui. Dopo aver aumentato ulteriormente l'intensità degli allenamenti, ed essermi allenato una volta a settimana con una squadra master nel 2007, ho notato che non miglioravo più, il passo 1'30'' sui 100 m era diventato un muro apparentemente insormontabile sulle lunghe distanze. A Febbraio del 2007 ho fatto gli 800 in 11'59'', a marzo i 400 in 5'33'' e i 200 misti in 3'05'' con un dorso veramente penoso, senza peraltro capire come avrei potuto migliorarlo. A Luglio del 2007 la goccia che ha fatto traboccare il vaso: in 3 gare in mare di 5 km non sono riuscito a scendere sotto i tempi dell'anno prima. Centinaia di km nuotati... All'apparenza inutilmente.
A questo punto, era chiaro che se volevo migliorare, dovevo agire su un parametro diverso dal "tanto e tosto", km e km di allenamenti massacranti per intensità. Dai filmati che avevo fatto, era chiaro che il mio stile fosse molto più scadente rispetto a quello dei nuotatori più veloci. Non nuotavo peggio di loro... Il loro modo di nuotare era molto diverso: più coordinato, più composto, più efficiente... Insomma sembrava proprio un altro sport. Allora mi sono dedicato alla tecnica, facendo i classici esercizi che vengono insegnati nelle squadre master. I miei allenamenti erano diventati più vari e meno stancanti, tuttavia non riuscivo a cogliere reali vantaggi in termini di velocità in acqua. Finché non mi sono imbattuto nel metodo Total Immersion.
Il metodo Total Immersion mi ha fatto capire in pochi minuti (il tempo di guardare il video) che gli esercizi di tecnica che facevo erano inutili, e in pochi giorni (il tempo di dedicare qualche ora agli esercizi) che avevo trovato la strada giusta per imparare a nuotare come i nuotatori più veloci di me.
I concetti di base del metodo sono quelli noti a tutti: recupero col braccio rilassato, trazione con gomito alto, mantenere un assetto allungato e affusolato, rimanere il più possibile "orizzontali" in acqua ecc. La grande differenza rispetto agli altri metodi, riguarda il COME questi concetti vengono insegnati: molti degli esercizi proposti non hanno nulla a che vedere con quelli insegnati tradizionalmente... E a differenza degli altri, questi ti fanno capire in poche ore COME devi nuotare per soddisfare tutti i requisiti necessari per una nuotata efficiente.
Una volta capito, bisogna solo dedicare la maggior parte dell'allenamento alla pratica di questa nuova nuotata, per sostituire il programma motorio vecchio, sbagliato, con quello nuovo.
Il risultato? In 3 mesi, sono passato da 25 bracciate per vasca a 20 bracciate per vasca in gara (in allenamento, nuoto sciolto a 16 bracciate per vasca e quando sono "fresco" anche a 14).
Il 17 Febbraio 2008 ho nuotato gli 800 ai campionati regionali in 11'27'', 32'' in meno rispetto all'anno precedente. La cosa curiosa? Da Ottobre al giorno della gara, avevo fatto sì e no 8 allenamenti "tosti", "vecchio stile", tipo 20x100 ripartenza a 1'40'', passo 1'30''; oppure 12x100 a 1'50'', passo 1'25''. E ne faccio sempre meno, perché ho notato che, attualmente, rendono meno degli allenamenti di tecnica: all'inizio, facevo degli allenamenti tirati solo per verificare che non stessi peggiorando, ma dato che i tempi sui 100 m miglioravano di settimana in settimana...
In parole povere, questo miglioramento è arrivato senza fare fatica... Senza fatica fisica, senza allenamenti "tradizionali". Sulla carta, il 17 Febbraio ero totalmente fuori allenamento, quando l'anno prima, quando ho nuotato gli 800 in 11'59'', venivo da 3 mesi di 16 km la settimana di allenamenti tostissimi. Per un triatleta, il vantaggio di questo approccio è enorme. Significa uscire dalla piscina freschi, a tutto vantaggio delle altre due frazioni, sia in allenamento che in gara. Ma i vantaggi non finiscono qui: la sensazione che dà sentire il corpo che fluisce con armonia e senza attriti nell'acqua, la sensazione di essere nuotatori esteticamente migliori, scoprire di essere diventati, in poche settimane, nuotatori tecnicamente simili o superiori ad altri che ritenevamo irraggiungibili, è una soddisfazione incredibile.
L'inverno successivo, ho nuotato i 200 misti in 2'59'', guadagnando 6'' rispetto all'anno precedente, e senza fare nessun tipo di massacrante allenamento anaerobico, se non 2-3 allenamenti due settimane prima della gara. Semplicemente, avevo iniziato a fare gli esercizi di Total Immersion anche negli altri stili, migliorando parecchio sia nella rana che nel dorso.
Idem per quanto riguarda i 100 stile: da 1'10'' a 1'09'', senza alcun tipo di allenamento specifico, solamente con la tecnica: 1'10'' ottenuti dopo mesi di allenamenti anaerobici, 1'09'' ottenuti dopo appena due settimane di allenamento specifico (cioè 4 allenamenti anaerobici, specifici per la gara).
Il nuoto non è uno sport aerobico come gli altri, il nuoto è tecnica, il nuoto è un'arte: da quanto l'ho capito e il mio entusiasmo nei confronti di uno sport che era diventato fonte di frustrazione, è ora ai massimi livelli.
Dal 2009 organizzo corsi di nuoto, di introduzione al metodo e di perfezionamento (per chi il metodo lo conosce già). Tre anni di esperienza con qualche decina di atleti (molti dei quali triatleti) mi hanno confermato le potenzialità del metodo, perché la stragrande maggioranza di coloro che si sono impegnati seguendo con costanza e determinazione i miei consigli hanno ottenuto vantaggi migliorando la loro tecnica di nuotata e, come conseguenza, i loro tempi in gara.
Il metodo Total Immersion è in assoluto il più famoso al mondo, per quanto riguarda i sistemi per migliorare la tecnica. E non mancano ovviamente le critiche, anche in Italia. Le trovate nel forum nuotomania.
In questo articolo sulla tecnica dello stile libero trovi un interessante parallelo tra il campione Sun Yang e la nuotata insegnata dal metodo Total Immersion.
Vedi anche questa dimostrazione su youtube del mitico coach Shinji Takeuchi.
Di seguito trovi i video che dimostrano i miei miglioramenti dal 2007 al 2012, considera che non nuoto sempre, in inverno sospendo gli allenamenti per sciare, e il resto dell'anno oltre al nuoto faccio ciclismo, functional fitness e corsa. Ciò nonostante, concentrandomi sempre su come nuoto e non su quanto nuoto, sento di nuotare sempre meglio.
Per scaricare i video, cliccare con il tasto destro e scegliere "Salva destinazione con nome".
Stile libero - marzo 2007 - 25 bracciate per vasca in gara (400 sl - passo 1'28'' sui 100 metri). Sono quello in prima corsia.
Dopo 3 mesi di allenamento Total Immersion (febbraio 2008):
stile libero - 20 bracciate per vasca in gara (800 sl, passo 1'28'' sui 100 metri)
stile libero - 19 bracciate per vasca nel nuoto libero
Dopo 10 mesi (ottobre 2008):
Stile libero - 15 bracciate per vasca nel nuoto libero
Dopo 23 mesi (novembre 2009):
Stile libero lento - 12 bracciate per vasca
Stile libero veloce - 15-16 bracciate per vasca - 50 metri in 39''
Rana (7 bracciate per vasca)
Delfino (9 bracciate per vasca)
2012
Rana (7 bracciate per vasca)
Delfino (9 bracciate per vasca)
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