La val di Sole è situata nel nord ovest del Trentino, lungo l'alto corso del fiume Noce.
Qui troviamo la maggior parte delle piste del comprensorio sciistico Skirama, che con i suoi 380 km di piste è uno dei più importanti in Italia.
La val di Sole è composta da 14 comuni, il capoluogo della valle è il comune di Malè.
Mappa degli impianti della val di Sole
La val di Sole si raggiunge in 3 ore da Bologna e in 3 ore e 20 minuti da Milano. In entrambi i casi conviene prendere la A22 del Brennero fino a San Michele dell'Adige - Mezzocorona (l'uscita dopo Trento) e prendere la Val di Non, presso Ponte di Mostizzolo si gira a sinistra verso il passo del Tonale.
La val di Sole è raggiungibile anche dal Passo del Tonale, tramite la Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola che la connette con la Val Camonica (se si scia al Passo del Tonale conviene fare questa strada se si proviene da Milano o da Brescia); o con Bolzano tramite il Passo della Mendola; ci si arriva anche dalla Strada Statale 239 di Campiglio che la mette in comunicazione con Madonna di Campiglio (Val Rendena) tramite il Passo Campo Carlo Magno.
Molto interessante il treno della neve che collega Trento a Malè, che consente di lasciare l'automobile nel parcheggio anche alloggiando nei paesi più a valle della val di Sole.
Il comprensorio sciistico più interessante della val di Sole è quello di Folgarida - Marilleva - Madonna di Campiglio. Le piste di queste tre località sono ben collegate tra loro e nel complesso offrono una grande varietà di discese di ogni difficoltà.
Risalendo la val di Sole da Cles il primo punto di collegamento è la nuova cabinovia Daolasa a Commezzadura, a pochi km da Malè e Dimaro. Da qui si raggiungono immediatamente le piste di Folgarida (a sinistra), prendendo la seggiovia Serodine (numero 5) si arriva sulla sommità del Monte Spolverino e da qui scendendo a sinistra si raggiunge il comprensorio di Madonna di Campiglio, a destra si scende verso Marilleva.
Gli altri punti di partenza sono Folgarida e Marilleva (900 o 1400), molto più scomodi per chi arriva in val di Sole da Cles, comodi solo per chi alloggia presso le strutture di Folgarida o Marilleva.
Il passo del Tonale e il comprensorio di Ponte di Legno - Temù (collegati da una lunghissima cabinovia) offre una discreta varietà di piste che si mantengono bene anche in primavera, grazie al punto di partenza a quota 1800 metri. Dal passo del Tonale, prendendo la cabinovia, si arriva al ghiacciaio Presena dove si scia fino a primavera inoltrata, anche se solo su una pista servita da uno skilift ad ancora.
Presso Pejo troviamo un piccolo comprensorio molto interessante da quando hanno costruito la funivia che porta a 3000 metri e consente di sciare nella mitica Val de la Mite.
In questo articolo non prenderò in considerazione le piste di Madonna di Campiglio, che sono oggetto di un altro articolo.
Il comprensorio di Folgarida - Marilleva non offre molto agli sciatori medi o avanzati, amanti delle piste impegnative, tuttavia ci sono due piste, la Orti - Nera Marilleva a Marilleva, e la Nera Folgarida a Folgarida, che valgono il prezzo del biglietto.
La Orti è una pista corta, ma con un muro mozzafiato molto impegnativo, con pendenza costante, anche se con qualche irregolarità nel pendio. Purtroppo è servita da due impianti piuttosto datati (seggiovie a due posti molto lente): Orti (che serve solo la pista vera e propria) e Dos de la Pesa che si prende un centinaio di metri sotto l'inizio della seggiovia a 6 posti dell'Orso Bruno. Pendenza massima: 57%.
La pista Nera Marilleva è più lunga e più varia: si snoda in mezzo al bosco con un paio di curvoni iniziali e forte pendenza, quindi offre due "muri" larghi e con pendenze medie dove sfogare la propria tecnica tirando curve larghe o strette, a piacere. È servita da una seggiovia a 3 posti con velocità accettabile anche se non a sganciamento automatico.
La nuova pista "Little Grizzly" è una nera molto impegnativa, con un muro non molto lungo, ma con pendenze del 70%.
La nera Folgarida (realizzata nel 1967) è la pista più bella della val di Sole e una delle più belle dell'arco alpino. La potete ammirare da Malè, mentre risalite la Val di Sole, è quella striscia bianca che scende "di taglio" dal monte di fronte a voi, sulla sinistra.
La lunghezza è di 554 metri, il dislivello di 1.850 metri (1.854 - 1.300 metri slm).
Inizia con un tratto a pendenza medio-bassa, quindi trovate due muri di pendenza crescente (con punte del 63%), con i rispettivi cambi di pendenza e alcuni tratti di contropendenza. In fondo all'ultimo muro, la pista spiana in un lungo tratto a pendenza media, con forte contropendenza a sinistra, dove è possibile far sfogare tutta la velocità accumulata nell'ultima parte del muro e tirare curvoni indimenticabili. A questo punto la pista gira a sinistra, ma non è finita: c'è un ultimo muretto a pendenza media dove tirare l'ultima sequenza di curve... Non prima di aver riposato qualche minuto. Sciare a tutta la Nera Folgarida da cima a fondo è cosa solo da sciatori molto allenati! Questa pista meravigliosa è servita dalla cabinovia Folgarida.
La pista Paradiso si trova alla fine della val di Sole, presso il passo del Tonale. Parte dal Passo Paradiso e scende fino alla statale, con un dislivello di ben 700 metri.
Si sviluppa su un pendio esposto a nord e per questo ha quasi sempre un fondo ottimo, spesso duro, soprattutto in primavera, al mattino. La sua quota e la sua esposizione le permette di essere sciabile dai primi di novembre fino a maggio inoltrato. È servita dalla Cabinovia Paradiso.
Scesi dalla cabinovia si gira a sinistra, dunque ancora a sinistra e ci si immette in una stradina dove spesso si trovano mucchi di neve e neve ghiacciata; la pista prosegue girando a destra con un pendio di media pendenza, più largo del precedente, abbastanza lungo da consentirci di tirare le prime curve "di riscaldamento". Quindi la pista gira a sinistra ed ecco che ci si trova di fronte a un lunghissimo muro, largo e a pendenza costante, dove ci si può sbizzarrire, ma solo se le condizioni di affollamento lo consentono, altrimenti meglio fare curve strette e stare attenti, soprattutto in condizioni di neve dura: perdere il controllo significa scivolare per decine di metri in balia della pendenza.
Alla fine del muro la pista si addolcisce e gira verso sinistra: troviamo un pendio più facile, una semicurva a destra e due cambi di pendenza dove pennellare qualche bel curvone in velocità se le condizioni di affollamento lo consentono. Questo tratto di pista, se la neve è dura (quindi veloce) e amate le curve da gigante, è senz'altro il più divertente.
La val di Sole non è tra le valli più gettonate dell'arco alpino, anzi negli ultimi anni sta subendo una discreta crisi. Non a caso durante la stagione la presenza di sciatori stranieri provenienti dall'est Europa (soprattutto polacchi e cechi) è veramente massiccia.
A Marilleva troviamo i famigerati residence costruiti negli anni '70, che fortunatamente sono bassi e dunque si manifestano in tutta la loro bruttezza solo quando si scende con gli sci fino a valle. Anche a Folgarida non esiste un centro abitato, ma un piccolo agglomerato di alberghi e resindence il cui unico vantaggio è quello di essere direttamente sulle piste.
Nei vari paesi della val di Sole (Malè, Dimaro, Mezzana, ecc) è possibile alloggiare in alberghi e Bed & Breakfast a costi ragionevoli. La nuova cabinovia Daolasa è raggiungibile con pochi minuti di macchina e quindi queste sistemazioni sono valide alternative ai "loculi" dei resindence.
Non parlerò dei ristoranti (che non frequento) quanto di cosa portare a casa (di buono) dalla val di Sole.
La produzione di formaggi in val di Sole è discreta (ma non eccelsa), ci sono diversi caseifici che producono vari formaggi a latte vaccino, come il caseificio Presanella a Mezzana. Il Casolet (presidio slow food), una specie di caciotta di mucca, è il formaggio più tipico della valle, se amate i formaggi freschi lo gradirete, altrimenti scegliete versioni a latte crudo o più stagionate.
Il Grana Trentino non mi ha mai entusiasmato molto, come anche gli altri formaggi di malga, mai più che discreti.
Con i salumi andiamo decisamente meglio, soprattutto se fate visita alla macelleria Anselmi di Caldes dove troverete uno degli speck (senza nitriti) migliori che abbia mai assaggiato (anche se la qualità della produzione non è costante e quindi non sempre troverete il "top"). Già che ci siete, potete portare a casa altre specialità trentine come il carrè affumicato, le salsicce, la lingua salmistrata, ecc.
Il pane in Trentino è ottimo e in val di Sole troverete diversi panifici all'altezza della situazione. Io vi consiglio di visitare il panificio Ravelli a Dimaro, ogni giorno sfornano pani speciali e in generale la produzione è di buona qualità. Anche il panificio Paternoster di Malè produce alcuni pani molto buoni tra cui il segalino alle noci, i grissini al sesamo e i "solandrini", le ciambelline alle mandorle e tante altre delizie.
Vivamente consigliato per i pranzi frugali sulle piste da sci, il pane nero tipico trentino con lo speck: mai abbinamento fu più azzeccato!
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