Il caffè filtro è sicuramente il caffè più bevuto al mondo ma non in Italia, dove gli viene di gran lunga preferito il caffè con la moka.
Il caffè filtro viene preparato per semplice infusione della polvere di caffè in acqua bollente (o meglio, tra i 92 e i 96 gradi). Per separare la bevanda dalla polvere si utilizzano dei filtri, in genere di carta, in grado di trattenere le minuscole particelle di caffè, facendo passare solo l'acqua.
In Italia caffè americano e caffè filtro sono sinonimi. In realtà, all'estero le cose non stanno così dunque è opportuno capire la differenza altrimenti ci si ritroverà a bere un caffè espresso diluito con acqua bollente, al posto di un caffè ottenuto per infusione.
Il caffè americano, infatti, è un caffè espresso allungato con acqua bollente. La differenza con il caffè filtro è notevole, in quanto il caffè americano conserva le caratteristiche aromatiche del caffè espresso, che vengono diluite, smorzate, dall'aggiunta di acqua.
Il caffè filtro viene ottenuto con un metodo diverso di infusione e quindi ha caratteristiche organolettiche diverse.
Il caffè filtro si può preparare con una macchina apposita, che costa poche decine di euro. Possiede un serbatoio per l'acqua, una resistenza per portarla ad ebollizione, un portafiltro dove si posiziona il filtro di carta, e una caraffa che raccoglie il caffè. Per preparare la bevanda si mette il caffè macinato nel portafiltro, si carica di acqua il serbatoio, si posiziona la caraffa e si accende la caffettiera: in pochi minuti si ottiene una quantità di caffè variabile da una tazza fino a quasi un litro.
L'alternativa alla macchina per il caffè è l'infusione diretta in acqua bollente, come per il tè: si lascia la polvere di caffè in infusione un minuto, quindi si filtra con un filtro identico a quelli della macchina da caffè, che deve essere supportato da un portafiltro di plastica.
Secondo la SCAA (Specialty Coffee Association of America) la quantità di caffè per ogni litro di acqua utilizzata per l'infusione è di 55 g, cioè circa due cucchiaini colmi (10 g di polvere di caffè) per ogni 170 ml di acqua utilizzata per l'infusione, con la quale si produce una tazza di caffè da 150 ml. Dunque, 25-30 grammi per mezzo litro di acqua.
Ogni varietà o miscela di caffè in realtà ha un rapporto ottimale tra polvere di caffè e acqua che consente di ottenere i risultati migliori in termini di gusto e aroma: conviene partire dalla quantità standard ed eventualmente aggiungere o togliere caffè.
Se si vuole un caffè più leggero non conviene utilizzare meno polvere di caffè poiché si andrebbe ad aumentare l'estrazione di sostanze indesiderate che renderebbero il caffè più amaro. Come nel caso della moka, conviene invece diluire con acqua calda il caffè già pronto.
La qualità dell'acqua nella preparazione del caffè filtro è più importante rispetto alla moka e all'espresso perché il caffè è più diluito ed eventuali sapori sgradevoli dell'acqua si potrebbero avvertire più facilmente. Dunque,, assaggiate la vostra acqua del rubinetto e se presenta odori o sapori sgradevoli, utilizzate un acqua oligominerale per preparare il caffè.
Il caffè filtro è meno concentrato del caffè con la moka e anche, ovviamente, dell'espresso. Dunque, contiene meno caffeina a parità di quantità, ma se consideriamo le dosi che in genere vengono consumate, ne contiene mediamente di più sia della moka, che dell'espresso.
Un caffè espresso è circa 30 ml, con la moka 50 ml. Un caffè filtro da 100 ml contiene circa la stessa quantità di caffeina di un espresso o di una moka, ma di caffè filtro se ne beve spesso molto di più, a volte anche il doppio. Il caffè filtro più piccolo servito da Starbucks, la celebre catena di caffetterie, è pari a 225 ml!
Per questo motivo, spesso chi beve caffè filtro assume più caffeina di chi beve caffè fatto con la moka o espresso.
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