La pizza è per molte persone a dieta lo sgarro alimentare per eccellenza, da concedersi nel giorno libero. Partendo da questo presupposto si capisce subito come la pizza sia un alimento abbastanza pericoloso per la linea e sembrerebbe quindi fondata l'idea che la pizza, effettivamente, faccia ingrassare se assunta troppo frequentemente.
Scopriamo se è vero analizzando questa affermazione in modo scientifico, numeri alla mano.
Vedi anche: fa ingrassare più la pasta o la pizza?
Una pizza margherita è composta da 220-280 g di pasta di pane, per semplificare consideriamo un peso medio di 250 g. Le pizze più sottili si avvicineranno di più a 220 g, quelle più spesse a 280 g, con variazioni in termini di calorie anche non trascurabili, tuttavia prendendo un valore medio non si sbaglia di tanto e tutto sommato tutte le considerazioni che verranno fatte rimangono valide.
Abbiamo visto nell'articolo sulle calorie della pizza che una pizza margherita ha circa 800 kcal, con variazioni pure possibili, ma sempre limitate nell'ordine delle 50, massimo 100 in più o in meno, dipendentemente dalla quantità di olio utilizzata e soprattutto dalla quantità di impasto.
Abbiamo anche visto che non è vero che le calorie dipendono dal condimento: anche con condimenti ipercalorici difficilmente si superano le 1000 kcal, appena il 20% in più, quindi, di una pizza margherita.
Quando si deve valutare la "pericolosità" di un alimento per quanto riguarda il mantenimento o il raggiungimento del peso forma, i due parametri più importanti da prendere in considerazione sono la sazietà e l'appetibilità. Abbiamo visto che i cibi che hanno più di 150-200 kcal/hg iniziano a diventare critici, perché tendono ad avere bassi indici di sazietà e alti indici di appetibilità. Nel caso della pizza stiamo parlando di 230-250 kcal/hg, dunque di livelli piuttosto alti, che la pongono tra i cibi non particolarmente sazianti, ma soprattutto tra quelli molto appetibili.
Di fronte a una buona pizza non è difficile mangiarne una intera e per molti non è nemmeno molto complicato mangiarne più di una. Se siete tra quelli che mangerebbero tranquillamente una pizza e mezza, o addirittura due, per voi sicuramente la pizza è un alimento troppo appetibile. Questo non significa che non potete mangiarla, ma sicuramente che quando la mangiate, rischiate di esagerare.
Quando si prepara la pizza a casa è spesso ancora peggio rispetto alla pizzeria, perché è facilissimo assumerne quantità spropositate senza rendersene conto. Per preparare una teglia da forno di pizza si utilizzano 500 g di farina, per un totale di 1750 kcal (solo di farina), e molti non hanno alcun problema a mangiarne metà, per un totale di calorie che supera abbondantemente le 1200, considerando il condimento.
Un altro problema della pizza è la porzione standard, che è molto abbondante. Difficilmente un primo o un secondo piatto da ristorante arrivano a 800 kcal, mentre con la pizza sostanzialmente si parte da questo livello calorico per arrivare a 1000 kcal per le pizze più condite. Se a queste aggiungiamo le calorie di una bibita o di una birra, e quelle di un dolce, possiamo arrivare a 1500 e oltre, uno sgarro alimentare che può essere difficile da ammortizzare.
Bisogna quindi fare una scelta: o non si mangia tutta la pizza (ma solo metà, o tre quarti) e a quel punto si può mangiare anche il dolce e bere una birra, senza esagerare troppo con le calorie, oppure bisogna limitarsi alla sola pizza, senza "extra". Se il problema è la sazietà, possiamo puntare su pizze ben condite, magari anche con verdure (salsiccia e funghi o verdure alla griglia, prosciutto e funghi o verdure alla griglia...) in modo tale da poterne mangiare solo metà o tre quarti, ma saziandoci ugualmente.
Concludendo: il problema della pizza è che si tende sempre a mangiarne troppa, perché ha una elevata appetibilità e le porzioni standard sono sempre piuttosto abbondanti. Se viene assunta come sgarro alimentare, si può tollerare tranquillamente, magari evitando di integrarla con "extra" altrettanto ipercalorici. Se invece la si vuole mangiare più spesso bisogna disporre di un fabbisogno giornaliero di un certo livello (diciamo superiore alle 2000 kcal) e comunque andranno valutate attentamente le calorie assunte, senza affidarsi troppo all'istinto.
Vedi anche: fa ingrassare più la pizza o la piadina?
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