Tutti sanno che bere uno o due bicchieri di vino al giorno, soprattutto se rosso, fa bene alla salute. Ce lo hanno ripetuto per anni nutrizionisti, medici, ministri della salute: bere con moderazione fa bene, lo dice la scienza.
E non gli si può di certo dare torto: ci sono moltissimi studi che dimostrano che chi beve moderate quantità di alcol ha una salute migliore, soprattutto per quanto riguarda il sistema cardiovascolare, rispetto ai non bevitori. Tuttavia, negli ultimi anni la scienza sta scoprendo che in realtà, probabilmente tutto questo entusiasmo nei confronti del vino era un po' eccessivo.
La prima mazzata è arrivata quando si è scoperto che il resveratrolo non era la sostanza miracolosa che tutti pensavano fosse: in realtà gli studi sul resveratrolo erano una vera e propria truffa, smascherata qualche anno fa. A prescindere dalla truffa, in realtà anche se il resveratrolo facesse davvero bene, abbiamo visto che il vino ne conterrebbe comunque troppo poco. Di sicuro l'aver scoperto la bufala del resveratrolo non ha aiutato la causa di quelli convinti che il vino faccia bene alla salute.
Negli ultimi anni era rimasta in piedi la convinzione che fosse l'alcol la sostanza benefica presente nel vino, perché le ultime reviews avevano notato che i consumatori di birra sperimentavano gli stess benefici in termini di mortalità e protezione cardiovascolare.
Molti scienziati, tuttavia, sono sempre stati molto scettici riguardo questi dati, perché se da un lato un quantitativo di 10-20 g al giorno di etanolo sembrava essere protettivo nei confronti di alcune patologie, dall'altro stiamo pur sempre parlando di una sostanza cancerogena che con gli stessi quantitativi è in grado di aumentare, e non di poco, la probabilità di ammalarsi di alcuni tipi di tumore.
Nel 2017 è arrivata una ricerca a sostegno di questa ipotesi (quella che l'alcol in realtà non fa bene a nessuno). I ricercatori hanno analizzato 45 ricerche, avanzando l'ipotesi che "The appearance of cardio-protection among older people may reflect systematic selection biases that accumulate over the life course".
In sostanza accadrebbe questo: spesso i soggetti in salute, che bevono moderatamente, continuano a farlo per tutta la vita; mentre chi ha problemi di salute smette di bere perché per esempio assume medicine che interferiscono con l'alcol, o semplicemente perché non può più permettersi di bere a causa del suo stato cagionevole di salute. Dunque, potrebbe essere che il consumo moderato di alcol non sia la causa di un miglior stato di salute, ma l'effetto!
Come abbiamo visto, se il vino effettivamente fa bene (e a quanto pare non sarebbe così certo), il motivo è perché contiene alcol, e non altre fantomatiche sostanze benefiche come resveratrolo, polifenoli, antiossidanti o altre sostanze miracolose.
Anche supponendo che un consumo moderato di alcol sia benefico per la salute, sarebbe demenziale da parte di un non bevitore iniziare a bere vino con scopi salutistici, visto che comunque è un fatto che l'alcol sia una sostanza cancerogena, a qualunque dose. Il problema dell'alcol è l'abuso, che causa moltissime morti ogni anno, altro che il suo utilizzo come sostanza benefica.
Il problema è sempre quello di evitare l'abuso, piuttosto che cercare di farsi del bene assumendo vino (o altre sostanze alcoliche). La convinzione che bere vino faccia bene è ahimè spesso un alibi per giustificare un consumo un po' sopra le righe, per questo motivo trovo abbastanza pericoloso che si diffonda questa idea e la si utilizzi per promuoverne il consumo.
Dunque, il problema che si pone rimane sempre questo: chi beve alcol per piacere, quanto vino può bere?
La risposta l'abbiamo data nell'articolo: quanto alcol possiamo bere al giorno?
Vedi anche: meglio il vino bianco o rosso?
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